sabato 16 maggio 2015

“Ministro nordcoreano ucciso a cannonate”: la Bufala è finita! E pure l’Informazione.


Frana ormai rovinosamente la bufala planetaria del ministro della Difesa della Corea del Nord, generale Hyon Yong-chol, “fucilato il 30 aprile con un’arma antiaerea, per essersi appisolato durante una cerimonia pubblica”. Bufala – come al solito – non solo non smentita, ma neanche presa in considerazione dalle autorità di Pyongyang che si stanno limitando a mostrare in televisione foto  e video del ministro partecipante, in questi giorni, a manifestazioni ufficiali. Immagini di repertorio? Nessuno tra gli innumerevoli media mainstream che aveva alimentato la bufala osa affermarlo anche perché dovrebbe poi spiegare per quale motivo il “regime canaglia di Pyongyang” , invece di relegarla in una damnatio memoriae, darebbe oggi lustro ad una sua ennesima “vittima”. Meglio, quindi, spegnere i riflettori su questa storia.
Fine della storia? Si, ma – oltre all’avvilimento per la faccia tosta dei giornalisti che non ritengono doveroso spendere oggi una sola parola di scuse per la menzogna che hanno propagato – due considerazioni.
La prima sull’”operazione Razzi”. Quando già la bufala cominciava a scricchiolare, tutti i media main stream  non hanno trovato nulla di meglio che aggrapparsi alla smentita di questa profferita da tale Antonio Razzi: senatore di Forza Italia e colorito personaggio che, anche per le sue (più o meno intenzionali) gags e per i suoi rapporti con la Corea del Nord, è diventato uno zimbello per molti su Facebook e un Giuda per il PD. Eppure la smentita di Razzi appariva non solo plausibile  (ricordiamo la sua demolizione della bufala dell’”omicidio” di Hyon Song Wol “amante del leader coreano Kim Jong”) ma era, a suo dire, supportata da quanto gli aveva riferito l’ambasciatore della Corea del Nord in Italia. Ovviamente non un solo giornalista italiano si è preso la briga di chiedere una conferma all’ambasciatore ma tutti, continuando a sbandierare una foto satellitare farlocca, si sono concentrati sulla “eccentricità” di Razzi quasi a suggerire che chi mette in dubbio la malvagità dello Stato Canaglia di turno sia un “fenomeno da baraccone”.
Poi c’è l’evidente assurdità della bufala: “fucilato con un arma antiaerea”. Come se Hyon Yong-chol fosse stato una quaglia. Avessero detto “fucilato” e basta, la bufala, certamente, sarebbe stata più credibile. Ma non abbastanza intrigante per alimentare (oggi, con i giornali alla fame) il click-system, la pubblicità su internet. Più o meno come l’aviazione di Assad che (invece di bombe) lancia sulle popolazioni siriane “barili carichi di esplosivo, chiodi e catrame”; o come i cecchini di Assad che sparano sulle donne incinte. “Notizie” sempre più incredibili ma che, pur vorticosamente sostituite dopo qualche ora, finiscono per azzerare ogni senso critico. Anche perché, non si fa in tempo ad analizzarle ed, eventualmente, a smontarle che già sono scomparse dalla scena. Come l’”omicidio di Hyon Song Wol, amante del leader coreano Kim Jong”. In realtà è viva e ora è colonnello dell’esercito della Corea del Nord. Corea del Nord, “lo stato più odiato al mondo”, come afferma il buon Crozza: sessantamila “mi piace”.
La Redazione di Sibialiria


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