sabato 4 ottobre 2014

Per un Bene piu’ grande

il-gabbiano-jonathan-livingston
Mi chiama un’amica, ieri sera, una molto impegnata, organizza serate, incontri, mette persone in contatto. Sa tutto di scie chimiche, signoraggio, vaccini, OGM, gruppi occulti di potere, inganni vari: la si potrebbe definire una “pasionaria“, una che ci mette il cuore, tutta la passione possibile. Oltretutto credente, però la sento un po’ strana: preoccupata, preoccupata, preoccupata, mi ripete piu’ volte “Alberto, è finita, è finita, dobbiamo darci una mossa, o da qua non se ne viene fuori...”
Lì per lì stavo per assecondarla, ma poi penso: ma insomma, dico io, possibile? Possibile che, anche con tutto quello che sappiamo, possa persistere questo pessimismo, questa preoccupazione? Non è servito a nulla questo risveglio?
Innanzitutto, Dio vede e provvede. E quindi, qualsiasi cosa accada, Dio saprà ricavare del bene anche da quello che per noi è considerato, con le nostre limitate prospettive e conoscenze, “male“. Dio sa scrivere dritto anche sulle nostre righe storte. E poi, proprio perchè sappiamo quello che sappiamo, e cioè sappiamo
  • che la crisi e’ inventata,
  • che l‘economia della scarsita’ e’ funzionale al mantenimento della gente con la testa sott’acqua, incapace di pensare, incapace di vedere il bello che ci sta intorno, sempre angosciati per i debiti, le tasse, le bollette, con la paura di non farcela, con la paura per il futuro,
  • che non esiste global warming a minacciare la nostra esistenza,
  • che le peggiori pandemie, incluso l’AIDS, sono inventati ad arte,
  • che il terrorismo è amplificato dai media per tenerci in una paura costante e in un bisogno di protezione,
  • ecc.ecc.,
perchè preoccuparci? Li abbiamo smascherati, ci vogliono far credere di vivere in un mondo stretto, sporco, brutto, in carenza di risorse, con il bisogno di farmaci, quando sappiamo che è esattamente il contrario, e stiamo ancora a preoccuparci?
Noi no, per piacere!!!! Perche’ se così deve essere, allora meglio, molto meglio non sapere nulla: accontentarsi di lavorare (chi un lavoro ce l’ha ancora), un po’ di calcio il fine settimana (anzi, ormai praticamente ogni sera della settimana) e aspettare pazientemente le vacanze, la pensione, la morte.
Ma se “fatti non foste a viver come bruti“, meglio, molto meglio essere risvegliati, e con la gioia nel cuore e il sorriso sul volto affrontare la buona battaglia che ci attende. Certi di essere fatti per cose molto, molto piu’ grandi. Piu’ in alto. Come il gabbiano Jonhatan Livingstone: abbandonare il razzolare per un verme in un cortile puzzolento, quando si ha dimenticato di essere aquile, riscoprire la propria vera natura e librarsi verso nuove vette.
Come indicato nella parte finale del video linkato siopra, con il discorso finale di Charlie Chaplin tratto dal film |”il grande dittatore“. E realizzare il Regno di Dio, a partire dal nostro cuore.
-oOo-
PS approfitto per inserire qui la pubblicita’ che ho preparato, molto artigianalmente, per una radio locale di Padova, che esprime secondo me molto bene il concetto: scoprire la verità per tornare a vivere liberi!
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