martedì 30 giugno 2015

Il Puerto Rico non è più..rico. La matematica non è opinione

portorico grecia
Pagare un debito di moneta con altra moneta emessa a debito è impossibile. A lungo andare si pagherà con i propri beni reali o con il lavoro non retribuito " ( G. Auriti )
Con questo sistema monetario debitorio, pagare i debiti è matematicamente impossibile " ( Prof. Cesare Padovani )
Finora non siamo mai entrati sulla questione del debito greco perchè riteniamo sia una grande distrazione di massa. Chi ha capito gli insegnamenti di Auriti sa certamente che il problema del debito non riguarda soltanto la Grecia ma riguarda tutti i popoli e tutti gli Stati. Il problema del debito non è un problema dell'Euro, anche se da noi è accentuato in maniera peggiore perchè non abbiamo più neanche la parvenza di poter gestire la politica monetaria come si faceva un tempo con la lira e con la monetizzazione del debito e l'indicizzazione dei redditi e salari all'inflazione. Ma era solo una parvenza perchè il nostro Stato ha sempre subìto la richiesta di restituzione con il prelievo fiscale. Invitiamo i nostalgici della Lira pre-1981 a studiare quali erano le politiche monetarie anche dopo l'Unità d'Italia e quali erano le politiche fiscali per ripagare i debiti della moneta in circolazione. 

Il problema del debito è un problema del sistema monetario internazionale e a tal proposito vi invitiamo alla lettura del libro " L'ORDINAMENTO DEL SISTEMA MONETARIO INTERNAZIONALE- Proposte di riforma " di Giacinto Auriti ( ordinabile mandando una mail a info@giacintoauriti.eu )
Mentre ci distraiamo con la Grecia ci giunge una notizia dal continente Americano ed in particolare dai paesi caraibici. Il Portorico è in default di 72 miliardi di dollari. Dollari, non Euro. A dimostrazione di quanto abbiamo sempre sostenuto. Tutto il mondo è indebitato e non dipende dal nome della moneta. Il Portorico ha una popolazione di 3,5 milioni di abitanti con un reddito pro capite lordo di 28.000 dollari. Il peso del debito sulla nazione è del 70% del PIL. Vi lasciamo immaginare in che condizioni si possano trovare i portoricani sui quali pesano 20.000 dollari di debito a testa che "bruciano" quasi intramente i loro redditi. Non è un caso che sta avvenendo una nuova emigrazione di massa dal Portorico la cui popolazione sta scendendo del 1% annuo dal 2008.
Proprio in questi giorni il governatore portoricano, Alejandro garcia Padilla, ha fatto sapere che i 72 miliardi di dollari di debito non saranno onorati , non per una questione politica ma per una questione " matematica " . 

Queste dichiarazioni confermano l'assunto del nostro prof. Cesare Padovani: " Con questo sistema monetario è matematicamente impossibile pagare i debiti " . Siccome la matematica non è un'opinione ma una scienza esatta, c'è da chiedersi in che modo i Paesi ed i Popoli dovrebbero ripagare i debiti pubblici. Ovviamente, essendo impossibile ripagarli con i redditi, si " ripagheranno con i propri beni patrimoniali e con il lavoro non retribuito " , come ci avvertì Auriti. Le riforme del lavoro e delle pensioni fatte in Italia sono andate verso questa strada, alla Grecia si chiede di fare altrettanto. E' fondamentale , quindi, che vi rendiate conto che il problema del debito non è colpa di una politica che ha fatto la "cicala" perchè quello che la politica decide di spendere è reddito di chi incassa. Il punto è che la politica spende soldi che non sono del popolo e non ha più alcun potere decisionale di politica monetaria. I diktat arrivano dall'élite finanziaria. Come diceva Auriti : " il governo ha il potere di CHIEDERE soldi IN PRESTITO al governatore della banca centrale, ma il governatore della banca centrale ha il potere di decidere se concedere il prestito o meno " . Non vi pare che i ricatti della BCE nei confronti della Grecia confermano queste affermazioni ? La BCE non concederà più prestiti alla Grecia se al referendum chiesto dal governo greco vincerà la linea antiausterità. Anche su questo referendum ci sarebbero da dire tante cose. Un referendum inutile nel suo quesito perchè non chiede al popolo di uscire dall'Euro e di avere una moneta di proprietà del popolo greco. Chiede soltanto che lo strozzino allenti un po' la corda. 
La stessa cosa chiede il Portorico, ma lo chiede al Congresso Americano che subisce le volontà della FED. Almeno una parvenza di democrazia la mantengono ancora in piedi facendo credere che sia il parlamento americano a decidere la politica monetaria di quanto il popolo si debba...indebitare

sabato 27 giugno 2015

Grecia, ora Tsipras è davvero un eroe. Contro la dittatura finanziaria

tsipras 2 [blog.ilgiornale.it]

Non sono mai stato un fan di Tsipras, però devo dire che questa volta è stato bravissimo. Un leader che ha il coraggio di pronunciare le parole che pubblico qui sotto merita rispetto:

“Chiedo a voi di decidere – in nome della sovranità e della dignità che la storia greca richiede – se noi greci dobbiamo accettare un ultimatum dai fini estorsivi che impone una severa e umiliante austerità senza fine e senza la prospettiva di poter reggerci di nuovo sulle nostre gambe economicamente e socialmente. Il popolo deve decidere liberamente se accettare o no il ricatto”.

Tsipras ha avuto molto coraggio e tocca il cuore del problema. L’Unione europea, il Fondo monetario internazionale e la Banca Centrale europea conducono da tempo una politica il cui scopo non è di rilanciare l’economia dei singoli Paesi europei tantomeno di “salvarli” ma di perseguire un disegno politico che mira a schiacciare i singoli Stati, a spazzare via lo stato di diritto, la democrazia, la sovranità, la libertà economica, la sicurezza sociale. Tutti quei valori che i popoli europei hanno faticosamente costruito dopo gli orrori della Guerra mondiale.

Gli italiani non devono illudersi e tanto meno gli spagnoli, i portoghesi, gli olandesi, i belgi, persino i francesi: quel che accade oggi ai greci, domani toccherà anche a loro.

Ricorrendo a un referendum, il premier greco Tispras rende responsabile l’intero popolo com’ è giusto che sia in democrazia.

Decidano i greci se vogliono essere schiavi per sempre o continuare ad essere liberi, anche a costo di sfidare le ire dei veri potenti di questa terra e l’inevitabile bufera finanziaria che si abbatterà su di loro e che quei potenti vorranno per ammonire gli altri popoli a non osare altrettanto.

La sfida è davvero tra una nuova forma di dittatura e la democrazia.

E mi auguro di cuore che i greci abbiano la forza e il coraggio di indicare agli altri popoli la retta via.

Viva la Grecia, viva la libertà, viva la democrazia.

Marcello Foa

Fonte: http://blog.ilgiornale.it [blog.ilgiornale.it]

Link: http://blog.ilgiornale.it/foa/2015/06/27/e-ora-tsipras-e-davvero-un-eroe-contro-la-dittatura-finanziaria/ [blog.ilgiornale.it]

giovedì 25 giugno 2015

Hanno vinto o’concuorso. Che pacchia, signò.


La Suprema ha dato ancora una volta ragione ai sindacati degli statali: il blocco degli aumenti è “illegittimo”, incostituzionale.  Non solo: la sentenza apre a 3 milioni di statali che potranno avviare vertenze (con scioper, naturalmente) per strappare di più. Ciò costerà a noi contribuenti almeno altri 2 miliardi di euro, che pagheremo perché gli statali avranno l’aumento.
Pagano cioè i lavoratori del privato, i pensionati del privato, gli autonomi –   categoria che non solo non hanno visto “aumenti” dal 2008,  ma che in  centinaia di migliaia  hanno perso il posto (gli statali ce l’hanno sicuro) e spesso hanno accettato decurtazioni degli stipendi altrimenti l’azienda datrice di lavoro chiudeva; hanno accettato “contratti di solidarietà”.
Gli statali non conoscono nessuna “solidarietà” con i cittadini che devono tirare ancor più la cinghia per pagare i loro aumenti, in piena recessione economica e calo del gettito. I loro stipendi sono già del 20% superiori a quelli dei privati dello stesso livello,ma vogliono di più. Perché – dicono gli spudorati – loro “hanno vinto o’concuorso”, mentre i privati no. Per loro la crisi non deve esistere.
Vi pare che   ciò rispetti il principio della “uguaglianza fra cittadini”? Chiedetelo alla Suprema   i cui membri si beccano 450 mila euro, e ora avranno gli aumenti  anche loro…Non ci sarà un lievissimo conflitto d’interessi? Beh, non chiedetelo  nemmeno.
Ma c’è di peggio: come ha notato Stefano Lepri su Il Tempo, per Costituzione deve essere il parlamento a decidere la spesa pubblica. La Corte suprema ha  dunque  espropriato il parlamento, decidendo  lei chi ha l’aumento e chi no, e quanto lo stato deve spendere per far star bene gli statali. Inoltre, ha strappato al governo il potere di governare gli emolumenti dei suoi dipendenti. E’ un datore di lavoro prigioniero e schiavo  dei suoi stipendiati
Che fare, quando la corte costituzionale calpesta la legge? Non si può definirlo un golpe? Ma no.
La Suprema spadroneggia. Legalmente, ovvio: è essa  la “legalità” incarnata e stipendiata.
Questa sentenza è solo l’ennesima del genere: ricordiamo quella con cui ha protetto le paghe dei magistrati  (minimo 7 mila euro mensili)  – ed anche le sue principesche, quindi –  perché una riduzione intaccherebbe “l’autonomia della magistratura”.   La famosa, celebre autonomia della magistratura divisa in partiti e correnti.
Ancora una volta si rivela il vero punto della politica, quello taciuto di più. Che l’Italia è nelle mani della famelica oligarchia parassitaria pubblica, tassatrice e incompetente,  per di più ostacolatrice della libertà di chi imprende (lo sospetta di evasione, lo deve controllare e legare con mille leggine  poliziesche…) che “governa” il paese interpretando le leggi come le fa’ comodo, a suo esclusivo vantaggio. E contro di noi contribuenti, disoccupati, minimi Inps, partite Iva…
Diciamolo in altro modo: siamo preda di una Casta che ci governa Corte-Costituzionalecome una potenza straniera d’occupazione.

martedì 23 giugno 2015

Eichendorff, da Vita di un perdigiorno

A chi Dio vuol concedere una vera grazia
lo fa viaggiare per il vasto mondo
a scoprire le sue meraviglie
per monti e valli e boschi e campi e fiumi.
i pigri chiusi in casa
non sono rallegrati dall’aurora
e sanno solo il pianto dei bambini
e angustie e noie e l’ansia per il pane.
dai monti sgorgano i ruscelli,
lassù le allodole trillano di gioia,
perché non devo anch’io cantar con loro
a piena voce e con felicità?
Al buon Dio mi voglio affidare,
egli che regge cielo e terra
e ruscelli e allodole e boschi e campi
anche i miei giorni al meglio ha programmato”

sabato 20 giugno 2015

La macchina del destino

Fonte: Marco Della Luna 



Il destino è molto semplice da capire.
La struttura socio economica del mondo contemporaneo è  caratterizzata da una classe bancaria globale che esercita il potere di creare dal nulla e a costo zero quantità virtualmente illimitate di simboli dotati di potere d’acquisto (mezzi monetari) e di strumenti finanziari convertibili in tali simboli, mediante il reciproco accreditamento contabile dei medesimi in un gioco di sponda tra banche, su scala mondiale. Per giunta, esercita anche il potere e privilegio di creare, mediante erogazione dei prestiti a interesse, tutti i mezzi monetari di cui abbisogna il resto della società, divenendo così sua creditrice strutturale. Per finire, questa classe privilegiata dispone anche delle agenzie che fanno il rating dei debitori nonché di un buon controllo manipolatorio su tutti i mercati.
Con queste premesse, il gioco, il Monopoli globale, è già fatto e deciso, la politica è finita, i partiti si riducano a missionari antisociali della classe finanziaria e la partecipazione popolare alle decisioni rilevanti diviene impossibile, il principio di eguaglianza rimane un ricordo, mentre reddito e ricchezza sono oggetto di una redistribuzione inversa, cioè concentrante.
Per schematizzare al massimo, immaginatevi che io abbia il potere esclusivo di creare moneta, stampando pezzi di carta, che metto in circolazione prestandoli a interesse, e che la mia moneta sia accettata e domandata da tutti, e in quantità crescenti, per pagare (a me) gli interessi: gradualmente ma automaticamente divento creditore del resto della società per tutta la sua ricchezza reale, senza contribuire minimamente alla produzione di ricchezza reale. Non creo nulla per gli altri, ma gli altri mi saranno debitori di tutto il valore che creano.
Questa caratteristica della società globale dovrebbe essere la premessa ad ogni discorso etico, politico e costituzionale; invece è sempre sottaciuta. Quindi quei discorsi sono discorsi del cavolo. Discorsi riferiti a un mondo che non esiste.
Una classe che ha la prerogativa di creare soldi dai soldi, producendoli dal nulla come simboli dotati di potere d’acquisto o comunque di potere di scambio sui mercati (cioè del potere di comperare il frutto del lavoro del resto della società), mentre il resto della società, l’economia reale, non lo può fare, e lavora per pagare gli interessi sui debiti – una classe cosiffatta automaticamente e indefinitamente accresce il proprio potere d’acquisto sottraendolo al resto del mondo e all’economia reale; quindi tendenzialmente compra tutto, diventa padrona di tutto, creditrice universale, sovrano politico, legislatore e governante globale incontrastato e senza opposizione, dotata com’è di un grande potere di ricatto e di divide et impera.
E proprio questo è ciò che avviene nel mondo, anche grazie al fatto che la popolazione generale, nella sua illimitata ignavia collettiva, sta al gioco, che non capisce, perché pensa i simboli finanziari e monetari come valori reali, e li compra, investe in essi, li accetta come garanzia, gioisce quando le quotazioni salgono e patisce quando scendono. Così facendo, assicura la domanda, quindi l’apparenza di realtà, di questi titoli stessi, e la legittima – legittima il potere di chi li genera e smercia.
Così l’uomo comune si fa veramente artefice del proprio destino, fabbro delle proprie catene. L’unico modo per evitare quanto sopra, sarebbe riconoscere e negare radicalmente la legittimità di ogni ordinamento giuridico internazionale e nazionale che quel meccanismo ha creato, perché anti-umano quindi eo ipso criminale (il criterio ultimo di legittimità di qualsiasi norma o potere, è se sia o no contrario all’uomo come singolo e come comunità); nonché proibire, impedire e punire quanto sopra, ossia la finanza stessa; ma, al punto in cui siamo, è assolutamente impossibile che ciò avvenga. Il destino del mondo è suggellato, finché il sistema non si rompa da sé, assieme ai suoi sigilli di legalità.


Tante altre notizie su www.ariannaeditrice.it 

mercoledì 17 giugno 2015

5 ferite emotive dell’infanzia che persistono quando siamo adulti

I problemi che abbiamo vissuto durante l’infanzia predicono come sarà la qualità della nostra vita da adulti. Questi, inoltre, possono influire sul modo di agire che un domani i nostri figli adotteranno e su come noi affronteremo le avversità.
In qualche modo, a partire da queste ferite emotive o esperienze dolorose dell’infanzia, plasmeremo una parte della nostra personalità. Vediamo di seguito quali sono le cinque ferite emotive secondo Lisa Bourbeau….

1- La paura dell’abbandono

La solitudine è il peggior nemico di chi ha vissuto l’abbandono durante l’infanzia. Ci sarà una costante attenzione alla carenza, che porterà chi ne ha sofferto ad abbandonare il suo partner o i suoi progetti quando ancora è presto, per paura di essere loro stessi quelli che verranno abbandonati. È una sorta di “ti lascio prima che sia tu a lasciare me”, “nessuno mi appoggia, non posso sopportare tutto questo”, “se vai via, non tornare”…
Le persone che hanno vissuto esperienze di abbandono durante l’infanzia, dovranno lavorare sulla loro paura della solitudine, sul timore di essere rifiutati e sulle barriere invisibili del contatto fisico.
Le ferite causate dall’abbandono non sono facili da curare. Sarete voi stessi a prendere coscienza di quando le ferite inizieranno a rimarginarsi e quando il timore dei momenti di solitudine sparirà e sarà sostituito da un dialogo interiore positivo e speranzoso. 

2- La paura del rifiuto 

Essendo una ferita molto profonda, implica il rifiuto interiore. Con interiore ci riferiamo a ciò che abbiamo vissuto, ai nostri pensieri e ai nostri sentimenti.
Quando appare, può influire su molteplici fattori, come il rifiuto dei genitori, della famiglia o di se stessi. Genera sentimenti di rifiuto, pensieri negativi, come quello di non essere desiderati e porta alla svalutazione di se stessi.
La persona che soffre questa dolorosa esperienza sente di non meritare l’affetto né la comprensione di nessuno e si isola nel suo vuoto interiore per paura di essere rifiutato. È probabile che, se avete sofferto di questi problemi durante l’infanzia, sarete persone “sfuggenti”. Per questo motivo, è indispensabile lavorare sul proprio timore, sulle proprie paure interiori e sulle situazioni che generano panico.
Se si tratta del vostro caso, pensate a voi stessi, rischiate e prendete decisioni per voi stessi. Vi disturberà sempre meno il fatto che la gente si allontani e non la prenderete sul personale se, a volte, si dimenticheranno di voi. 

3- L’umiliazione 

Questa ferita si genera quando in diversi momenti sentiamo che gli altri disapprovano ciò che facciamo e ci criticano. Potreste anche generare questo problema nei vostri figli dicendo loro che sono maleducati, pesanti e cattivi, così come se esponete i loro problemi davanti agli altri: questo distrugge l’autostima infantile.
In questo modo, il tipo di personalità che si genera con frequenza è una personalità dipendente. Potreste aver assunto un atteggiamento da “tiranni” ed egoisti come meccanismo di difesa, e potreste arrivare ad umiliare gli altri come scudo per proteggere voi stessi.
Se avete vissuto queste esperienze, dovrete lavorare sulla vostra indipendenza, sulla vostra libertà, sulla comprensione delle vostre necessità e dei vostri timori timori, così come sulle vostre priorità. 

4- Il tradimento e la paura di fidarsi 


Questi sentimenti sorgono quando un bambino si è sentito tradito, specialmente da uno dei suoi genitori, che non ha rispettato le promesse fatte. Questo fa sì che la sfiducia che deriva da questo problema, possa trasformarsi in invidia e in altri sentimenti negativi, come la sensazione di non meritare le cose promesse o ciò che gli altri hanno.
Aver sofferto di questi problemi durante l’infanzia crea persone sospettose e che vogliono sempre tenersi tutto stretto. Se durante la vostra infanzia avete sofferto una situazione simile, è probabile che avvertiate la necessità di esercitare un certo controllo sugli altri, che si giustifica solitamente con un carattere forte.
Queste persone confermano i loro errori per il modo in cui agiscono. Hanno bisogno di lavorare sulla pazienza, sulla tolleranza e sul saper vivere, come sull’imparare a stare soli e ad affidare le responsabilità.

5- L’ingiustizia 

Ha origine nei contesti in cui le persone che si occupano dei bambini sono fredde ed autoritarie. Durante l’infanzia, le esigenze esagerate e che passano i limiti generano sentimenti di inefficienza e di inutilità, tanto quando si è bambini come quando si è adulti.  
La conseguenza diretta sulla condotta di chi ne ha sofferto sarà la rigidità, poiché queste persone cercheranno di essere molto importanti e di acquisire molto potere. È probabile, inoltre, che si sia creato un fanatismo per l’ordine e per il perfezionismo, così come l’incapacità di essere sicuri sulle decisioni che si prenderanno.
Bisogna lavorare sulla sfiducia e sulla rigidità mentale, cercando di essere il più flessibili possibile e cercando di credere negli altri.
Adesso che conoscete le cinque ferite dell’anima che possono influenzare il vostro benessere, la vostra salute e la vostra capacità di svilupparvi come persone, potete cominciare a guarirle.
Immagine per gentile concessione di natalia_maroz y jrcasas
Fonte dell’idea: Bourbeau, L. (2003) Le 5 ferite che impediscono di essere se stessi, OB Stare.

martedì 16 giugno 2015

Si chiama "colonialismo"

Fonte http://www.luogocomune.net/

Le immagini dei migranti africani che si rifiutano di salire sui pullman della Croce Rossa, e scappano inseguiti dai poliziotti, contengono in sé la quintessenza del problema dell'immigrazione di oggi.

Da una parte, a pochi metri da loro, c'è un muro: è il muro dell'Europa, che si rifiuta di riconoscere un problema di magnitudine ormai internazionale, e che spera ancora disperatamente di farlo rimanere confinato ad una singola nazione (la nostra, purtroppo).

Dall'altra c'è l'impotenza delle forze dell'ordine, chiaramente incapaci di mettere sotto controllo una marea umana che è mossa dall'unica forza mai risultata incontenibile nella storia dell'umanità: la forza della disperazione. Quando gli esseri umani non hanno più nulla da perdere, diventa praticamente impossibile obbligarli a fare qualunque cosa contro la propria volontà.

Mentre i media si occupano sapientemente di spostare altrove il centro dell'attenzione (quanti sono i rifugiati politici e quanti gli immigrati clandestini, quanti ce ne sono in Toscana e quanti in Calabria, quale fosse il loro numero l'anno scorso rispetto a quest'anno, eccetera eccetera) nessuno ha il coraggio di guardare il problema negli occhi ...

... per cercare di affrontarlo alla radice: l'Occidente invade, destabilizza, e mette a ferro e fuoco intere nazioni del terzo mondo, per trarne un innegabile vantaggio economico, ma poi si rifiuta di accollarsi le conseguenze di questa destabilizzazione, come se non fossero un effetto diretto delle proprie azioni.

Purtroppo, oggi il mondo è dominato dai grandi banchieri internazionali e dalle multinazionali da loro finanziate: per tutti costoro, il nostro globo è semplicemente un enorme territorio di caccia nel quale espandersi, sino ad infiltrarsi in ogni più remoto angolo del pianeta. Lo fanno grazie all'ipocrita meccanismo della "solidarietà internazionale", con il quale si finge di portare aiuto alle nazioni più povere, mentre in realtà le si rende schiave di un debito dalla cui spirale non riusciranno mai più ad uscire. E se per caso le nazioni non accettano di farsi comprare con questo subdolo meccanismo, le si destabilizza cercando di rovesciarne i governi in carica. Naturalmente, per riuscire a destabilizzare una nazione senza portarle una guerra vera e propria, è necessario sfruttare le forze conflittuali già presenti al suo interno, mettendole l'una contro l'altra.

È successo in Iraq, è successo in Siria, è successo in Ucraina, è successo in Libia, e continuerà a succedere dovunque sia necessario cercare di rovesciare un regime in qualche modo ostile all'Occidente.

Il colonialismo non è mai finito, ha semplicemente cambiato volto. Una volta, si poteva andare tranquillamente ad invadere le nazioni del terzo mondo con i propri eserciti, le si chiamavano "colonie", e nessuno aveva nulla da ridire. Oggi questo non si può più fare, e quindi si prende il controllo di queste nazioni dall'esterno - grazie agli strumenti economici e finanziari - e si lascia che a governarle ci sia un burattino gestito direttamente dall'Occidente.

Quello non è stato previsto, nel volere imporre a tutti i costi questo tipo di egemonia sul terzo mondo, è che la globalizzazione - per sua stessa natura - prevede un sistema di vasi comunicanti. Ed è così, attraverso questi vasi, che gli elementi "in eccesso" di una certa nazione cercano automaticamente di travasarsi in un altra.

A questo punto - e qui scatta il paradosso - lo stesso Occidente che a messo in moto il travaso cerca di arrestarlo, chiudendo le proprie frontiere a tutti coloro che vengono da fuori.

Noi nei prossimi mesi assisteremo ad una tragedia straziante e prolungata, fatta di episodi che diventeranno sempre più vistosi e - temo - anche più violenti. E così la nostra attenzione sarà indirizzata di volta in volta sui singoli episodi, cercando di obbligarci a decidere, in ciascun caso, "di chi è stata la colpa". Ma i media istituzionali si guarderanno bene dal cercare di portare l'attenzione sulle vere radici del problema: bisogna smettere di considerare il terzo mondo come una terra di conquista, bisogna imparare a rispettare davvero il diritto di ciascun popolo di fare quello che vuole in casa propria, e soprattutto bisogna imparare ad accontentarsi delle nostre risorse economiche, senza andare a prendere quelle altrui.

Fino a che questo non succederà, lo spettacolo quotidiano si farà sempre più tragico, e la nostra attenzione sarà continuamente distratta dal cuore del problema, mentre la soluzione, invece di avvicinarsi, continuerà ad allontanarsi sempre di più.

Massimo Mazzucco

giovedì 11 giugno 2015

EXPO segreta. Ci sfamano di veleno!


La guerra segreta del cibo. Tutta la verità su chi e come sfameranno il pianeta.
Dietro le quinte di #EXPO un progetto intenzionale di distruzione di massa è già in atto, mentre a Milano sfilano i criminali e i loro camerieri in livrea. Le scoperte di Mike Adams, un ricercatore indipendente, sul cibo immesso nella grande distribuzione alimentare.
L'analisi e i consigli. Vivi consapevole!

Tratto da "La guerra segreta del cibo" di Mike Adams
http://thelivingspirits.net/societa-o...
traduzione Cristina Bassi

Natural News Forensic Food Labs
http://labs.naturalnews.com/

martedì 9 giugno 2015

Globalismo ed Utili Idioti

dal sito Tomato Bubble
Traduzione di Anticorpi.info



Si ritiene che l'espressione 'utile idiota' sia stata coniata dal leader comunista Vladimir Lenin in riferimento ai cittadini occidentali che ingenuamente simpatizzavano per il comunismo. Da un lato Lenin e i dirigenti sovietici li disprezzavano profondamente, ma dall'altra li usavano come 'ripetitori' della loro propaganda.

Ci si può imbattere negli utili idioti (aka libtards) in qualche Starbucks (catena di caffetterie internazionale - n.d.t.) mentre sprofondati in una poltroncina sorseggiano un cappuccino e dissertano con i loro amici delle gravi carenze del sistema americano. Dell'insieme degli utili idioti fanno parte gli hipsters (giovani borghesi che vestono e si muovono come i rapper del ghetto - n.d.t.), i ragazzi del college con il cervello lavato, i faccendieri, i sognatori malati di idealismo, gli ex rivoluzionari degli anni 60 e 70 che ora fanno i professori universitari, quelli che vorrebbero fare gli intellettuali, le donne isteriche, gli uomini femminizzati ed i devoti di Michael Moore.

Gli utili idioti non sono per definizione persone cattive; anzi, spesso si tratta di gente molto calorosa e di buon cuore. Molti hanno un elevato quoziente intellettivo e raggiungono gradi di istruzione eccellenti. Le loro menti sono capaci di archiviare migliaia di informazioni, tuttavia non sembrano capaci di porle in correlazione per ricavarne un modello univoco e coerente. Sebbene si ritengano 'liberi pensatori' in realtà si tratta delle creature più servili e fanatiche (del politicamente corretto) che abbia mai incontrato. Quando si tratta di elaborare un'idea critica indipendente, queste persone è come se regrediscano alla più completa stupidità, e ciò le rende pericolose!Parafrasando il senatore Joseph McCarthy, i libtards sono come "ragazzine incoscienti in mano ai comunisti."

Per inciso, anche la maggior parte dei cosiddetti 'conservatori' è alienata come gli utili idioti di sinistra, dato che spendono ogni energia per contrastare gli effetti dell'indottrinamento ma evitano accuratamente di confrontarsi con le cause, cioè con il vero potere che tira i fili del baraccone. E nel frattempo dalle loro postazioni di osservazione e controllo, più in alto delle nuvole, gli intoccabili globalisti se la ridono mentre assistono compiaciuti agli scontri tra burattini di destra e burattini di sinistra.

Negli utili idioti c'è di buono che quando aprono gli occhi e si accorgono di fino a che punto il loro impegno e la loro buona fede siano stati strumentalizzati, si imbestialiscono così tanto da trasformarsi in fervidi nemici giurati delle ideologie che per anni hanno sostenuto.

Beatrice Webb
Nell'illustrazione in alto potete ammirare la vetrata decorante la Beatrice Webb, ex sede dell'associazione globalistica britannica Fabian Society. Raffigura i più insigni membri della Fabian Society di fine '800 (Sydney Webb e George Bernard Shaw) indaffarati a rimodellare il mondo secondo i loro desideri. L'iscrizione dice: "Rimodellarlo in funzione del desiderio del cuore". Sotto di essi uno stuolo di ignari utili idioti è prostrato nell'adorazione degli dei del globalismo.

Tomato Bubble è lieta di esporre alcune delle connessioni che legano gli ideologi globalisti alle loro legioni di utili idioti.

Armi.
Burattinai globalisti: Sfruttiamo il pretesto della pubblica sicurezza per vietare il possesso di armi ai cittadini, così che al bisogno le masse si possano facilmente sopraffare, e ogni eventuale insurrezione possa essere soffocata senza grossi sforzi dai nostri agenti della Homeland Security.

Utile Idiota: Nessuno ha bisogno di un fucile d'assalto e di 50 proiettili per andare a caccia di cervi. Dobbiamo bandire le armi da fuoco per salvaguardare le vite umane. Quante altre stragi devono avere luogo prima che si vieti il possesso di armi da fuoco ai comuni cittadini? Le armi da fuoco devono essere prerogativa esclusiva delle forze di polizia.

Tasse.
Burattinai globalisti: Imponiamo tasse insostenibili sull'economia privata per sostenere il governo centrale e mantenere le masse in una condizione di perpetuo assoggettamento alla burocrazia.

Utile Idiota: Se viviamo nel benessere ciò accade perché con il ricavato del gettito fiscale qualcuno ha allestito infrastrutture e servizi. Tutti devono pagare la loro percentuale di tasse per contribuire al mantenimento dei servizi di pubblica utilità. Chi evade per sopravvivere è un parassita. Pagare le tasse è patriottico.

Gli utili idioti accettano con orgoglio qualsiasi forma di vessazione fiscale.

Riscaldamento Globale.
Burattinai globalisti: Tramite i nostri pseudo-scienziati prezzolati e i mass media asserviti promuoviamo decisamente la bufala del riscaldamento globale. Grazie alla paranoia che tale balla ingenererà nelle masse potremo incrementare la Carbon Tax, erodere le sovranità nazionali, frenare il potere dei gruppi privati, controllare sempre più strettamente proprietà ed industria privata. Il riscaldamento globale è una delle più grandi truffe che abbiamo mai inventato!

Utile Idiota: Che l'uomo sia il responsabile del riscaldamento globale è un fatto provato. Gli unici che continuano a negarlo sono gli ignoranti, gli irrazionali, i retrogradi e gli scienziati al soldo della lobby petrolifera. Dobbiamo affrontare il problema ora, per il bene dei nostri figli. 

Non è raro vedere gruppi di utili idioti che sfidano il gelo per manifestare in piazza contro il riscaldamento globale.

Burocrazia.
Burattinai globalisti: Qualsiasi attività privata e indipendente non controllabile o acquisibile per via legale dev'essere ricattabile tramite l'introduzione di innumerevoli controlli e divieti. Tale obiettivo sarà conseguito usando il pretesto umanitario dellatutela. Del consumatore, dell'ambiente, dei lavoratori, delle minoranze (un esempio recente in UE? la normativa sui cookies nei siti web - n.d.t.).

Utile Idiota: Ogni agenzia burocratica di controllo (FDAEPAEEOCOSHA) esiste per servire l'interesse del cittadino, per proteggere le persone dai capitalisti avidi e cattivi.

Agenda Omosessuale.
Burattinai globalisti: Miniamo le fondamenta culturali e morali delle società occidentali per liberarci degli intralci della moralità e della famiglia di sangue.
Utile Idiota: La discriminazione è sbagliata. Non c'è niente di male a essere gay, dunque perché non dovrebbe essere consentito ai gay di sposarsi?
Arte Moderna.
Burattinai globalisti: Per destabilizzare sempre più a fondo i concetti di bellezza, obiettività e verità, usiamo il nostro potere per promuovere degli abomini senza sensospacciandoli per 'arte moderna' (dissonanza cognitiva).

Utile Idiota: Picasso era un genio! Basta guardare in che modo sublime adoperi il colore ponendo l'accento sul conflitto interiore dell'uomo nel mondo contemporaneo!

Non è raro vedere frotte di utili idioti che contemplano rapiti un mucchio di rifiuti appiccicato ad una parete nel museo d'arte moderna di New York. Siamo arrivati a questo.

Femminismo.
Burattinai globalisti: Destabilizziamo l'istituzione della famiglia alimentando i conflitti tra coniugi. Le imposte elevate e il sistematico svilimento culturale del ruolo delle casalinghe indurrà le madri a seguire i padri nel mondo del lavoro, e consegnare i figli alla televisione e agli asili nido.
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Utile Idiota: Le casalinghe disperate sono donne oppresse dai mariti in quanto costrette a cucinare, pulire e crescere i figli mentre i maschi vanno e vengono dal lavoro. Le donne dovrebbero concentrarsi sul lavoro piuttosto che sul cambiare pannolini.

Gli utili idioti femministi hanno trasformato innumerevoli uomini in imbranati insicuri e molte donne in miserabili megere.

Sessualità.
Burattinai globalisti: Incentiviamo la promiscuità sessuale per sopprimere la famiglia a colpi di adulterio, masturbazione e concepimenti fuori dal matrimonio. Alla lunga tutto ciò manderà sul lastrico milioni di uomini divorziati e assoggetterà milioni di madri sole e relativi figli ai progetti del nostro governo centrale.

Utile Idiota: Il sesso è naturale e divertente! Ognuno dovrebbe fare piazza pulita dei vecchi concetti bigotti con cui la sessualità è stata repressa dal potere ecclesiastico.

Immigrazione.
Burattinai globalisti: Promuoviamo una massiccia migrazione dal Terzo Mondo alle nazioni occidentali. La gran parte degli immigrati accolti dai politici di sinistra servirà adiluire il peso politico del conservatorismo di destra, avverso al governo globale.

Utile Idiota: La lotta contro la xenofobia ed il supporto della diversità e del multiculturalismo sono i nostri maggiori punti di forza. Noi stessi siamo una nazione di immigrati. Dobbiamo essere come un faro per chi intende lasciare il proprio paese e spostarsi dalle nostre parti.

Gli utili idioti richiedono l'apertura delle frontiere e l'immigrazione illimitata.

Politica Estera.
Burattinai globalisti: Per sbarazzarci dei governi esteri titolari di sovranità e resistenti alle nostre politiche centralistiche, li rovesceremo adducendo il pretesto della difesa dei diritti umani e finanziando i gruppi sovversivi interni tramite la CIA e le ONG.
Utile Idiota: In quanto cittadini americani è nostro preciso dovere morale promuovere la democrazia e i diritti umani in qualsiasi parte del mondo imponendo pesanti sanzioni, e - se necessario - bombardando senza pietà. I paesi cattivi che non tutelano i diritti umani come Siria, Iran, Russia e Venezuela devono essere puniti, in quanto la strada dell'isolazionismo ci ha condotti alla seconda guerra mondiale.

Gli utili idioti odiano i leader di paesi come Iran e Russia. Non sanno bene perché, ma sanno con certezza di odiarli.

Dio e Religione.
Burattinai globalisti: Per erodere la moralità comune su cui si fonda la civiltà occidentale dobbiamo sradicare la consapevolezza di Dio dalla mente degli individui, ridicolizzare la spiritualità e promuovere l'ateismo. Quando il contatto tra le persone e Dio viene reciso, la società perde la bussola, degenera e in ultima analisi finisce per lasciarsi orientare da chi possiede i mezzi per manipolare la cultura.

Utile Idiota: Dio non esiste. L'universo è spuntato fuori dal nulla dopo il Big Bang. Abbiamo iniziato sotto forma di batteri che nuotavano in un brodo primordiale e poi ci siamo evoluti in pesci. Poi ai pesci sono spuntate le zampe e hanno iniziato a camminare sulla terraferma. Quelle creature poi sono diventate scimmie, mentre quelle rimaste in acqua si sono evolute in delfini. Infine, le scimmie sono diventate esseri umani. Andate a verificare su un qualsiasi libro di biologia! La religione è un complotto con cui i preti pedofili controllano le masse. La morale è un concetto relativo. La morale religiosa non deve entrare nei fatti politici.

Crisi Economica.
Burattinai globalisti: Di tanto in tanto muovendo le manopole della nostra Banca Centrale e del nostro governo federale provocheremo l'esplosione di bolle immobiliari, creditizie o monetarie. I successivi sconvolgimenti saranno addebitati alla libera impresa, meglio nota come 'avido capitalismo.'
Utile Idiota: Gli avidi capitalisti devono essere marcati molto più strettamente dal governo. Si arricchiscono a discapito dei lavoratori. La crisi economica è stata creata dai milionari che volano sui loro jet aziendali!

Anziché incolpare i falsari della Fed, gli utili idioti protestano contro l'avidità del capitale.

Teorie del Complotto.
Burattinai globalisti: La nostra agenda cospirativa è troppo enorme ed articolata per poter essere occultata, perciò dobbiamo imbastire una grande campagna culturale di disprezzo e scherno contro i pochi individui che avendo compreso il nostro gioco abbiano il coraggio di denunciarci. I nostri fidi portavoce dei media provvederanno a etichettare i nostri avversari come teorici del complotto, oppure estremisti. Ciò basterà a screditarli totalmente di fronte alle masse bovine.

Utile Idiota (inclusi numerosi conservatori): "Questa roba è solo una strampalata teoria del complotto. Non ti aspetterai che creda ad una tale sciocchezza? Corri a metterti un berretto di carta stagnola per proteggerti dal raggio della morte! Ah ah ah! E di Elvis che mi dici: è ancora vivo? Ah ah ah! 

Gli utili idioti amano deridere ciò che le loro menti superficiali non riescono a comprendere.

Sintesi di un articolo in lingua inglese, pubblicato sul sito Tomato Bubble.
Link diretto:
http://www.tomatobubble.com/communistsandliberals.html

Traduzione a cura di Anticorpi.info

domenica 7 giugno 2015

Prostitute appositamente create e ben remunerate

“Il punto è esattamente questo: la strategia di Washington e della NATO non è quella di “vincere” una guerra o un conflitto ma di creare un caos costante e indefinito. In tal modo è possibile (i) controllare i popoli, le nazioni e le relative risorse; (ii) assicurare all’Occidente una richiesta continua di forza militare (soldati ed equipaggiamenti) – è sufficiente ricordare che più del 50% del PIL degli Stati Uniti dipende dal complesso industriale militare – con relativo indotto e servizi; (iii) infine, un Paese nel più completo disordine e caos è generalmente in bancarotta e ha bisogno di soldi – soldi prestati a condizioni di usura, soldi per l’austerità imposta da FMI, Banca Mondiale e altre nefaste “organizzazioni per lo sviluppo” e finanziatori; soldi che significano schiavitù, specialmente in presenza di leader corrotti a cui non importa alcunché del proprio popolo.
Questo è ciò che conta – in Yemen, in Ucraina, in Siria, in Irak, in Sudan, in Africa centrale, in Libia… in qualsiasi altro posto. Non ha importanza chi combatte contro chi. ISIS/ISIL/IS/DAISH/DAESH/Al Qaeda e qualsiasi altra denominazione si voglia aggiungere a questa lista di organizzazioni di mercenari assassini, si tratta esclusivamente di etichette assegnate per confondere le idee. Si potrebbe aggiungere anche Blackwater, Xe, Academi e tutte le loro denominazioni successivamente scelte per sfuggire ad una facile identificazione. Si tratta di prostitute dell’Impero anglo-sionista, prostitute di infimo livello. Poi vengono le prostitute di alto bordo come l’Arabia Saudita, il Qatar, il Bahrein e altri Stati del golfo, oltre a Regno Unito e Francia, naturalmente.
(…)
Diffondere disordine, caos, miseria – questo è ciò che Washington e i suoi vassalli fanno meglio. Non hanno intenzione di “vincere” delle guerre: desiderano solo il caos e la miseria eterni, popolazioni da sottomettere facilmente – un dominio completo, full-spectrum dominance, secondo la loro definizione.
E poiché l’esercito USA e il suo grande fratello (o sorella) NATO non possono essere ovunque e non desiderano essere visti ovunque, ingaggiano altri per uccidere. Washington inventa e crea, poi finanzia, con il suo flusso inesauribile di denaro, i vari ISIL, DAESH, Al Qaeda – il repertorio può crescere secondo l’arbitrio dei padroni – per combattere, uccidere, produrre caos e false flag, in modo che alla fine essi stessi (i bulldozer della NATO e del Pentagono) possano intervenire facendo credere di distruggere quegli stessi mercenari che avevano creato per primi. Ma i mezzi d’informazione mainstream non vi diranno mai la verità.”

Scritto da Cristina Bassi Ripropongo un vecchio articolo da Raptitude.com perchè ha a che fare con il senso della realtà, che è cosi tanto c...