“Non esiste tecnica al mondo che possa essere d’aiuto, ma esiste solo la comprensione della Verità” Ramesh S. Balsekar (1917 – 2009)
Gli
avvenimenti accadono, le azioni si compiono, ma non esiste un’entità
individuale che agisce volitivamente. La Sorgente, l’Intelligenza
primordiale è la fonte di tutto, compreso l’Ego. L’’Ego è parte del
programma del tutto, dell’Uno.
Ogni
intuizione spirituale, idea, maestro e disciplina può essere rapidamente
cooptata dall’Ego per rinforzare la sua natura, creando così un Ego
spiritualizzato che risulta ancor più difficile da eliminare, ammesso
che sia da eliminare. L’Ego trae il proprio nutrimento proprio nella
dinamica dell’opposizione nei suoi confronti.
L’Ego quindi
non è da combattere, ne ancor di più va annientato, ucciso; perché,
chiediamocelo, da chi dovrebbe essere ucciso se non dallo stesso Ego? Ma
l’Ego è parte del programma e mai si autodistruggerebbe, anzi.
L’ego va accettato, compreso ed integrato. Soltanto in questa maniera potrà prendere “coscienza” di se stesso.
La
condizione di alimentare un’identificazione un “senso di essere” viene
interrotta, l’Ego viene azzerato dalla Coscienza. Sottraendo nutrimento
all’Ego, lo si indebolisce e la propria comprensione si espande.
Soltanto così si potrà agire liberamente.. e non ci saranno più
orgoglio, senso di colpa, odio e invidia… non più conflitti. L’assenza
di queste proiezioni renderà la vita serena e armonica.
Dimenticare
le discipline, gli insegnati (che vogliono annientare l’Ego altrui, ma
non il proprio…) e l’insegnamento, perché questi alimentano l’Ego e
l’identificazione.
Viceversa se dimentichiamo gli insegnamenti e le dottrine permettiamo al “lavoro di fare il lavoro” e da solo questo ci porterà alla comprensione ultima.
L’idea
stessa di diventare qualche cosa di diverso da “ciò che è”, l’idea che
c’è qualche cosa da ottenere…tutto questo non è che materialismo
spirituale, spazzatura spirituale, mera illusione: confusione. Non
esiste disciplina per il cammino spirituale. Non c’è nulla al di fuori
dell’essere, inteso come “esssere qui” o “essere presente” e del “ciò
che è”, non c’è nulla al di fuori della Coscienza. Franco H. il tantrika
” C’è solamente ascolto, senza avere la pretesa d’essere qualcos’altro, d’essere separato da ciò che si sente” Eric Baret
“La
rosa è senza perché, fiorisce perché fiorisce; non pensa a sé, non si
chiede se la si veda oppure no” – Angelus Silesius (1624 – 1677)
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