mercoledì 29 gennaio 2014

E' una dittatura,non ci sono piu dubbi



E' ripartita la “battaglia” in aula. Una battaglia democratica, una battaglia che stiamo portando avanti per il bene delle future generazioni. I giornali dicono che è a rischio lo stop al pagamento della 2 rata dell'IMU, è falso! Solo Mentana ieri lo ha detto (la ringrazio per questo Direttore) sbugiardando il Ministro Franceschini, un mentitore professionista. Il governo può 
emanare stamattina un decreto unico sullo stop all'IMU senza infilarci dentro immensi favori alle banche private. Noi lo voteremmo all'istante! Questa mattina in motorino mi è venuta un'immagine per provare a spiegare quel che sta succedendo. Immaginate di camminare in centro a Roma, vi si avvicina un signore con una banconota da 50 euro e dice: “prego sono per lei, oggi sono generoso, voglio regalarle 50 euro”. Mentre voi prendete contenti e stupiti la banconota il signore, senza che voi ve ne accorgiate, vi ruba il portafogli. Voi contenti tornate a casa, entrate in salotto, vi togliete la giacca, mangiate e andate a dormire sereni, anche stupiti del fatto che esistano persone tanto generose. Il giorno dopo vi svegliate, andate al bar, ordinate un caffè e quando andate alla cassa per pagare non trovate più il portafogli e ricollegate tutto: “noooooo, quel signore, mentre mi dava i 50 euro mi ha sfilato il portafogli!”. Ora, se qualcuno avesse assistito alla scena, avesse visto il tizio che mentre porgeva 50 euro sfilava il portafogli cosa avrebbe dovuto fare? Ovviamente avvertire il malcapitato e dirgli “occhio ti stanno rubando il portafogli!”. Questo anche a rischio di prendere uno sganassone dal mariuolo. Bene, noi stiamo facendo la stessa cosa, nonostante il rischio che i media di regime vogliano farci apparire come coloro che vogliono far pagare l'IMU (ricordo ancora che il PD ha bocciato un nostro emendamento per lo stop definitivo all'IMU che trovava le coperture finanziarie nell'innalzamento della tassazione sul gioco d'azzardo) abbiamo il dovere di tentare ogni cosa per far decadere un decreto che regala 7,5 miliardi di euro alle banche private e che garantisce i soliti “favorucci” agli amici degli amici. Questo è il nostro dovere, l'interesse generale vale il rischio di ricevere attacchi da chi detiene i mezzi di comunicazione di massa. Passateparola, dateci una mano, torniamo ad essere popolo sovrano!

Questa e' la Repubblica italiana, un Ministro ammette candidamente quel che sappiamo da sempre, da quando siamo entrati in Parlamento. Si fa tutto per ostacolarci, ogni cosa, sono state fatte azioni uniche senza precedenti, la rielezione dello stesso Presidente della Repubblica (mai successo prima), un governo/inciucio destra e sinistra (mai successo, almeno mai in modo cosi' sfacciato), si e' ritirato un decreto legge 24 ore dopo averci incassato la fiducia sopra (mai successo), probabilmente verra' applicata la "tagliola" (sarebbe la prima volta) e si fa una legge elettorale per tagliare fuori un movimento votato da quasi 9 milioni di cittadini. Avete ancora dubbi sul fatto che, evidentemente, stiamo facendo bene? Possono fare quel che vogliono, possono attaccarci, colpirci, possono approvare provvedimenti liberticidi, leggi elettorali anticostituzionali....sapevamo che sarebbe successo. Noi se cambia la mentalita' degli italiani vinciamo, se non cambia non vinciamo con nessuna legge elettorale. Io dico che siamo sulla strada giusta, non molliamo. A riveder le stelle!

È una dittatura. Lo avevamo intuito. Ora ne abbiamo la certezza. Invito tutti i cittadini alla calma. L'unica battaglia che dobbiamo combattere è informare chi non sa o ancora rifiuta la verità. Solo la nonviolenza e la partecipazione politica ci salverà da questa dittatura.

Alessandro Di Battista parlamentare 5 stelle

Se il popolo sapesse

Che delinquenti quelli che ci governano.
Se la gente sapesse
che traditori sono quelli che ci governano
il parlamento ora sarebbe assaltato
 ci parlano dell"imu
mentre questo è uno
dei tanti colpi di stato.
Qui si parla della Banca d"ITALIA.
Ascoltate


Dal paese del sorriso

Pur essendo stato moltissimo tempo in tale paese,ma non tra le masse contadine,mai avrei immaginato tantissimo odio mascherato dal loro proverbiale sorriso.Io più  che altro convivevo con le cosiddette camicie gialle,quelle più sorridenti con gli stranieri,tutti coloro che hanno a che fare coi farang(stranieri)ridono,al contrario sono durissimi e sprezzanti con i loro connazionali.
Anche la gioia la felicita addormenta,questo è il grande insegnamento,forse molto di più dello stresso e della paura.Che coglione,che essere insensibile ero.
Qui in Europa io sono un contadino,come posso ora condannare ,coloro che sotto sotto sono come ero io in Thailandia ?
La ricchezza oscura gli occhi,ciò è stracerto.
La ricchezza esteriore,è la fonte principale dell"insensibilità umana.
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Bangkok - La situazione, in Thailandia,  va facendosi sempre più complessa e difficile. Il fronte delle 'Magliette Rosse' del Democracy Against Dictatorship (UDD) ha annunciato manifestazioni per la giornata di venerdì nella capitale, dove già da settimane sono in protesta gli esponenti anti-governativi del fronte politico avverso. La data delle elezioni del 2 febbraio si avvicina a grandi passi, nel frattempo quella di domenica scorsa,  per l’elettorato fuori sede e dei residenti all’estero, è stata ampiamente sabotata dai supporters dei 'Democrats' del People's Democratic Reform Committee  di Suthep Thaugsuban, il quale, peraltro, potrebbe essere arrestato in qualsiasi momento. Un leader politico del fronte delle 'Magliette Rosse', Kwanchai Praipana, è stato colpito e ferito gravemente nella Provincia di Udon Thani. Si cerca di tirare la giacca all’Esercito perché intervenga, in modo tale da bypassare le elezioni, dove ciò che conta sono i voti ed i voti attualmente sono grandemente favorevoli al Governo in carica guidato dalla Premier Yingluck Shinawatra.
Di questa situazione parliamo con chi vive tutti i giorni questo scenario frastagliato e difficile da decifrare. Alessio Fratticcioli, si definisce viaggiatore, blogger, orientalista ed eterno studente, collabora o ha collaborato con svariate testate giornalistiche e web italiane e straniere, dal 2006 vive in Asia. Gestiste un suo proprio blog 'Asia blog'. Oggi risiede a Bangkok, dove ha appena completato un Master in Studi del Sud Est asiatico per la prestigiosa Università di Chulalongkorn. 

Alla luce dell'uccisione di un leader dell'opposizione, Sutin Taratin, a Bangok; dell'uccisione di un esponente dell'opposizione che faceva protesta bloccando l'accesso al seggio per le elezioni per i non residenti, la situazione va esacerbandosi e si teme si possa verificare -a parti inverse- quel che accadde il 2010. Qual è il tuo punto di vista in merito?Non possiamo escludere, ed anzi appare probabile, che la situazione possa peggiorare. Negli ultimi anni le ali radicali di entrambi gli schieramenti politici hanno utilizzato delle tattiche volte a provocare l’intervento delle forze dell’ordine in modo da dipingere il governo di turno come tirannico ed illegittimo. Ma in netto contrasto con l’atteggiamento del precedente Governo, guidato da Abhisit Vejjajiva e Suthep Thaugsuban, che nel 2010 autorizzarono l’Esercito a sparare contro i manifestanti, causando la morte di oltre 90 persone, il Governo in carica ha promesso di non utilizzare la forza per sgombrare le strade. Il Primo Ministro Yingluck Shinawatra e le forze dell’ordine hanno deciso di evitare ogni scontro fino al punto di permettere ai manifestanti di invadere ed occupare il Palazzo del Governo ed una serie di Ministeri ed edifici pubblici. Yingluck sta facendo fronte alle proteste con questo approccio molto soft per evitare di ‘sporcarsi le mani,’ vuoi per ragioni morali ma vuoi anche per la consapevolezza che duri confronti tra le forze dell’ordine e i manifestanti finirebbero inevitabilmente per ritorcersi contro il governo stesso, che gode del sostegno della maggioranza dei cittadini ma è malvisto dai poteri forti.
Ma fino a quando le autorità potranno permettersi un atteggiamento del genere?Domenica scorsa il gruppo antigovernativo ha preso di mira centinaia di seggi elettorali, causando la chiusura di 83 collegi e privando 440.000 cittadini del diritto di voto. Un uomo è stato ucciso. Si tratta della decima vittima in due mesi. Domenica prossima sono chiamati al voto oltre 46 milioni di thailandesi. Si temono sia le azioni di disturbo del gruppo antigovernativo, sia eventuali nuovi scontri tra attivisti anti-elezioni e pro-elezioni. Cosa faranno le autorità per permettere agli elettori di recarsi ai seggi in sicurezza? Il problema è che non solamente un governo che utilizza la forza, ma anche uno che non fa rispettare lo stato di diritto e tollera una situazione di anarchia rischia di perdere legittimità. Qualunque sarà la scelta del governo, il rischio di una escalation di violenza rimane altissimo.
Alcuni osservatori di cose locali, ritengono che anche questa volta -alla luce dello scontro tra i Movimenti delle "Magliette Gialle" e delle "Magliette Rosse" sia in atto una lotta sociale e non solo politica. I primi rappresentano le classi colte, la classe media più o meno agiata ed urbanizzata, i secondi rappresentano il voto agricolo e del resto della Nazione. Cosa pensi in merito?Uno dei vari livelli del conflitto thailandese ruota intorno alla lotta di classe tra le masse lavoratrici delle province e delle periferie urbane, che sostengono genuinamente il thaksinismo, ed il blocco borghese ed aristocratico della capitale, sostenuto da buona parte dei thailandesi del sud, che vede in Thaksin il male assoluto.  L’ex Primo Ministro Thaksin Shinawatra, immensamente popolare nel nord del Paese per le sue politiche a favore dei ceti più svantaggiati, ha causato enorme risentimento tra gli appartenenti al vecchio establishment, che ritengono di avere il diritto di continuare a gestire il Paese secondo i propri valori e le proprie esigenze. Gli anti-thaksiniani sostengono che i loro concittadini del nord, di certo più poveri, siano anche più ignoranti e propensi alla compravendita di voti. Questi pregiudizi, che studiosi come Chris Baker e Pasuk Phongpaichit considerano 'sciocchezze antidemocratiche, nascondono il timore che l’ascesa delle masse popolari, favorita dalla recente introduzione della democrazia rappresentativa, possa erodere l’egemonia del vecchio establishment.
Il voto potrebbe essere anch'esso rimandato ma -a causa della violenza- non è solo dei frangenti attuali che qui si tratta. Piuttosto ci si chiede se mai la Thailandia possa raggiungere il livello di una normale Democrazia matura. 
Sì, un giorno la Thailandia diventerà una 'normale' democrazia. Difficile dire quando, ma di certo non nel breve periodo. E forse, purtroppo, per completare la transizione ci sarà bisogno di una crisi di sistema ancora peggiore di quella attuale.
Cosa credi si possa fare nel breve e nel medio termine da ambo le parti per procedere alla pacificazione nazionale in Thailandia?
Non può esserci alcuna riconciliazione senza dialogo e compromessi, ma al momento l’odio tra le opposte fazioni rende tutto questo impossibile. Non può esserci riconciliazione nemmeno accettando le richieste dei leader della protesta, che chiedono di sospendere la democrazia e defenestrare il Governo in carica, guidato dal partito che ha vinto largamente tutte le elezioni svoltesi negli ultimi 13 anni. In questa situazione, il Governo deve continuare a cercare il dialogo, e nel frattempo evitare di dare all’Esercito un pretesto per intervenire. Allo stesso tempo, le autorità hanno il dovere di proteggere i diritti civili della cittadinanza. Governo e Polizia devono assicurare la sicurezza durante le manifestazioni antigovernative, recentemente colpite con degli ordigni esplosivi che hanno causato una vittima e decine di feriti, ma devono anche garantire che il voto di domenica prossima si svolga regolarmente, senza che gli elettori vengano intimiditi o malmenati dagli attivisti anti-governativi, come accaduto in alcuni casi domenica scorsa. In sostanza, sappiamo bene come la crisi potrebbe peggiorare, mentre al momento sembra molto difficile, se non impossibile, trovare una via d’uscita dalla crisi. Di certo le elezioni non risolveranno gli opposti regionalismi, non abbatteranno la polarizzazione politica, né smorzeranno l’odio di classe. Nonostante questo, non può esserci una risoluzione pacifica senza il rispetto della voce della maggioranza dei cittadini, che può essere espressa solamente tramite il voto. Questo significa che la principale forza di opposizione, il Partito Democratico, dovrà abbandonare l’estremismo dei leader della protesta e rientrare nell’agone politico partecipando alle elezioni e poi ai lavori parlamentari. Al contempo, tutte le forze in campo dovrebbero impegnarsi a portare avanti la propria piattaforma politica con metodi veramente pacifici e non violenti, mettendo in minoranza ed isolando le minoranze violente ed intolleranti all’interno di ciascuno dei due schieramenti. Forse ci vorrà un maggiore impegno della società civile, soprattutto da parte della comunità accademica, che potrebbe riuscire a proporre una 'road map' per le riforme che non sia vista come una sconfitta ed una ‘perdita della faccia’ da parte di uno dei due blocchi rivali. Nel medio e lungo periodo, per superare l’attuale polarizzazione sociale e raggiungere una situazione di 'normalità' democratica nella quale gli inevitabili conflitti sociali possano essere incanalati e risolti all’interno delle istituzioni, il Regno della Thailandia ha bisogno di completare l’incompiuta transizione verso la democrazia iniziata con il superamento della monarchia assoluta nel 1932. Innanzitutto, i thailandesi devono imparare a pensare oltre alle proprie fazioni e ad accettare di convivere pacificamente con cittadini che si riconoscono in diverse idee ed ideologie. Per farlo, ci sarà bisogno di mettere le mani sul sistema educativo, liberare i media dal controllo dell’esercito, e rimettere in discussione i pilastri stessi di quella che oggi viene considerata l’identità nazionale, lavorando seriamente verso la ridifinizione del ‘cosa significa essere un cittadino’. Di pari passo, dovrà essere ridotto lo strapotere dei militari e di altre istituzioni non elettive. Ci sarà bisogno di diminuire la diseguaglianza sociale, garantire il rispetto e l’uguaglianza di fonte alla legge, abolire la censura, modificare le draconiane leggi di lesa maestà, liberare i prigionieri politici e proteggere ed incoraggiare la libertà di parola e di pensiero. Si tratterà, dunque, di lavorare ad un cambiamento strutturale, sia istituzionale che economico e culturale, che non potrà essere guidato da un solo partito e che terrà impegnate diverse generazioni di thailandesi. 
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martedì 28 gennaio 2014

L’assessore nero che demolisce la Kyenge

Amo troppo le DIVERSITA,la globalizzazione al contrario,è la morte delle diversità.
Gli esseri umani,se nascono in un posto,dovrebbero per lo più.riuscire a mantenere quella cultura,infatti siamo in pochissimi a cui piace giranzolare.Chi ama vagabondare è talmente intelligente,da non aver bisogno di nessun aiuto.I più sono stanziali,per me uno stato deve aiutare, soprattutto,chi ama la propria terra,e la arricchisce.Ripeto la più grande ricchezza di questo pianeta,è la Biodiversita genetica e culturale.
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Fonte http://bastacasta.altervista.org/
Salvini propone alla Kyenge di confrontarsi con Iwabi, assessore a Spirano (Bergamo), non eletto per un soffio alle ultime regionali in Lombardia con 2mila preferenze. Il “leghista-neghèr” è lontano anni luce dalla retorica terzomondista
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Leghista e «négher». «Macché offesa, è la parola bergamasca per definire uno di colore, è un dialetto sacrosanto di un popolo, di cosa mi dovrei scandalizzare, non è vero che sono nero?» chiede ridendo Toni Iwobi, nigeriano di 58 anni, cittadino italiano da una trentina, leghista della prima ora dal ’93.



Il segretario Salvini ha proposto che il ministro Kyenge («la Lega è razzista, democrazia in pericolo») si confronti in un faccia a faccia con Iwabi, assessore a Spirano (Bergamo), non eletto per un soffio alle ultime regionali in Lombardia con 2mila preferenze. In effetti il «leghista-neghèr» («mi sono anche autodefinito “la pecora nera” della Lega» scherza) è lontano anni luce dalla retorica terzomondista.
Con una semplicità disarmante Iwobi ti spiega che «il ministero dell’Integrazione è una sciocchezza, non serve a niente se non a spendere soldi che si potrebbero usare per cose più serie, come il lavoro. Dovevano diminuirli i ministeri, non crearne di inutili come quello della Kyenge. Non ho nulla contro la persona, ma sono contro la sua idea politica. L’integrazione è un percorso individuale. Se io vengo a casa tua sono io che mi devo integrare, mica sei tu che lo devi fare, lo capisce anche un bambino. La cittadinanza è un diritto che si conquista con il lavoro, non è un regalo da fare a chiunque». Il percorso individuale di integrazione Iwobi lo conosce bene, senza un ministero che l’abbia promosso al posto suo. «Quando sono arrivato nel ’77 di neri, specie da queste parti, ce n’erano pochissimi. È stata dura trovare spazio, rispettando il mondo che mi stava ospitando. Ho fatto fatica».
Il primo lavoro da stalliere in un maneggio, poi manovale in un cantiere. «Ho fatto carriera, guadagnavo un po’ di più e lavoravo molto di più. Il manovale l’ho fatto per 11 anni». Quindi una nuova opportunità: spazzino all’Amsa di Milano. Nel frattempo sposa una bergamasca, diventa cittadino italiano e viene promosso tecnico informatico, settore in cui ha una laurea. Ora di tecnici informatici ne ha 13 sotto di sé, come dipendenti della sua azienda. Da modesto manovale immigrato a imprenditore italiano. Oltre che politico, da vent’anni consigliere comunale della Lega a Spirano, attualmente assessore ai Servizi sociali. «Mi sono fatto da solo, col sudore della fronte. L’integrazione è fatta di doveri, non solo di diritti. Il ministro Kyenge parla di ius soli? Una follia. Intanto un bambino italiano con due genitori stranieri sarebbe già un problema secondo me. Ma soprattutto ci sarebbe l’invasione di immigrate che verrebbero a partorire qui, solo per avere la cittadinanza automatica. Sarebbe un caos incontrollabile. E poi chi pagherebbe i servizi sociali per tutti questi nuovi concittadini, visto che non ci sono più soldi neppure per le famiglie italiane? Chi li manterrebbe, chi garantirebbe un futuro qui a tutti questi nuovi italiani? Qualcuno se l’è chiesto?».
Peggio ancora l’abolizione del reato di clandestinità: «Penso sia una delle più grandi idiozie che abbia mai fatto il governo italiano. Mi viene una profonda delusione. Sfido qualunque italiano a recarsi nel mio Paese d’origine senza il passaporto: viene rispedito indietro subito, ma subito! In un Paese del cosiddetto Terzo mondo!». Ma poco democratica gli sembra anche l’Italia, «dove non si può nemmeno criticare un ministro della Repubblica italiana (la Kyenge, ndr) che subito si viene demonizzati. Nessuno ce l’ha con la signora Kyenge, ma molti non sono d’accordo con le sue idee. Non si può dire? Allora questo non è un paese democratico». Iwobi da anni ha un’associazione che aiuta gli immigrati. «Prima cercavo di dare una mano agli immigrati qui a Bergamo. Ora la mia associazione “Pax Mondo” si occupa di formazione, collaboriamo con i governi africani. Abbiamo formato nove medici, 36 infermieri e due clinici in loco, tutti dal Ghana e dalla Sierra Leone, per poi permettergli di lavorare nei loro Paesi. E sono contenti. È stato possibile grazie all’aiuto della Regione Lombardia e dell’assessorato di Daniele Belotti (assessore della Lega al territorio, ndr), secondo il modello “aiutiamoli a casa loro”. Questo per chi dice “la Lega è razzista” senza informarsi». Parola di leghista-nègher.

lunedì 27 gennaio 2014

Hamer confermato dal Vangelo?

Chi ha letto il libro sa che sono frequenti (per alcuni anche eccessivi) i richiami alla Sacra Scrittura, in particolar modo al Vangelo. Se devo essere onesto, questi richiami non erano voluti ma, di volta in volta, mi capitavano e mi sembrava che cascassero, come si dice, a fagiolo. Oggi ne aggiungo un altro che, essendo il libro stampato e “chiuso”, non posso inserire lì, ma mi è sembrato particolarmente carino e lo metto qui.
Come sapete sono particolarmente ammiratore del dr.Hamer e delle sue teorie sulle “malattie” che sono raccolte sotto il cappello della cosiddetta “Nuova Medicina Germanica”, ne ho scritto quiqui qui. Amici dottori hanno provato a smontarmele, anche con interessanti motivazioni, ma io continuo a ritenere illuminante l’approccio di questo vecchio medico tedesco, che dà una spiegazione sulle cause ultime del comportamento del nostro organismo, inserendoli in un disegno armonioso che per me, credente, si sposa perfettamente con il progetto divino.
In sostanza Hamer non vede la malattia come l’effetto dell’aggressione di un organismo esterno, cattivo, sia esso virus o batterio, che ci fa ammalare; ma come una reazione naturale, organica, sensata prevista e utile a qualcosa che ci capita. Addirittura lui sostiene che le infezioni, i batteri,  non siano la causa delle  malattie ma questi (i batteri) collaborino con il fisico alla risoluzione di un particolare problema. Tanto è vero che noi conviviamo pacificamente con milioni di batteri, senza infezioni, quando stiamo bene.
Rivedendo diversi documentari sull’AIDS (“House of Numbers“, “AIDS: Facts or fraud“, “The other side of AIDS“) mi ha stupito la continua, tenace e oserei dire ostinata ricerca da parte dei ricercatori, Robert Gallo in primis, ma anche Luc Montager ed Antony Fauci, ricerca di una associazione con un agente patogeno esterno, in questo caso l’HIV (Human Immunodeficiency Virus) come causa scatenante della malattia. Peter Duesberg, il principale, insieme ad altri, smontatore della teoria HIV <-> AIDS, lamenta proprio questo: la continua ricerca di un elemento patogeno esterno come causa del male; fra l’altro lui ricorda, non forse senza una certa malizia, che lo stesso Robert Gallo aveva dedicato anni alla ricerca di una prova che collegasse i tumotri ad un retrovirus, ovviamente senza riuscirci. Forse l’esistenza di un tale virus era l’unica possibilità di brevettare un test e delle cure mediche costose (cosa che riuscì a fare con l’AIDS), quando invece l’immunodeficienza deriva da comportamenti a rischio, e come tali ovviabili senza ricorso a medicine?
Cosa c’entra tutto questo con Hamer e con le citazioni del Vangelo?
In Matteo 15 troviamo:
17 Non capite voi che tutto quello che entra nella bocca va nel ventre ed è gittato fuori nella latrina? 18 Ma quel che esce dalla bocca viene dal cuore, ed e quello che contamina l’uomo. 19 Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adulteri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni. 20 Queste son le cose che contaminano l’uomo; ma il mangiare con le mani non lavate non contamina l’uomo.
Incredibile, no? Sembra quasi che con queste parole Gesù, 2000 anni fa, ci avesse messo in guardia su ciò che ci fa ammalare veramente.
So che molti sono allergici alle citazioni del Nuovo Testamento, come ho scritto qui qui; ma se trovo così tante conferme non posso che raccontarvele e comunicare il mio stupore per l’immensa ricchezza che abbiamo e che, purtroppo, non abbiamo ancora imparato ad utilizzare appieno, relegandola, quando va bene, ad un’oretta distratta la domenica mattina.

venerdì 24 gennaio 2014

Il Colon e il Cibo

Se una persona ha mangiato cibi lavorati industrialmente, fritti e cotti, amidi devitalizzati, zucchero e una quantità eccessiva di sale, il suo colon non può essere efficiente, anche se andasse di corpo due o tre volte al giorno. Invece di fornire nutrimento ai nervi, muscoli, cellule e ai tessuti delle pareti del colon stesso, quel genere di cibi possono causare un’effettiva denutrizione.
Un colon denutrito può lasciar passare molta materia fecale attraverso le sue pareti e non è in grado di compiere l’ultimo dei processi digestivi e di nutrimento e le altre sue funzioni.
Le cellule e i tessuti che compongono l’anatomia del nostro corpo sono organismi vivi con una sorprendente capacità di recupero, elasticità e abbondanza di risorse. Per essere in grado di rifornire e rinvigorire queste cellule e tessuti, gli elementi nutritivi devono essere vivi, ovvero cibi che abbiano la proprietà di trasmettere le loro proprietà vitali. Ci sono anche cibi che hanno la funzione di ripulire e rimuovere cellule e tessuti morti ed indirizzano questi prodotti di rifiuto al colon per essere evacuati.
La fibra che non è essenziale per l’appropriata e completa digestione è necessaria per il colon e per l’intestino tenue. Queste fibre comunque devono essere costituite da fibre di alimenti crudi. Agiscono come una scopa raccogliendo i residui non digeribili permettendo al colon di espellerli.
Quando i minerali contenuti nei cibi sono saturi di olio o unto, gli organi digestivi non possono elaborarli efficacemente e finiscono nel colon passando attraverso l’intestino tenue come scarti.
I cibi “morti”, dopo essere passati attraverso i vari organi implicati nei processi digestivi arrivano nel colon, lasciano una patina che si incolla sulle sue pareti come l’intonaco dei muri di una casa, per fare un paragone.
Con il passare del tempo questa patina aumenta di spessore fino a diventare un blocco indurito con un piccolo foro al centro attraverso il quale avviene in qualche modo l’evacuazione.
Le pance che vedi in giro non sono solo l’evidenza di depositi di grasso, ma soprattutto di un colon estremamente dilatato da chili di feci ncistate vecchie anche di anni.
Il colon, quando è efficiente, esegue l’ultimo processo della digestione, prelevando le sostanze nutrienti dal cibo che lo attraversa, prelevando i liquidi, trasformandolo in feci e dopo di che le espelle. Quando è ricoperto da strati e strati di cibo non digerito e anche da feci inespulse, non è più in grado di prelevare gli elementi nutritivi, ma preleva invece i veleni e le tossine di cui tali strati tossici sono ricchi.
Ne consegue che il corpo rimane denutrito, privo di elementi nutrienti e ricchi di nuova vita e per di più riceve veleni e tossine che sono causa di malattia ed invecchiamento precoce, mancanza di energia, fatica cronica, non importa quanto si mangi.
Senza prima rimediare a questa condizione di “scrostamento” delle pareti del colon con una dieta appropriata, clisteri e idrocolonterapia, anche i migliori alimenti non possono fornire i loro elementi nutritivi perché il colon non è in grado di prelevarli.
Mangiare alimenti morti, uccisi dalla cottura, fritti, amidi come pasta e riso, latticini oltre a non dare un nutrimento efficace con i loro residui causa sempre più l’ostruzione degli intestini e gradualmente di tutti gli altri organi del corpo, incluso vene, arterie, e dotti linfatici. E’ ancora necessario domandarsi perché ci si ammala, apparentemente senza ragione?
Il colon è il terreno naturale per la proliferazione dei batteri. La funzione naturale di questi batteri è quella di neutralizzare, evitare e prevenire lo sviluppo di una condizione di tossicità nel colon. Ci sono due tipi di batteri: i colibacilli, chiamati batteri amici, salutari che ripuliscono l’organismo e i batteri patogeni, che producono stati di malattia. In un ambiente sano e pulito, i batteri amici tengono sotto controllo i batteri patogeni. Quando nel colon si genera un’eccessiva fermentazione e putrefazione, a causa di feci e altri prodotti di rifiuto trattenuti nel colon, i batteri patogeni aumentano e compaiono diversi sintomi a cui il medico dà il nome di una malattia piuttosto che di un’altra a seconda dell’area dove tali sintomi compaiono.
Nel colon finiscono anche le cellule morte dei tessuti. Queste cellule e tessuti sono composte da proteine di natura altamente tossica se gli viene permesso di ristagnare nel colon e di fermentare e putrefare. Ti sarà capitato di sentire l’odore ripugnante della carcassa di qualche animale in putrefazione. Le cellule morte che ristagnano nel colon subiscono lo stesso processo di decomposizione quando ristagnano nel colon.
Praticamente il colon è anche il sistema fognario del corpo umano ed è necessario mantenerlo libero da ristagni ed ostruzioni regolarmente, altrimenti, se si permette di accumulare rifiuti, ogni genere di malattia può insorgere.
Il Sistema della Dieta Senza Muco prevede ed include la pulizia del colon come parte fondamentale. Per quanto possa sembrare incredibile, per ottenere la perfetta salute, è più importante ripulire l’organismo che nutrirlo, un fondamento che la scienza medica ufficiale nemmeno conosce o per lo meno non prende in dovuta considerazione.
Quando si parla di igiene ci si riferisce a condizione esterne, come ambiente disinfettato, lavarsi le mani, ecc. ma quasi nessuno ha il concetto di igiene interna e cosa significa veramente.
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Medicinenon.it e Arnoldehret.it sono due siti di Luciano Gianazza.
Medicinenon.it è da molti anni un punto di riferimento per chi vuole liberarsi della disinformazione e poi acquisire la corretta conoscenza.
ArnoldEhret.it è il sito ufficiale degli insegnamenti di Arnold Ehret, raccolti nei suoi libri, fra i quali Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco è un best seller internazionale. Arnold Ehret ha ritrovato il sentiero, di cui si era persa ogni traccia secoli fa, che porta all'alimentazione naturale dell'Uomo e alla salute perfetta in quanto ripristina la naturale capacità del corpo umano di disintossicarsi da tossine e veleni. In questo mondo avvelenato, il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco fornisce i fondamenti per un'alimentazione e stile di vita che sono essenziali per la buona riuscita dei vari protocolli di disintossicazione.
Tutti i libri originali di Arnold Ehret sono reperibili sul sito www.arnoldehret.it | Libri
Luciano GianazzaLuciano Gianazza
Luciano Gianazza, traduttore dei libri originali di Arnold Ehret, e di Edwar Earle Purinton, scrive articoli di carattere filosofico spirituale che rispecchiano le sue personali esperienze lungo il cammino della conoscenza, oltre ad altri sulla corretta alimentazione dell’uomo. Ha creato il sito NikolaTesla.it per un suo voler ricordare un Uomo, Nikola Tesla, per cui nutre una profonda stima.

Perchè la gente crede quasi a tutto

Riguardo la salute,m"informo a 360 gradi,poi faccio di testa mia.
Sono partito con l"igenismo,www.disinformazione.it/paginaigiene.htm perciò da parecchio che sono contro i vaccini, non ho assolutamente paura dei microbi,e so che digiunare fa benissimo.
In Asia poi  ho scoperto il potere della gioia, della vitalità, del contatto umano , della respirazione profonda,del  potere della mente.
 Piero Mozzi mi ha convinto moltissimo,sull"abbandonare i prodotti del  latte,ed usare molto di meno i cereali,pomodori,e aranci,www.dottormozzi.it/ .
Ma il più grande consiglio posso dire di averlo appreso grazie ad Hamer.
Consiglio perciò vivamente questa roba qua www.nuovamedicinagermanica.it
Ma non posso dimenticare Arnold Ehret,e la sua dieta senza muco,qui per informarsi www.medicinenon.it .Quello che mi ha colpito di più è l"eccezionale importanza che da al Colon,bè sono daccordissimo,occhio al colon,cercate di non usare troppa carta igenica,ahahah, leggete qua sotto con spirito critico,ci possono essere molte perle di saggezza.


di Tim O’ Shea – traduzione di Luciano Gianazza
propaganda e disinformazione
Liberarsi da tutti i controlli, tutti i filtri, tutti i condizionamenti culturali è molto difficile oggi. Noi siamo gli esseri più condizionati, più programmati che il mondo abbia mai conosciuto. Non solo i nostri pensieri e i nostri atteggiamenti vengono continuamente conformati e modellati; la nostra completa cosapevolezza dell’intero disegno sembra che venga abilmente e inesorabilmente cancellata. Le porte della nostra percezione vengono regolate in modo attento e preciso. A chi dovrebbe interessare questo, giusto?
E’ un compito estenuante e senza fine continuare a spiegare alla gente come la maggior parte delle comuni opinioni viene inculcata in modo scientifico nella consapevolezza del pubblico tramite un migliaio di brevi messaggi dei media ogni giorno. Allo scopo di non sprecare del tempo, vorrei fare un piccolo resoconto su come vengono trattate le informazioni in questo paese. Una volta che saranno stati chiariti i principi di base riguardo a come il nostro sistema di controllo tramite i media è sorto storicamente, il lettore dovrebbe essere più portato a mettere in discussione qualsiasi supposta opinione pubblica.
Se tutti credono a qualcosa, quel qualcosa è probabilmente falso.Questo è ciò che si chiama:

LUOGO COMUNE

In America, un luogo comune che ha consensi di massa è di solito costruito ad hoc: Qualcuno ha pagato per crearlo. Ecco alcuni esempi:
  • I medicinali ridanno la salute
  • La vaccinazione rende immuni
  • La cura per il cancro è dietro all’angolo
  • La menopausa è una malattia
  • Quando un bambino è ammalato necessita di antibiotici
  • Quando un bambino ha la febbre bisogna dargli la tachipirina
  • Gli ospedali sono sicuri e igienici
  • L’America ha il sistema sanitario migliore del mondo.
  • Gli americani sono le persone nello stato di salute migliore.
  • Il latte è una buona sorgente di calcio.
  • C’è sempre bisogno del latte.
  • La vitamina C è acido ascorbico.
  • L’Aspirina previene gli attacchi di cuore.
  • I farmaci per il cuore lo rinforzano.
  • L’allineamento della spina dorsale serve solo per i dolori al collo e alla schiena.
  • Nessun bambino può andare a scuola senza essere vaccinato.
  • La FDA sottopone a test tutti i farmaci prima che vengano immessi nel mercato.
  • La gravidanza è una condizione medica molto seria
  • La chemioterapia e le radiazioni sono cure efficaci per il cancro
  • Quando a tuo figlio viene diagnosticata un’otite, bisogna dargli subito gli antibiotici, “non si sa mai.”
  • I farmaci a base di estrogeni prevengono l’osteoporosi in menopausa.
  • I pediatri sono gli specialisti più altamente addestrati.
  • Lo scopo dell’industria nel campo della salute è la salute.
  • L’HIV è la causa dell’ AIDS
  • L’AZT è la cura .
  • Senza le vaccinazioni le malattie contagiose ritornerranno.
  • Il fluoro nell’acqua dell’acquedotto protegge i tuoi denti.
  • La vaccinazione anti-influenzale previene l’influenza.
  • I vaccini vengono sottoposti interamente a test prima di essere incluse nella Lista Approvata.
  • I dottori sono certi che i benefici dei vaccini superano qualsiasi eventuale rischio.
  • C’è una medicina epidemica in California.
  • Il NASDAQ è un normale mercato controllato solo dalla domanda e dall’offerta.
  • I dolori cronici sono una naturale conseguenza dell’età.
  • La soia e la più salutare sorgente di proteine.
  • Le iniezioni di insulina curano il diabete.
  • Una volta asportata la vescica biliare puoi mangiare quello che vuoi.
  • La medicina specializzata nelle allergie cura le allergie.
Questa è una lista di illusioni, che è costata miliardi e miliardi, tanto per ricordare. Non ti chiedi mai perchè il Presidente non parla in pubblico senza leggere? O perchè la maggior parte della gente di questa nazione pensa universalmente allo stesso modo riguardo agli esempi di cui sopra?

COME E’ NATO L’INTERO PROGETTO

Il libro di Bernays
In Trust Us We’re Experts, Stauber e Rampton hanno raccolto alcuni dati convincenti che descrivono la scienza della creazione dell’opinione pubblica in America. Fanno risalire la moderna influenza del pubblico all’inizio del secolo scorso, mettendo in rilievo il lavoro di tipi come Edward L. Bernays, il Padre della Persuasione. Come scrive nel suo sorprendente trattato Propaganda, possiamo imparare come, Edward L. Bernays prese le idee da suo zio Sigmund Freud e le applicò alla scienza emergente della persuasione di massa. L’unica differenza sta nel fatto che invece di usarle per scoprire i temi nascosti dell’ umana coscienza, come faceva lo psicologo freudiano, Bernays usò le stesse idee per mascherare i piani elaborati per creare illusioni ingannevoli e distorte per ragioni di marketing.

IL PADRE DELLA PERSUASIONE

Bernays dominò nell’industria delle PR fino agli anni ’40 e fu una forza rilevante per altri 40 anni. Per tutto quel periodo Bernays raccolse centinaia di incarichi per creare pubblica accettazione di idee e prodotti. Acuni esempi:
Appena agli inizi, ricevette il suo primo incarico dal Consiglio per la Informazione al Pubblico che consisteva nel vendere la Prima Guerra Mondiale tramite l’idea di:”Fare il Mondo Sicuro per la Democrazia”. (Ewen)
Alcuni anni dopo, Bernays organizzò una esibizione per rendere popolare le donne che fumano. Organizzando nel 1929 la Processione Pasquale di New York, Bernays si fece conoscere come una forza da tener conto. Organizzò la Fiaccolata della Brigata della Libertà nella quale le suffragette marciavano in parata fumando come un simbolo di liberazione delle donne. Da quell’evento derivò così tanta pubblicità che da allora le donne si sentirono tranquille riguardo a distruggere i loro polmoni in pubblico, al pari degli uomini.
Bernays rese popolare l’idea di fare colazione con il bacon.
Senza che nessuno si opponesse, progettò il modello pubblicitario con l’AMA (Associazione dei medici Americana) che durò quasi 50 anni, dimostrando come vero il fatto che le sigarette facciano bene alla salute. Basta guardare le pubblicità nelle pubblicazioni di Life o del Time dagli anni 40 agli anni 50.
Nei decenni successivi Bernays e i suoi colleghi elaborarono il concetto che generalmente si poteva creare l’influenza voluta in masse di persone per mezzo di messaggi ripetuti centinaia di volte. A quel punto il valore dei media apparve evidente e molte altre nazioni tentarono di seguire la stessa via. Ma Bernays era il punto di riferimento. Josef Goebbels, che era il ministro per la propaganda di Hitler, studiò i principi di Edward Bernays quando sviluppò il popolare fondamento logico che usò per convincere i Tedeschi che dovevano purificare la loro razza. (Stauber)

FUMO E SPECCHI.

Il lavoro di Bernays consisteva nel dare un nuovo significato ad un soggetto per creare quell’immagine desiderata che avrebbe poi dato a quel particolare prodotto o concetto il livello di accettazione voluto. Bernays descriveva il pubblico come “un gregge che ha bisogno di venire guidato.” E questo pensare del gregge rende la gente “ben disposta verso la classe dirigente.” Bernays fu sempre fedele al suo assioma fondamentale: “controlla le masse senza che esse lo sappiano”. Le PR riscontrano i loro miglior successi con la gente quando non sa che sta venendo manipolata.
Stauber descrive il fondamento logico di Bernays così:
la manipolazione scentifica dell’opinione pubblica è necessaria per superare il caos e il conflitto in una società democratica.” Trust Us p 42
Questi primi persuasori di massa pretendevano di svolgere un servizio morale per tutta l’umanità – la democrazia era troppo buona per la gente; si doveva dire a loro cosa pensare, perchè da soli non erano in grado di pensare razionalmente. Quello che segue è un paragrafo del libro Propaganda di Bernays:
propaganda e disinformazione
Thomas Jefferson
“Quelli che manipolano il meccanismo nascosto della società costituiscono un governo invisibile che è il vero potere che controlla. Noi siamo governati, le nostre menti vengono plasmate, i nostri gusti vengono formati, le nostre idee sono quasi totalmente influenzate da uomini di cui non abbiamo mai nemmeno sentito parlare. Questo è il logico risultato del modo in cui la nostra società democratica è organizzata. Un vasto numero di esseri umani deve cooperare in questa maniera se si vuole vivere insieme come società che funziona in modo tranquillo. In quasi tutte le azioni della nostra vita, sia in ambito politico o negli affari o nella nostra condotta sociale o nel nostro pensiero morale, siamo dominati da un relativamente piccolo numero di persone che comprendono i processi mentali e i modelli di comportamento delle masse. Sono loro che tirano i fili che controllano la mente delle persone.”
Un pochino differente dal punto di vista di Thomas Jefferson sul soggetto: “Non conosco alcun luogo sicuro per il potere supremo della società che non sia il popolo stesso, e se pensiamo che non sia sufficientemente illuminato per esercitare il controllo con sano giudizio, il rimedio non è togliergli il potere, ma ragguagliarne la capacità di giudizio.”
Ragguagliarne la capacità di giudizio. Bernays credeva che solo pochi possedevano la necessaria perspicacia per vedere la Grande Visione così che venisse loro affidata la sacra missione. E fortunatamente, si vide come uno di quei pochi.
*Si ringrazia Tim O’ Shea per l’autorizzazione a pubblicare il suo articolo per l’edizione italiana concessa a Medicinenon.
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Luciano GianazzaLuciano Gianazza
Luciano Gianazza, traduttore dei libri originali di Arnold Ehret, e di Edwar Earle Purinton, scrive articoli di carattere filosofico spirituale che rispecchiano le sue personali esperienze lungo il cammino della conoscenza, oltre ad altri sulla corretta alimentazione dell’uomo. Ha creato il sito NikolaTesla.it per un suo voler ricordare un Uomo, Nikola Tesla, per cui nutre una profonda stima.

Se il marchio "Osho" diventa un affare....

fonte http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/


LA VIA SPIRITUALE DI OSHO E' RISERVATA AI RICCHI?

Viene da chiederselo osservando come vanno le cose. 

Negli ultimi tempi ho modo di conoscere sempre più persone che si avvicinano in modo appassionato al mondo di Osho, ma non si possono permettere di fare, poi, passi ulteriori. Devono rinunciare a partecipare a gruppi di crescita, a semplici giornate di meditazione, o a qualsiasi lavoro su di sé perché gli alti prezzi dei centri di meditazione non glielo permettono. 


Nel tempo sono venute meno anche feste d'incontro o momenti aperti veramente a tutti. In alternativa ci sarebbe la possibilità di trascorrere un periodo di vita e di lavoro nelle stesse strutture, ma mi è giunta notizia che per farlo, da un po' di tempo, occorre pagare anche per il servizio gratuito offerto. 

Tutto questo lascia tristezza perché fino a pochi anni fa soggiornare nelle comuni era per noi simpatizzanti e discepoli, il modo più intenso per portare nella vita di tutti i giorni l'arte della meditazione: vivere a contatto con altri ricercatori immersi in un campo di energia dove il focus è il lavoro su di sé e il lavoro comunitario. Meditare e celebrare insieme la vita. Unire l'aspetto materiale a quello spirituale, così come Osho ci ha indicato creando la figura di Zorba il Buddha, l'“uomo nuovo”. Oggi, fondamentalmente, se non hai denaro rimani pressochè abbandonato a te stesso. Possibile che in appena venti anni dall'uscita di scena del Maestro sia già avvenuto tutto questo?

Scrivo questo pezzo spinto dalla sorpresa che mi ha suscitato una serata trascorsa in un centro Hare Krishna della mia città: incontro iniziato con dei kirtan, (i mantra indiani cantati collettivamente), proseguito con l'intervento di un discepolo che ha raccontato e commentato un'antica storia Vedica, e poi ancora Kirtan e una gustosa cene finale. Il tutto a offerta libera... 



Jalsha, sanyasin dal 1981

Scritto da Cristina Bassi Ripropongo un vecchio articolo da Raptitude.com perchè ha a che fare con il senso della realtà, che è cosi tanto c...