giovedì 30 giugno 2016

La Grande Strategia di Putin: il progetto della Grande Eurasia

Alexander Mercouris, The Duran 30/6/2016
Putin al SPIEF 2016 delineava il gigantesco progetto per unire l’intero continente eurasiatico chiedendo agli europei di parteciparvi.2016062004Il tema principale del SPIEF 2016 dava ai russi l’opportunità di spiegare la loro politica estera agli europei. Uno dei dibattiti più sterili nei media anglofoni è se Putin sia uno stratega o solo un tattico. Vi sono numerosi articoli che discutono la questione con la solita risposta che sia solo un tattico. La risposta corretta alla domanda è che Putin, o più correttamente la leadership russa, sicuramente ha una strategia, anche se i commentatori nei media anglofoni che ne discutono possono essere perdonati nel dare sempre la risposta sbagliata perché, come i loro articoli dimostrano fin troppo chiaramente, non hanno la minima idea di cosa sia questa strategia in realtà. È molto sorprendente perché Putin l’ha spiegato in molte occasioni. Con numerosi europei nel pubblico del SPIEF 2016 ha colto l’occasione di farlo di nuovo, questa volta sottolineando il ruolo chiave dell’Europa, e in particolare l’Unione europea, in esso. Ecco cosa ha detto Putin: “Nel 2011, con la Bielorussia e il Kazakistan, e basandosi sulla fitta rete di rapporti di cooperazione che abbiamo ereditato dall’Unione Sovietica, abbiamo formato uno spazio doganale comune, poi divenuto Unione economica eurasiatica. Già a giugno abbiamo, insieme con i nostri colleghi cinesi, in programma di avviare colloqui ufficiali per formare un partenariato economico e commerciale globale in Eurasia con la partecipazione degli Stati dell’Unione europea e della Cina. Mi aspetto che sia uno dei primi passi verso la formazione di un’importante collaborazione eurasiatica. Amici, il progetto che ho appena citato, il progetto “della grande Eurasia” è naturalmente aperto all’Europa e sono convinto che tale cooperazione sarà reciprocamente vantaggiosa. Nonostante i ben noti problemi nelle nostre relazioni, l’Unione europea resta il partner economico e commerciale chiave della Russia. E’ il nostro vicino e non siamo indifferenti a ciò che succede nella vita dei nostri vicini, dei Paesi europei e dell’economia europea. Ripeto che c’interessa che gli europei aderiscano al progetto per un’importante collaborazione eurasiatica. In questo contesto, accogliamo con favore l’iniziativa del Presidente del Kazakistan per consultazioni tra Unione economica eurasiatica ed UE. Ieri abbiamo discusso la questione in occasione della riunione con il presidente della Commissione europea“. Questa non è solo strategia; è un’estremamente ambiziosa, ed anche grandiosa, strategia per collegare le due estremità del continente eurasiatico in un unico spazio economico con la Russia al centro come collegamento e ponte. È una proposta non per l'”Eurasia”, ma per la “Grande Eurasia”: un’unica unità economica colossale che si estenda dal Pacifico all’Atlantico. Inoltre è abbastanza chiaro che questo progetto è pienamente supportato dalla leadership cinese; la Cina naturalmente è la metà orientale del progetto. In effetti è una certezza che i cinesi vi abbiano a che fare e che il loro progetto di Via della Seta ne faccia parte.
083257Lungi dal cercare la disgregazione dell’UE, come tanti scrittori neoconservatori proclamano, ciò che Putin vuole è che l’Unione europea sia partner a pieno titolo del progetto. Lungi dall’essere costretti a scegliere tra “la Russia in Europa” e “la Russia in Eurasia”, Putin non vede alcuna contraddizione nel perseguire entrambe le vie. Lungi dal voler scegliere tra UE e Cina come partner della Russia, Putin vuole che la Russia abbia una partnership con entrambi, avvicinandoli. Questa grandiosa concezione è assai tipica dei russi e dei cinesi. Le due grandi potenze continentali sono abituate a pensare in termini globali, come avviene spesso, ed accadde con idee simili circolate a San Pietroburgo nel 1890, all’inizio del regno di Nicola II, anche se i mezzi politici e tecnici per attuarle semplicemente non esistevano al momento. Il famoso politico sovietico Vjacheslav Molotov propose un progetto simile negli anni ’50, anche se ebbe poco favore dal resto della dirigenza sovietica. Al contrario, dubito che i politici provinciali europei, strettamente concentrati sulle loro preoccupazioni nazionali, possano comprendere un tale progetto anche quando gli viene spiegato chiaramente, come ha fatto Putin al SPIEF 2016. Sono sicuro che Putin lo sappia, anche se a volte fatica a capirlo, e che si renda conto che se l’Europa va assolutamente conquistata al progetto, dovrà farlo un passo alla volta. Una potenza occidentale ha la visione strategica per capire un tale progetto e significativamente non vi ha un posto. Tale potenza, naturalmente, sono gli Stati Uniti. Era abbastanza chiaro dalle molte cose dette da Putin al SPIEF 2016, che lui e il resto della leadership russa ritengono che il colpo di Stato di Majdan in Ucraina sia stata una manovra degli USA per dividere la Russia dall’Europa, in modo da far deragliare il progetto di Grande Eurasia. Penso che Putin si sbagli, dubito che gli Stati Uniti ne sappiano molto del progetto di Grande Eurasia e credo che perseguano in Ucraina proprie strategie molto diverse, ma indipendentemente da ciò Putin ha reso abbastanza chiaro al SPIEF 2016 le perplessità sugli europei così privi di visione e concezione dei propri interessi, avendo permesso durante la crisi ucraina di farsi così facilmente manipolare dagli Stati Uniti nel loro interesse. Il suo discorso plenario era fondamentalmente un appello agli europei a svegliarsi e ad agire nel proprio interesse piuttosto che di Washington: “Capisco anche i nostri partner europei quando si parla di decisioni complesse per l’Europa prese nei colloqui sulla formazione del partenariato transatlantico. Ovviamente, l’Europa ha un grande potenziale e puntando a una sola associazione regionale restringe chiaramente le sue opportunità. Date le circostanze, è difficile per l’Europa mantenersi in equilibrio e preservarsi uno spazio di manovra. Come i recenti incontri con i rappresentanti degli ambienti economici tedeschi e francesi hanno dimostrato, le imprese europee sono disposte a collaborare con questo Paese. I politici dovrebbero incontrare le imprese mostrando saggezza e un approccio lungimirante e flessibile. Dobbiamo tornare alla fiducia nelle relazioni russo-europee e ripristinare la nostra cooperazione. Ricordiamo come tutto è cominciato. La Russia non ha avviato gli attuali divisioni, disagi, problemi e sanzioni. Tutte le nostre azioni sono state esclusivamente reciproche. Ma noi non portiamo rancore, come si suol dire, e siamo pronti a venire incontro ai nostri partner europei. Tuttavia, questo non può in alcun modo essere una via a senso unico“. Se gli europei sentono questo appello, o addirittura lo comprendono, è un’altra questione. Personalmente ne dubito. È sorprendente come i media occidentali, anche europei, non abbiano riferito nulla del progetto di Grande Eurasia e detto poco sull’invito di Putin a restaurare piene relazioni. I capi europei presenti al SPIEF 2016, Juncker, Renzi e Sarkozy, spingono a migliorare le relazioni con la Russia, ma non hanno detto nulla del progetto di Grande Eurasia.
Anche se l’impegno di Putin e della leadership cinese al progetto di Grande Eurasia sia indubbio, sono attenti a non farla diventare una trappola consentendole di diventare un progetto su cui sacrificare gli altri interessi vitali dei loro Paesi per realizzarlo. Questo fu il grande errore di Mikhail Gorbaciov negli anni ’80, quando sacrificò tutte le posizioni dell’URSS in Europa e in ultima analisi la sua stessa esistenza cercando ciò che chiamava “casa comune europea”. Se gli europei si dimostrano poco ricettivi, russi, cinesi ed alleati dell’Asia centrale chiariscono che semplicemente porteranno avanti il progetto per conto proprio.1041317790
India e Pakistan aderiscono all’Organizzazione della Cooperazione di Shanghai
Alexander Mercouris, The Duran 27 giugno 2016
India e Pakistan aderiscono all’organizzazione della sicurezza a guida cinese e russa mantenendo stretti rapporti con l’occidente.modi-sharif-7591Lontano dalle distrazioni causate dal Brexit inglese, il processo di costruzione eurasiatica ha appena compiuto un altro grande passo in avanti con l’accordo di India e Pakistan ad aderire a pieno titolo all’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai guidata da Russia e Cina. L’Iran dovrebbe seguire a breve, riunendo l’intera Eurasia sotto l’ombrello di questa organizzazione, tranne alcuni piccoli Paesi e gli Stati europei dell’alleanza occidentale. Anche Paesi come Turchia ed Azerbaijan, allineati all’occidente, vi hanno dei rapporti. L’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai non è la “NATO orientale”, una sorta di Patto di Varsavia dell’Eurasia orientale e centrale, ma non è nemmeno la chiacchiera pretesa dai commentatori occidentali. L’Organizzazione della Cooperazione di Shanghai ha una costituzione e una struttura, ed ha effettivamente una dimensione di sicurezza, anche se in teoria si concentra sulla lotta al terrorismo in Asia centrale, piuttosto che contro qualsiasi minaccia convenzionale occidentale. L’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai è strettamente legata all’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (“CSTO”) guidata dalla Russia, sicuramente un’alleanza militare che riunisce la Russia e i suoi partner più stretti dell’ex-URSS. Ancora più importante, al centro dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai c’è il rapporto strategico-militare tra Cina e Russia. Questi due Paesi, nonostante i tentativi occidentali di negarlo, sono sicuramente alleati militari. Putin l’ha di recente ammesso. Inoltre ha anche rivelato qualcosa di già evidente per chi segue da vicino le azioni sulla scena mondiale, e cioè che le leadership dei due Paesi comunicano continuamente. Riporto le esatte seguenti parole di Putin: “Siamo in contatto continuo e ci consultiamo su questioni globali e regionali. Dato che ci consideriamo stretti alleati, naturalmente dobbiamo sempre ascoltare i nostri partner e tenere conto di ogni interesse altrui“. Per avere idea di quanto sia stretta la cooperazione militare tra Cina e Russia, si veda come i due Paesi abbiano recentemente condotto un’esercitazione di comando congiunto a Mosca con l’impiego congiunto delle rispettive difese antimissili balistici. Gli Stati Uniti non farebbero mai una cosa del genere con uno qualsiasi dei loro alleati e se l’hanno fatto, certamente non lo renderanno pubblico. Quando le relazioni militari tra i due Paesi sono così strette da condurre esercitazioni del genere, è certo che una rete di sicurezza, intelligence ed accordi relativi alla difesa esista tra di essi. Il fatto che non ne sappiamo non significa che non esista. Ciò significa che le leadership dei due Paesi, Consiglio di Sicurezza della Russia e Politburo della Cina, abbiano deciso di non renderla pubblica. La ragione è che rivelandone l’esistenza, si rivelerebbe l’entità dell’alleanza militare dei loro Paesi, cosa che nessuno di loro per il momento vuole. Il fatto che alla base dell’Organizzazione della Cooperazione di Shanghai ci sia l’alleanza tra Cina e Russia significa che non si tratta di chiacchiere. Piuttosto rientra nella rete di organizzazioni, Unione eurasiatica economica, Via della Seta, BRICS e CSTO, che i due alleati tessono intorno per estendere l’influenza regionale e globale della loro alleanza.
Pakistani e indiani lo sanno molto bene. Con l’adesione all’Organizzazione della Cooperazione di Shanghai, pakistani ed indiani non si alleano a cinesi e russi contro gli Stati Uniti e l’occidente. La ragione per cui cinesi e russi preferiscono mantenere segreta l’alleanza è perché non devono presentare a Paesi come Pakistan e India una scelta binaria, piuttosto permettere ai due Paesi tradizionalmente in contrasto di mantenere i rapporti tradizionali con i vecchi alleati, la Cina nel caso del Pakistan e la Russia nel caso dell’India, migliorando i legami formali con una delle due grandi alleanze mondiali attuali, rimodellando progressivamente il mondo che li circonda.xi-putin-dealTraduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

mercoledì 29 giugno 2016

INGHILTERRA E ITALIA: TORNANO I POPOLI E TORNA LA DEMOCRAZIA. VADA A CASA IL GOVERNO RENZI, MAI ELETTO DAGLI ITALIANI, E TENGA GIU’ LE MANI DALLA COSTITUZIONE E DALLA LEGGE ELETTORALE

matteo
Gli inglesi, rifiutando il dominio tedesco e spernacchiando l’ordine di Obama di sottomettersi alla Ue, danno tre lezioni alle Caste.
Primo: i popoli hanno un’anima e difendono la loro identità. Secondo: decidono loro e non più le tecnocrazie (quindi va ricontrattato Maastricht, causa di disastri sociali). Terzo: i politici devono sottomettersi alla sovranità popolare e non alle potenti (e devastanti) élite “illuminate”.
Per questo il premier britannico Cameron – dopo l’esito del referendum – si è dimesso, sebbene nessuno lo chiedesse e non vi fosse tenuto. Oltretutto lui – diversamente da Renzi – era stato eletto e presiede un governo scelto dal popolo.
Consideriamo invece il Matteo nostro dopo il suo naufragio elettorale di domenica.
Il governo del Pd è stato totalmente delegittimato dal voto, ma – per non prenderne atto – si prepara a delegittimare il popolo stesso con una legge elettorale (l’Italicum) e una riforma costituzionale che – di fatto – istituzionalizzano il dominio di una minoranza. E’ la democratura (democrazia-dittatura).
Del resto, se si vedono le reazioni della Casta al referendum inglese, sembra che la democrazia sia ormai considerata un intoppo destabilizzatore da limitare o imbrigliare più possibile, anche da punire (se decreta l’uscita dalla Ue) o, in Italia, da relegare al massimo ai municipi.
Eppure i nostri elettori sono stati risoluti nel mandare l’avviso di sfratto al governo Renzi. Per capirlo basta ricordare la situazione italiana che è stata “rimossa” dai giornali (sempre “carini” col Matteo nostro).
UNA STORIA SURREALE
Le elezioni del 2013 furono pareggiate perché il centrosinistra prese il 29,5 per cento dei voti e il centrodestra il 29, 1 per cento, mentre il Movimento 5 stelle conquistò il 25,5 per cento da solo (classificandosi come primo partito d’Italia, perché il Pd era al 25,4).
Questo risultato fu però viziato (grazie al famoso Porcellum) da un premio di maggioranza esorbitante che, per pochi decimali in più (lo 0,3 per cento), assegnò al centrosinistra 345 seggi alla Camera, mentre al centrodestra (che aveva pressoché la stessa percentuale) ne andarono 125 e al M5S, che pure era il primo partito, 109.
Il fatto determinante è che il 4 dicembre 2013 la Corte Costituzionale ha dichiarato “incostituzionale” la legge elettorale detta “Porcellum”, giudicando “distorsivo” quell’enorme premio di maggioranza, perché “foriero di una eccessiva sovra-rappresentazione” non imponendo “il raggiungimento di una soglia minima di voti alla lista”.
Tale sentenza non era una delegittimazione automatica, per via giuridica, del Parlamento appena eletto, ma una delegittimazione politica sì.
Però a Palazzo hanno fatto spallucce. E hanno evitato di fare la sola cosa giusta e democratica: cambiare il Porcellum, togliendo quell’esorbitante “premio”, e ridare la parola agli elettori.
Anzi, abbarbicati alle poltrone, hanno aggravato l’illegittimità politica dei governi che hanno raffazzonato, perché al “vulnus” rappresentato dai seggi “incostituzionali”, si sono aggiunte una serie di operazioni che sono uno sberleffo per gli elettori e per la sovranità popolare: la trasmigrazione verso il Governo di una quantità di parlamentari che erano stati eletti contro la coalizione del Pd. Mentre Sel, che alle elezioni era in coalizione col Pd di Bersani e ha usufruito del premio del Porcellum, è andata all’opposizione.
Così la “maggioranza parlamentare” non ha più nulla a che vedere col voto del 2013, è continuamente cambiata e sono cambiati pure i ministri e il Capo del governo. Tutto senza voto popolare.
Proprio perché non ha la legittimazione degli italiani il governo Renzi sta al guinzaglio della Merkel e di Obama: cerca ed ha da loro una legittimazione “coloniale”.
Diventato premier senza aver mai partecipato alle elezioni, con un Pd che non è nemmeno il primo partito d’Italia e una coalizione che stava alla pari col centrodestra e che ora sta sotto per la rottura con Sel, il Matteo nostro, col “premio” di parlamentari dichiarati “incostituzionali” dalla Corte e con quelli “transfughi”, ha addirittura cambiato la Costituzione, con un’abolizione del Senato che non abolisce il Senato, ma solo il voto degli elettori per il Senato.
E ha cambiato la legge elettorale con un’invenzione – l’Italicum – che un domani potrebbe permettere a un partito come il PD, al 25 per cento, di diventare padrone assoluto del Paese (cioè anche delle istituzioni di garanzia).
BASTA
La tranvata di domenica si è abbattuta proprio su questo regimetto incostituzionale. Il M5S ha infatti vinto, il centrodestra – pur non avendo leadership – tiene e addirittura vince nuovi comuni in Toscana. Mentre il Pd tracolla perdendo una quantità di amministrazioni, fra cui le grandi città: Roma, Napoli e Torino.
Dunque il Pd, che non aveva mai vinto le elezioni politiche, e Renzi, che non le ha mai nemmeno fatte, non sono più legittimati a (s)governare il Paese.
E tanto meno a spadroneggiare facendosi una Costituzione e una legge elettorale su misura, votate da una raffazzonata “maggioranza di Palazzo” che non esiste nel Paese (domenica si è anche appurato che i cespugli di centro, determinanti in Parlamento, nel Paese sono inesistenti).
Più di due terzi degli elettori sono contro il governo Renzi. L’impietosa sentenza delle urne boccia pure l’Italicum perché ormai l’Italia è ufficialmente tripolare e sarebbe folle consegnare “tutto” il potere a chi rappresenta un terzo del Paese.
Se dunque Cameron, che era stato eletto dal popolo e che ha una maggioranza legittima, si dimette, a maggior ragione deve farlo Renzi.
E non mi si venga a dire “chi ci mettiamo?”. I libri di storia e i cimiteri sono pieni di personaggi “indispensabili”. Se perfino Luigi XV – che annunciava “dopo di me il diluvio” – se n’è andato senza nemmeno una grandinata, l’umanità può fare a meno pure di Renzi e dei suoi ministri.
Un nuovo governo deve solo cambiare la legge elettorale ed eventualmente fare la legge di bilancio. D’altronde per avere un governo che – come l’esecutivo Renzi – riesce a far aumentare al tempo stesso le tasse e il debito pubblico (mentre il petrolio è bassissimo e il costo del denaro è al minimo) non bisogna faticare tanto. Chiunque è capace di farlo.
Poi si torna al voto. Questa è la democrazia.

Antonio Socci
Da “Libero”, 26 giugno 2016

domenica 26 giugno 2016

La democrazia colta

Fonte http://comune-info.net/
B
di Matteo Saudino*
Aboliamo il suffragio universale. Secondo la gran parte degli illuminati analisti liberali, democratici ed europeisti, la causa della Brexit sarebbe il voto inconsapevole, ignorante, emotivo degli inutili pensionati, dei pigri disoccupati, degli abitanti delle periferie e delle campagne, dei bifolchi gallesi, degli ubriachi operai e delle impaurite vedove.
Che disamina onesta e lungimirante. E io che stupidamente pensavo che le cause fossero da ricercare nei tagli al welfare state, nei salari bassi, nella disoccupazione crescente, nella precarizzazione del lavoro, nelle guerre che destabilizzano il Medioriente, nell’impoverimento dell’istruzione pubblica e nelle politiche economiche monetarie liberiste e recessive dell’Unione europea. Non avevo capito nulla! Una soluzione, facile e immediata, allora ci sarebbe: abolire il suffragio universale, rifare il referendum e concedere il diritto di voto solo agli under quarantacinque, agli abitanti dei quartieri più ricchi delle città, ai pluri-laureati, a coloro che conoscono almeno tre lingue, a chi lavora nella City, a chi ha fondato una start up, a chi è andato in Erasmus, a chi opera in banca e nei gruppi finanziari e a tutti coloro che prima di votare annunciano pubblicamente che sceglieranno il Remain. Questa sarebbe una democrazia intelligente, dotta, colta, prospera e razionale al servizio del capitale finanziario, cioè del nuovo bene comune.
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L’INGLESE SE N’È GGHIUTO FRANCO BERARDI BIFO
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Personalmente non avrei mai voluto una crisi dell’Unione europea da destra, ma queste sono le drammatiche conseguenze delle scelte politiche della sedicente sinistra riformista che negli ultimi vent’anni ha deciso di costruire non più una società fondata sui diritti delle persone, dei lavoratori e dell’ambiente, ma spazi di mercato al servizio di banche, imprese, corporation, multinazionali.
Ora ricostruire un’Europa sociale, fondata su lavoro, pace, diritti, sviluppo, ambiente e solidarietà sarà molto difficile, ma è l’unica strada che abbiamo da percorrere per evitare di cadere dalla padella dei mercanti e tecnocrati dell’Unione europea alla brace degli xenofobi e razzisti come Le Pen e salvini. Carichiamoci la pietra sulle spalle e come Sisifo cominciamo a salire la montagna.

giovedì 23 giugno 2016

JON JANDAI - La vita è semplice, perchè la rendiamo così difficile?

Splendido video di un thailandese sulla semplicità della vita,da incorniciare
Ho imparato,sono quattro i bisogni fondamentali,cibo,casa,vestiti,medicine,devono essere economici ed accessibili per tutti,questa è la civiltà.
Ma se queste quattro cose sono difficili o molto difficili da ottenere, questa è incivile.



mercoledì 22 giugno 2016

Meraviglioso,com"è possibile che non ci accorgiamo che il mondo è meraviglioso




APRIAMO GLI OCCHI

E' vero 
credetemi è accaduto 
di notte su di un ponte 
guardando l'acqua scura 
con la dannata voglia 
di fare un tuffo giù uh 
D'un tratto 
qualcuno alle mie spalle 
forse un angelo 
vestito da passante 
mi portò via dicendomi 
Così ih: 
Meraviglioso 
ma come non ti accorgi 
di quanto il mondo sia 
meraviglioso 
Meraviglioso 
perfino il tuo dolore 
potrà guarire poi 
meraviglioso 
Ma guarda intorno a te 
che doni ti hanno fatto: 
ti hanno inventato 
il mare eh! 
Tu dici non ho niente 
Ti sembra niente il sole! 
La vita 
l'amore 
Meraviglioso 
il bene di una donna 
che ama solo te 
meraviglioso 
La luce di un mattino 
l'abbraccio di un amico 
il viso di un bambino 
meraviglioso 
meraviglioso... 
ah!... 
(vocalizzato) 
Ma guarda intorno a te 
che doni ti hanno fatto: 
ti hanno inventato 
il mare eh! 
Tu dici non ho niente 
Ti sembra niente il sole! 
La vita 
l'amore 
meraviglioso 
(vocalizzato) 
La notte era finita 
e ti sentivo ancora 
Sapore della vita 
Meraviglioso 
Meraviglioso 
Meraviglioso 
Meraviglioso 
Meraviglioso 
Meraviglioso




giovedì 16 giugno 2016

ESSERE SEMPRE IN VACANZA… E’ POSSIBILE!

Fonte https://obiettivi.wordpress.com

Vacanza (luogo vacante, cioè libero, disponibile, non-occupato), dal latino vacuum cioè spazio vuoto.

 –

La  vacanza è quel periodo in cui puoi rilassarti e goderti la vita, staccando completamente (o quasi) la mente dai soliti travagli diurni. 

Questo spazio vuoto (libero da tensioni, attività, oggetti, persone o pensieri ingombranti) non è un luogo fisico ma un non-luogo, cioè una dimensione atemporale in cui il tempo sembra fermarsi o altre volte sembra volare via troppo velocemente.

La vacanza è una condizione mentale. 

Quando riconosci che la vacanza non dipende dalla località in cui ti trovi ma dalla tua condizione interiore, ti accorgi che puoi rimanere in vacanza anche nel bel mezzo di una noiosa attività lavorativa. 

Puoi portare la vacanza con te, e non più essere tu a dover girare il mondo per trovare lei, l‘ambita meta dei tuoi sogni.

Non sarà più una breve sosta di pochi giorni all’anno,ma sarà un‘esperienza lunga tutta una vita.

Il mare o la montagna sono soltanto dei portali che ti avvicinano a questa dimensione pacifica ma non vanno confusi con la reale residenza della vera vacanza intesa come spazio di beatitudine. 

La sede della vera vacanza non è un luogo ricreativo o turistico ma è quella parte più profonda del tuo Essere.

 

Se arrivi a sperimentare quello che sto intendendo giungerai a realizzare un totale capovolgimento della tua esistenza.

Ciò che cercavi inizierà a cercarti: tu diventerai il premio, l’oggetto desiderato da tutti.

Tu sarai la vacanza in carne ed ossa: incarnerai quelmix di gioia, relax, tranquillità che soltanto in vacanza puoi vivere.

Gli altri percepiranno queste vibrazioni e ne saranno irresistibilmente attratti.

Tuttavia la cosa più importante sarà il fatto che tu sarai costantemente appagato, sempre a tuo agio sia in compagnia sia in solitudine.

La tua vita sarà una continua vacanza.

Se vuoi, puoi accedere già da subito a questa nuova modalità di esistenza. Non richiede sforzi svorannaturali poiché è qualcosa di  assolutamente naturale, è insito in te, devi solo scovarlo nel modo che ti è più congeniale.

martedì 14 giugno 2016

Cosa sono riusciti a farvi credere e cosa avete accettato di credere.

Nei secoli, ogni sorta di pelandroni con delirio di onnipotenza vi hanno fatto credere, in molti modi e con molte tecniche, che voi appartenete alla massa e che le masse hanno bisogno di essere guidate come le pecore. E che loro sono lì per governarvi nel vostro interesse e nell'interesse di ciò che loro hanno stabilito essere i vostri precisi interessi, di ciò che hanno stabilito arbitrariamente essere la vostra nazione o la vostra salvezza spirituale, o qualsiasi altra vostra necessità.
E questi soggetti, che in un mondo sano di mente finirebbero in manicomio, alla fine si sono impossessati di voi, sacrificando, lungo i millenni, miliardi e miliardi di vite umane, minando persino l' equilibrio dell'intero pianeta, a causa soltanto di poche squallide miserie:
- Poca voglia di lavorare.
- Delirio di superiorità e manie di protagonismo.
- Ossessione per il denaro e per il potere.
- Disprezzo per madre terra, animali ed esseri umani.
Poche squallide, miserie che questi soggetti vi hanno nascosto dietro una ancora più miserevole facciata di salvatori della patria; difensori della libertà, come se la libertà avesse bisogno di essere difesa; di paladini della democrazia, come se mai fosse esistito davvero qualcosa come una democrazia; di guide spirituali per le vostre anime bisognose di essere ricondotte a dio, come se il Divino fosse un padrone negligente che avesse bisogno di agenti che si prendessero la briga di riportagli a casa il maggior numero possibile di anime che si era lasciato distrattamente sfuggire di mano.
Poche squallide, miserie che, secondo questi soggetti avrebbero prodotto e garantito grandi benefici, sviluppo e progresso a tutta l'umanità.
Pelandroni malati di mente ai quali, nel corso dei millenni, avete dato credito, rassegnandovi pian piano alle loro follie, fino a diventare sudditi succubi di qualsivoglia loro capriccio a breve, medio o lungo termine.
Loro non hanno colpe, è evidente, poiché un malato di mente non ha colpe.
E voi non avete colpe, poiché, in maniera altrettanto evidente, un essere inconsapevole non può avere colpe.
E pur non sussistendo colpe da nessuna delle due parti, nostra Madre Terra è stata devastata, probabilmente fino al punto di non ritorno. Ed ora persino Lei si sta ribellando a questa follia globale che, in luogo di accennare a una possibile guarigione, sprofonda sempre più nella voragine della cecità e dell'inconsapevolezza.
Follia da una parte, inconsapevolezza dall'altro hanno generato miliardi di schiavi, di ammalati, di esseri che muoiono di fame, catastrofi ambientali di proporzioni mai viste e ogni altra sorta di atti criminali contro tutto ciò che in realtà è sacro.
Nessun mercante può fare affari nel tempio senza il concorso e la complicità di chi compra la loro merce.
Ora, in questa commistione gelatinosa e venefica di follia, disperazione, reali necessità oscurate da falsi bisogni indotti, sonno delle coscienze e paura, affondano le radici nuove religioni e nuove ideologie, ancora più pericolose delle fedi e delle ideologie apparentemente morenti.
Lo capirebbe anche un bambino se gli fosse dato il tempo e il modo di crescere libero e di sviluppare pienamente tutto il suo potenziale.
Lo capirebbe anche un bambino, se genitori e sistema sociale e religioso non lo ammorbassero col loro stesso morbo.
Il morbo dell'inconsapevolezza, il morbo della coscienza offuscata.
Non ho più bisogno di nessun maestro, di nessuna guida, di nessuno che si presenti a giudicare come sono o come non sono, non ho bisogno di alcun governante o papa che mi venga a raccontare le sue storielle, non ho bisogno del consenso o del dissenso dei miei simili, semplicemente perché tutto ciò che mi era provenuto dall'esterno l'ho perduto.
E perdendo tutto ciò che mi era arrivato dall'esterno ho scoperto ciò che realmente "mi appartiene" e che l'esterno non può toccare, né scalfire, né sottrarre, né aumentare, né rendere sacro o infangare.
Questa scoperta si chiama Libertà, libertà che era già prima che io stesso fossi.
La stessa Libertà che era già prima che voi stessi foste.
Proprio questa Libertà, è l'unica reale Libertà, perché essa è inviolabile, intoccabile, ineffabile. E ogni cosa pervade, silenziosa, intelligente, pensante, agente, presente, consapevole, cosciente ed eterna.
Questa Libertà è la Coscienza stessa.
Vi hanno anche fatto credere che esista qualcosa come la "libertà di coscienza" e questa è un'affermazione del tutto falsa, perché la Libertà stessa è Pura Coscienza.
Non esiste nemmeno qualcosa come il risveglio, nel modo in cui lo intendete.
Il risveglio non appartiene alla persona, all'io, alla personalità.
Una persona, una personalità, un io, non possono risvegliarsi, semplicemente perché quando il risveglio accade la personalità, l'io, scompaiono.
E in quello scomparire dell'interferenza egoica, ecco che gli occhi si aprono e finalmente possono guardare e vedere.
Non cercate d'inseguire il risveglio, non cercare di raggiungerlo.
Colei che in voi insegue quel risveglio è l'incoscienza stessa, è l'inconsapevolezza stessa.
Cercate piuttosto di accorgervi di ciò che accade "dentro" e "fuori" di voi, ovunque voi siate.
Siate presenti, vigili, attenti.
Se avete delle emozioni vivetele, ma senza apparentarvi con loro.
Se avete dei pensieri, pensate, ma senza credere che quei pensieri siano davvero vostri.
Risvegliarsi non significa non avere emozioni, significa non esserne prigionieri.
Risvegliarsi non significa smettere di pensare, significa non essere succubi dei pensieri.
Risvegliarsi non significa non avere più implusi sessuali, significa non essere schiavi di essi.
Risvegliarsi non significa apprezzare la povertà e disprezzare il denaro, significa riconoscere che sia l'apprezzamento che il disprezzo del denaro sono due impostori, che hanno come unico scopo quello di nutrire l'ego.
Trovare il Vero per via diretta è impossibile.
Non siate così ingenui da aspettare che cada dal cielo.
Il Vero vi si parerà davanti non appena avrete il coraggio di smettere di aggrapparvi a qualsiasi cosa come se davvero fosse vostra.
Siete nulla, avete nessun potere reale, nulla potete possedere.
Lasciate semplicemente che penetri in voi questa consapevolezza.
E presto vi accorgerete che qualsiasi governante, papa o imperatore o dittatore è nulla come voi,proprio come voi ha nessun potere reale, proprio come voi nulla può possedere.
A quel punto vedrete che nessuno è al si sopra di voi, né al di sotto.
I mercanti del tempio hanno stabilito che il campo da gioco sia quello del denaro e del potere, hanno stabilito che tu dovessi credere che fosse davvero quello il campo del confronto, che proprio sul quel campo si giocasse la partita dell'umanità.
Ma quella scelta di campo è stata totalmente imposta da una parte e supinamente accettata dall'altra.
Ed è stata una scelta arbitraria, non fondata sulla verità.
Occorre comprendere che quel campo da gioco nemmeno esiste, che si è trattato semplicemente di un inganno millenario poggiato su illusi e illusionisti,
Occorre che ogni uomo comprenda che ogni uomo è uguale all'altro nell'assenza di potere,
nell'impossibilità del possedere,
nell'assurdità di qualsiasi altra sua egoica pretesa.
Solo questa consapevolezza vi potrà aprire gli occhi e rivelarvi tutti gli inganni in cui inconsapevolmente avete accettato di cadere fino ad oggi.
E quando avrete scoperto questi inganni, scoprirete il meccanismo mentale che c'è dietro, e che trattandosi di un meccanismo, di una trappola ormai evidente, non potrete più caderci.

lunedì 13 giugno 2016

USA: la prova che le votazioni sono truccate.

Il comico satirico americano Lee Camp, da sempre impegnato nel trasformare in attivismo politico il suo mestiere, in questi giorni sta coraggiosamente denunciando un fatto gravissimo che sta accadendo negli USA in merito alle “primarie” che vedranno uscire fuori i due candidati per la carica di presidente: uno per i democratici e uno per i repubblicani, nello stile del sistema bipolare.
Lee Camp ha più volte sottolineato e dimostrato come i meccanismi di elezione, anche quando non manipolati, sono tutt’altro che democratici e non premiamo chi prende più voti poiché pesano molto di più gli stessi meccanismi elettorali piuttosto che la quantità cruda delle preferenze. Oltre a questo, il comico ha anche denunciato come i media siano tragicamente di parte quando documentano come le elezioni stiano andando per i candidati. Ma c’è ben altro. Qui si va molto oltre: stiamo parlando di una frode elettorale in senso stretto.
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Il comico sta denunciando, appunto attraverso video e testimonianze, che le macchine del voto (computer che in USA si usano per votare digitalmente) sono state truccate in modo che molti voti siano stati sottratti a Berine Sanders (politico socialista ma che concorre come esponente democratico) per “regalarli” a Hillary Clinton (altra esponente democratica che si contende il posto proprio con con Sanders).
Nel video che segue, tratto dalla sua trasmissione Redacted Tonight, Lee Camp mostra una riunione in cui dei testimoni, presenti durante i conteggi e i controlli di legge effettuati sulle macchine, dichiarano di avere visto con i loro occhi questi computer essere “manomessi” in favore di Hillary Clinton. La cosa preoccupante è che la commissione che ascolta queste testimonianze, piuttosto che allarmarsi e reagire di conseguenza, prima cerca di mettere in dubbio la capacità di analisi dei testimoni e poi minimizza con frasi che suonano come un “ok, vedremo che si può fare”.
La cosa che mi preoccupa non è tanto un’elezione truccata e meccanismi elettivi non democratici, poiché questa è purtroppo la norma e può essere una sorpresa solo per chi mai si è affacciato al di là del comodo parapetto offerto da mass media. Quello che davvero mi preoccupa è il contesto: abbiamo un candidato Repubblicano a dir poco tremendo, Trump, che incarna tutto quello che di sbagliato e pericoloso si possa concentrare in un singolo politico. Sia chiaro, la politica non è fatta per gli onesti e sicuramente la Clinton (come spiego più avanti) non è meglio di Trump, quello che intendo però è che Trump nemmeno finge di essere un buon politico e sta dando estrema prova della sua xenofobia, di quanto sia bugiardo, manipolatore, ignorante, guerrafondaio ecc. 
Quindi con un candidato del genere è facile pensare che, probabilmente, egli sia in corsa solo per far fare un sospiro di sollievo quando alla presidenza ci sarà qualcun altro, attuando quella classica manovra che il potere pone in essere per far accettare qualcosa di terribile all’opinione pubblica semplicemente sventolandogli davanti un pericolo ancora peggiore che poi non si concretizzerà.
Aggiungiamo a questo il fatto che, nella storia recente, un altro presidente ha raggiunto la propria carica grazie a pesanti manipolazioni delle macchine del voto, perché evidentemente doveva essere eletto: George W. Bush, cioè l’uomo che ha iniziato le due più grandi guerre in medio oriente, ha visto accadere il più grande false flag della storia e ha dato inizio alla guerra al terrorismo come la conosciamo oggi con annesse misure di sicurezza maggiorate, sistemi di controllo e distruzione della privacy.
Ecco, con queste premesse, io temo che Hillary Clinton possa essere il prossimo Bush, un personaggio che il potere vuole al comando per iniziare una nuova fase dell’agenda imperialistica USA, dando inizio ad un periodo, se possibile, ancora più tragico di quello che stiamo vivendo.

mercoledì 8 giugno 2016

Dott. Roberto Gava – Vi spiego i pericoli dei vaccini

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Questo articolo composto solo da citazioni di medici, in particolare del Dottor Roberto Gava, farmacologo, tossicologo e cardiologo, vice-Presidente AsSIS (Padova), devono far riflettere e far aprire gli occhi a molti genitori che sono attenti alla salute e alla vita del proprio figlio. 
“Questi 35-40 anni di pratica medica specialistica accanto al bambino […] ci ha aperto gli occhi sulla realtà delle reazioni avverse causate dalle vaccinazioni pediatriche. Ci siamo infatti accorti che, dopo un’osservazione minuziosa e prolungata nel tempo di bambini vaccinati e non vaccinati, questi ultimi appaiono indubbiamente e globalmente più sani,meno soggetti alle patologie infettive, specie delle prime vie aeree, meno soggetti ai disturbi intestinali e alle patologie croniche, meno soggetti a patologie neurologiche e comportamentali e scarsi consumatori di farmaci e di interventi sanitari. Può capire, quindi, che la nostra osservazione non è rivolta solo alle patologie specificatamente interessate dalle vaccinazioni, ma alla salute globale del bambino, perché crediamo che questa sia la finalità e il dovere di ogni Medico.
Notiamo che dopo le vaccinazioni molti bambini, ad esempio, reagiscono con l’innalzamento della temperatura (che è una classica reazione immunitaria ad una noxa esterna), subiscono un’alterazione di quelle che prima erano le loro normali funzioni digestive e/o della regolarità del loro ritmo sonno-veglia (espressione di una risposta multisistemica), diventano più irritabili, piangono in modo inconsolabile e regredisconoin alcune abilità prima acquisite (a testimonianza che c’è stato una irritazione a livello del sistema nervoso centrale).
Queste evidenze, che qualsiasi medico attento e osservatore può notare ovviamente non in tutti ma in alcuni bambini da poco vaccinati, ci hanno interrogati sulla innocuità non tanto del singolo vaccino, ma specialmente sul modo in cui noi oggi pratichiamo le vaccinazioni pediatriche.”
Questa che abbiamo letto è un’estratto della lettera aperta al Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità sulle vaccinazioni pediatriche scritta qualche giorno fa e firmata da una 50ina di medici.
Il Dott. Roberto Gava, laureato in Medicina all’Università di Padova, specializzato in Cardiologia, Farmacologia Clinica e Tossicologia Medica, autore di libri di Farmacologia e di più di un centinaio di pubblicazioni scientifiche, ha pubblicato un articolo in cui ha elencato in 12 motivazioni la causa della pericolosità dei vaccini. Il suo libro Le Vaccinazioni Pediatriche, Revisione delle conoscenze scientifiche è addirittura un best-seller nel settore. Dopo dieci anni di lavoro in ambiente universitario, da una quindicina di anni sta cercando di studiare gli approcci medici non convenzionali, rivedendoli anche alla luce delle attuali conoscenze scientifiche. Ecco di seguito per intero le 12 motivazioni sulla pericolosità dei vaccini, sperando che l’informazione venga diffusa quanto più possibile sul territorio italiano:
“Consideriamo solo questi aspetti principali:
1) Il sistema immunitario di un bambino di pochi mesi è totalmente immaturo e quindi facilmente squilibrabile.
2) Oggi i bambini sono più deboli di una volta per innumerevoli motivi (madri più stressate, alimentazione meno equilibrata, ambiente inquinato, facili trattamenti farmacologici sia alla madre che al neonato, ecc.).
3) Molti neonati presentano una immaturità particolare del loro sistema immunitario che dura fino a 12-18 mesi e che viene chiamata ipogammaglobulinemia transitoria: se in questo periodo il bambino viene vaccinato, corre un elevato rischio di subire danni da vaccino, mentre, se si attende che il suo sistema immunitario maturi, il rischio si riduce.
4) I bambini nati prematuri o che hanno subito una qualche malattia acuta nei primi mesi di vita o che hanno ricevuto farmaci immunosoppressori (antibiotici e/o cortisonici) nei primi mesi di vita o che hanno subito interventi chirurgici o che hanno alterazioni immunitarie o che sono figli di genitori con patologie immunitarie o metaboliche e molte altre condizioni squilibranti il loro precario equilibrio immunitario, sono ad elevato rischio di danni da vaccini.
5) E’ noto che minore è l’età del neonato o maggiore è la sua immaturità o maggiore è il numero di vaccini inoculati insieme, maggiore è il rischio che il bambino subisca un grave danno vaccinale. Non dimentichiamo che inoculiamo circa25 antigeni vaccinali (compresi i richiami) nei primi 15 mesi di vita del bambino.
6) I vaccini impediscono al bambino di venire a contatto con germi importanti per la sua maturazione immunitaria e ciò è un altro punto a loro sfavore. Infatti, sappiamo che il sistema immunitario immaturo del bambino viene stimolato, rafforzato e maturato proprio grazie ai piccoli e grandi combattimenti che lo impegnano fisiologicamente in molte sfide quotidiane. Non sarebbe allora più logico, sicuro ed efficace irrobustire la sua immunità aspecifica che lo difenderebbe da tutti i germi, invece di cercare di fortificare (con tutti i rischi che sappiamo) l’immunità specifica proteggendolo con i vaccini solo contro 7-8 germi?
7) Consideriamo che le vaccinazioni che noi pratichiamo non servono per proteggere i bambini dalle malattie virali e batteriche che li affliggono tutti i giorni; anzi, dato che i vaccini indeboliscono il sistema immunitario (effetto che si prolunga all’incirca nei 30-40 giorni successivi alla vaccinazione), i bambini vaccinati risultano più esposti alle malattie infettive dei non vaccinati.
8) Inoltre, consideriamo a cosa servano il vaccino antitetanico in un bambino di pochi mesi: si arrampica sui reticolati? E il vaccino antiepatite B? Per caso i nostri piccoli sono così precoci da avere rapporti sessuali pericolosi? E il vaccino contro la poliomielite? L’Europa ha il certificato “Polio Free” (senza poliomielite) dal 2002. E il vaccino per la difterite? Non ci sono casi di difterite né in Italia né nel resto dell’Europa da vari decenni (a parte qualche sperduta zona della Siberia). In aggiunta, gli extracomunitari sono vaccinati, ma il loro arrivo in numero elevato in Europa non ha causato aumento delle malattie per cui noi vacciniamo i bambini, ma pare aver causato invece un aumento della tubercolosi e delle malattie a trasmissione sessuale.
9) Il cervello ha un suo sistema immunitario specializzato e quando una persona viene vaccinata, le sue cellule immunitarie specializzate (“microglia”) vengono attivate.Vaccini multipli e frequenti iperstimolano questi neuroni provocando il rilascio di diversi elementi tossici (radicali liberi, citochine, chemochine, ecc.) che danneggiano le cellule cerebrali e le loro connessioni sinaptiche. Questa iperstimolazione è la prima causa di tante cerebropatie, non per ultima la sindrome autistica, ma anche la ADHD (disturbo da Deficit di Attenzione con Iperattività), le ipercinesie, le dislessie, le convulsioni, ecc.
10) I vaccini sono pericolosi sia per i loro componenti antigenici che per i loro componenti tossicologici, perché possono contenere: virus vivi o morti, batteri, parti di DNA, frazioni antigeniche, tossine, proteine eterologhe, prioni, antibiotici, mercurio, fenolo, alluminio, formaldeide, fenossietanolo, oli e innumerevoli nuovi composti ad azione conservante o adiuvante, nanoparticelle e chissà cos’altro, … perché ogni tanto si scopre qualcosa di nuovo. Con le conoscenze di immunologia di cui disponiamo oggi, pensare che la somministrazione di queste sostanze a neonati di 2-3 mesi di vita sia totalmente innocua è veramente da “sciocchi”!
11) A quanto pare, se la notizia di questi giorni è veritiera (alcuni sono molto dubbiosi in merito, perché temono che la verità sia molto più grave altrimenti non si spiegherebbero i costosi e gravosi ritiri immediati per i banali motivi riportati), pare chei vaccini possano rischiare di contenere anche germi contaminanti nonostante le sempre super-garanzie che ci danno quando ci assicurano che la produzione dei vaccini è sicura al 100%.
12) I vaccini possono causare qualsiasi patologia nel bambino che li riceve, perché squilibrano il suo sistema immunitario. Infatti, se il bambino ha un sistema immunitario robusto, tollera probabilmente abbastanza bene la vaccinazione, ma se ha un sistema immunitario debole, in un tempo variabile di giorni o mesi svilupperà una delle patologie a cui è predisposto e, chi di noi è senza predisposizioni patologiche congenite o acquisite? E come facciamo a sapere quanto un bambino è forte o debole dal punto di vista immunitario? Oggi potremmo avere molte informazioni di questo tipo con un semplice esame del sangue, ma questo esame non viene fatto.
Perché?
È forse razionale vaccinare a tappeto 560.000 bambini all’anno senza sapere nulla di loro?
È lecito eseguire un trattamento farmacologico (i vaccini sono farmaci) senza personalizzarlo? E senza sapere prevedere se l’individuo che lo riceve ne trarrà un beneficio o un danno?
È lecito attuare dei trattamenti preventivi che mettono a rischio la salute e addirittura in alcuni casi la vita del bambino? È lecito che un trattamento preventivo in un soggetto sano, specie se è un bambino, possa presentare un minimo di pericolo?
Oggi sappiamo che i vaccini potrebbero far correre ai nostri figli pericoli non piccoli, ma preferisco lasciare al Lettore il compito di rispondere a queste domande ricordandogli solo che la letteratura medica contiene migliaia di articoli che documentano i danni da vaccini.
I medici vaccinatori ci garantiscono che tutti i vaccini sono innocui, ma quando i genitori che hanno più paura di danneggiare loro figlio che di fare “brutta figura” davanti i medici vaccinatori chiedono loro di mettere per iscritto che la vaccinazione non causerà alcun danno al bambino … nessuno di questi medici osa mettere la sua firma su un tale documento. Perché? (…) noi tutti siamo stanchi di questa continue notizie allarmanti sugli effetti dei vaccini pediatrici.
Pertanto, pretendiamo che il nostro Ministero della Salute, da una parte ci fornisca informazioni precise, esaurienti e scientificamente corrette e inoppugnabili sull’efficacia e sulla sicurezza di tutti i vaccini e dall’altra, dato che solo noi genitori siamo i veri responsabili della salute dei nostri figli, vorremmo essere liberi, come accade in tutti i Paesi civili, di poter esprimere il nostro consenso o meno ad ogni atto medico, comprese le vaccinazioni pediatriche.”
Questo è ciò che avrebbe dovuto e dovrebbe dirvi il pediatra, il medico di fiducia, il centro vaccinale, prima di far pungere con un ago, potenzialmente dannoso, vostro figlio.
Queste sono invece le 10 domande dal quotidiano NapoliTime, che sta facendo delle inchieste sui vaccini, rivolte al Ministero della Sanità:
1) Perché il vaccino esavalente contiene 4 vaccini obbligatori e 2 non obbligatori, e non sono disponibili nei centri vaccinali i dosaggi singoli?
2) Perché la scoperta di particelle non biodegradabili e non biocompatibili, in alcuni casi anche metalli pesanti, nei vaccini (vedi ricerca Montanari/Gatti), riconosciute dall’intero mondo scientifico come dannose, non ha portato all’immediata sospensione precauzionale dell’attività vaccinale pediatrica e non?
3) Perché quelle particelle sfuggono ai controlli che, secondo la dottoressa Stefania Salmaso, direttrice del Centro Nazionale di Epidemiologia, vengono eseguiti su tutti i lotti (Il Salvagente n. 38, pag. 41).
4) Perché, visto che un bambino in vita sua non si ammalerà mai di 6 virus contemporaneamente, gli viene inoculato l’esavalente in un’unica seduta e in un momento in cui il suo sistema immunitario è immaturo?
5) E’ vero che in determinate regioni il pediatra guadagna soldi per ogni bambino vaccinato?
6) Perché indicare un limite di prescrizione alla richiesta di danno da vaccino ed emotrasfusione, quando invece i danni sono permanenti e in molti casi mortali?
7) Quale sarà la reazione del Ministero e dell’Istituto Superiore di Sanità all’ondata diritiri di vaccini in vari paesi del mondo?
8) L’art. 32 della Costituzione recita che nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. L’art. 3 stabilisce che tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge. Eppure le vaccinazioni sono obbligatorie in certe regioni e non in altre. Perché i cittadini della Repubblica italiana sono trattati in maniera disuguale e, dunque, anticostituzionale?
9) Perché i genitori non vengono messi in condizione di scegliere davvero, informandoli in sede di vaccinazione, per iscritto, con dati e statistiche, circa i rischi di danni neurologici e altro in seguito a reazione da vaccino?
10) E’ vero che i dipendenti della Sanità non possono rilasciare dichiarazioni circa i vaccini, pena il licenziamento?

Scritto da Cristina Bassi Ripropongo un vecchio articolo da Raptitude.com perchè ha a che fare con il senso della realtà, che è cosi tanto c...