venerdì 26 agosto 2016

Terremoto: mendicano i soldi che dovrebbero essere loro a darci!


 Serracchiani Pd Solidarietà Terremoto
In queste ore di dolore si moltiplicano gli appelli alla raccolta fondi per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto. In prima linea ci sono le forze politiche. Il che, se ci pensate bene, è un po’ come se il vostro datore di lavoro facesse una raccolta fondi tra i dipendenti per pagare gli stipendi. Lo Stato non è altro che il modo in cui i cittadini si organizzano per amministrarsi. I soldi non sono altro che un servizio, che dovrebbe essere reso dallo Stato, che serve a facilitare gli scambi e a consentire il fiorire dell’economia. Non c’è nessuna ragione per cui, in una situazione di emergenza, uno Stato (cioè noi cittadini) non debba poter adattare il servizio della moneta alle esigenze del momento. In poche parole: dopo una catastrofe naturale, lo Stato dovrebbe semplicemente creare la moneta necessaria a pagare la ricostruzione del territorio e dare una sistemazione dignitosa alle popolazioni colpite. È semplice come bere un bicchiere d’acqua. Invece i soldi li chiedono a noi, facendo largo uso di una parolina magica: “solidarietà“. Al grido di “solidarietà!” lo Stato chiede ai cittadini di fare quello che lui ha rinunciato a fare, stampare moneta, grazie ai piani di chi ha voluto prima il divorzio tra la Banca d’Italia e i Ministero del Tesoro, nel 1981, e poi ha demandato la creazione della moneta a un istituto centrale straniero, la Banca Centrale Europea, che ha trasformato un servizio (la creazione della moneta) in un prodotto, o meglio in un ricatto: la restituzione di qualcosa che appartiene al popolo in cambio della sudditanza politica. Mario Monti ha fatto il resto, introducendo il Pareggio di Bilancio in Costituzione che ha annullato la possibilità di spendere a deficit.
La sovranità monetaria appartiene al popolo (e gli appartiene ancora, lo dicono le banche centrali): il popolo elegge suoi rappresentanti che la amministrino per lui, i politici. Dunque la politica non deve chiedere soldi ai cittadini, ma deve restituire loro il servizio di creazione della moneta, del quale sono stati defraudati per regalarlo ai banchieri privati, e creare tutto il denaro che serve per ricostruire immediatamente le case e le infrastrutture distrutte dal terremoto, stimolando così anche un indotto positivo per l’economia.
Dite ai politici che elemosinano qualche spicciolo dalle vostre tasche, oppure che la chiedono all’Unione Europea (la quale “valuterà” se scucire qualche moneta da gettare con benevolenza nel cappello di noi poveracci), che quello che devono fare ora non è mendicare, ma andare in Parlamento, fare una legge che restituisca agli italiani la sovranità monetaria e stampare il denaro che serve a risolvere subito, oggi, adesso il problema dei terremotati passati, presenti e futuri.
Tutto il resto è criminale, perché se la gente muore è colpa di uno Stato che innanzitutto non fa prevenzione nelle aree a forte rischio (i ragazzi delle scuole della zona di Amatrice, a due passi da L’Aquila, non hanno neppure mai fatto una simulazione di evacuazione), e che poi si rifiuta di fare il suo lavoro, che è quello di creare le condizioni economiche per una ricostruzione veloce ed efficiente. Il denaro non lo si evoca facendo inutili danze della pioggia, non si spera di trovarlo in fondo a una miniera e non lo si deve chiedere agli alieni, in cambio di sacrifici umani: il denaro è un’invenzione dell’uomo, che lo crea a suo piacimento, e l’unica ragione per cui non ve lo danno, è che non ve lo vogliono dare.


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La verità sulle banche: chi crea davvero i soldi?

Nino Galloni spiega come funziona la contabilità delle banche. Chi crea davvero il denaro? Lo crea la banca, quando eroga un prestito, oppure il cittadino, quando con il suo lavoro deposita i soldi? Quanto guadagna davvero una banca? Come tassarla per sostenere lo stato sociale? A queste e ad altre domande risponde Nino Galloni, economista ex direttore generale del Ministero del Tesoro.
Questa è un intervista realizzata grazie al supporto della rete, di cittadini come te. Per questo è libera di raccontare quello che altrove non si può dire. Aiutami a continuare: sostienimi.

Bernard Maris (Banque de France), prima di morire: le banche creano denaro dal nulla

Ascolta quello che aveva detto Bernard Maris sulla creazione del denaroLe Banche Fabbricano Denaro Dal Nulla - Bernard Maris

sabato 20 agosto 2016

Una psicopatica alla Casa Bianca?

Hillary Clinton ed il suo stratega, Bob Beckel, richiedono in diretta TV l’assassinio di Julian Assange.

Se a qualcuno non appare abbastanza chiaro il pericolo che corre il mondo di fronte alle prossime elezioni americane del prossimo Novembre, dove i cittadini degli USA dovranno eleggere un presidente scegliendo tra una psicopatica desiderosa di guerre come la Clinton ed un personaggio razzista, grezzo e impulsivo come Donald Trump, potrà trovare una prova in più del tipo di gente che presto arriverà al potere negli USA, se vince in questo caso, Hillary Clinton.
Wikileaks  naturalmente aveva pubblicato vari documenti riservati che mettevano in cattiva luce la Clinton, comprese le mail utilizzate dal suo server privato con cui si dimostrava la sua collusione  con i principali media.
Nel corso di una intervista al network conservatore Fox news, Bob Beckel, importante stratega politico collegato con il Partito Democratico, ha richiesto direttamente in diretta Tv che "qualcuno si occupi di uccidere Julian Assange, il fondatore di Wikileaks", già nell' anno 2010.
Questo è quello che ha detto a Bob Beckel:
"…Questo significa che è un traditore, ha infranto tutte le leggi degli Stati Uniti. Il tipo deve essere (e non sono favorevole alla pena di morte), ma in questo caso già non sono a favore della pena di morte e soltanto un modo c'è per eliminarlo, che è quello di sparare illegalmente a questo figlio di puttana". 
"Non posso aspettare a scrivere in difesa di chi si prenda l'incarico di fare un attacco con un drone che cancelli dalla mappa questo Julian Assange".
Occorre sottolineare che Michael Grunwald veniva chiaramente ritratto nei documenti filtrati attraverso Wikileaks, in modo che dimostravano chiaramente che "Politico", nel media in cui lavorava, collaborava
direttamente con il personale della campagna della Clinton nella redazione degli articoli di propaganda che beneficiano al massimo possibile la Hillary Clinton, fino al punto che uno degli articolisti aveva preso contatto con il personale della campagna di Clinton, prima di portare gli scritti agli editori affinchè questi dessero la loro approvazione.
Poche volte il mondo si è trovato tanto sul bordo dell'abisso come lo sarà a partire da novembre, se uno di questi personaggi tarati, Hillary Clinton e Donald Trump, arrivano al potere… c'è gente lì fuori che teme il presunto arrivo dell'Anticristo…dunque bene, se noi ci lasciamo trasportare dall'umore nero, alla fine concluderemo che al limite risulta che questo presunto anticristo si è sdoppiato e mantiene due opzioni (o di più, se teniamo in conto di alcuni al di fuori degli USA che alcuni considerano come "salvatori del mondo").
Scherzi a parte, di sicuro c'è che il resto dei paesi del mondo dovrebbero iniziare a pensare seriamente su come sanzionare e isolare, nella misura del possibile, gli USA, se qualcuno di questi personaggi arriva al governo.
Nota aggiuntiva. Assange dovrebbe ben pensare se è il caso di permettere che funzionari svedesi possano accedere all'ambasciata ecuadoriana per interrogarlo.
Potrebbe accadere che, poche settimane dopo l'interrogatorio, Assange cada gravemente malato (forse per un improvvisa forma di cancro?).
Non sarebbe il primo personaggio scomodo per gli USA che d'improvviso si ammala….già accaduto (vedi Arafat, Chavez, ecc..).

domenica 14 agosto 2016

Ormai non fingono nemmeno più. Di essere civili.

E’ stato il  New York Times a scriverlo sabato scorso: la Cia   ha fornito alle milizie di Al Qaida  quantità praticamente  illimitate di armamenti.  Cita un comandante ribelle entusiasta: “Chiediamo munizioni e missili e otteniamo più di quanto chiediamo”.   Missili anticarro, missili Stinger a spalla, armi sofisticate che implicano un addestramento professionale, sono  giunte nella sacca di Aleppo tenuta dai  “ribelli’,  consentendo loro la controffensiva  e la riapertura della via di rifornimento – rifornimenti che continuano a passare dalla Turchia.  “Quasi un miracolo”, ha detto un portavoce degli islamisti, Anas al-Abdah,  che mette le “nostre forze” in posizione  di  rompere l’assedio “tanto che parliamo seriamente di liberare la  città”. Ossia di occupare la zona libera – la grande maggioranza della popolazione vive qui, sotto la protezione del governo Assad –   e cominciare le decapitazioni e il terrore  contro le minoranze. Il gruppo che ha fato il “miracolo” di riunificare le milizie sotto l’egida americana, nota come « Jaysh al Fateh » (per quel che possono valere questi nomi)  s’è distinta in passato per la decapitazione dei soldati alawiti catturati.,  e  recentemente per la decapitazione di un dodicenne ferito durante i combattimenti.
Un video dipropaganda dell'IS mostra i terroristi addestrato da commandos Usa.
Un video di propaganda dell’IS mostra i terroristi addestrati da commandos Usa.


Il Financial Times cita un “analista militare” che nota come  il carattere preso dai combattimenti mostra che le forze di Al Qaeda hanno ricevuto non solo massicci armamenti, ma una formazione militare professionale.  “I militanti e i ribelli dicono che le forze dell’opposizione sono state rafforzate da nuovi armamenti, denaro e rifornimenti prima e durante i combattimenti”:  il giornale parla di  colonne di camion che “da settimane” hanno passato la frontiera turca con munizioni, artiglieria ed altro armamento pesante.  Qualcosa dice che l’avvicinamento di Erdogan a Mosca non è franchissimo ed autentico.
Ma questo è niente in confronto alla doppiezza della Casa Bianca, che nelle settimane scorse ha mandato ripetutamente Kerry a  “negoziare” con Lavrov e Putin financo una “cooperazione militare” con Mosca, ovviamente “contro il terrorismo”. Di fatto,   ha continuato a dire che Assad must go e a tornare con le pive nel sacco, apparentemente. Ora  si capisce perché:  dare il tempo alla Cia di rifornire pesantemente Al Qaeda, e prepararla alla controffensiva di Aleppo.
Al Qaeda  fatta vincere  con armi e addestramento (e  forse comandanti)  anglo-americani; quella Al Qaeda che la “coalizione occidentale”  guidata da Usa  ha finto per un anno e mezzo di bombardare, quella che avrebbe commesso l’attenatto dell’11 Settembre…
Nemmeno questo nascondono più.  Il New York Times: “Un fattore essenziale dell’avanzata dei ribelli nel fine settimana è stata la collaborazione fra gruppi ribelli tradizionali, di cui alcuni avevano ricevuto segretamente armamento americano, e l’organizzazione jihadista anticamente conosciuta come Fronte al-Nusra, che era affiliata ad Al Qaeda”.  Anticamente è una parola grossa: Al Nusrah, ossia Al Qaeda, ha cambiato nome in Jabhat Fatah Al-Sham il 28 luglio scorso,  a malapena due settimane prima di intraprendere, con il nuovo nome e l ‘apparenza di “opposizione legittima”,  la controffensiva ad  Aleppo.

“Assassinare Assad!”

L’ampiezza dei successi di Al Qaeda-Usa  non è chiarissima – i media americani forse la esagerano, colti da frenetico entusiasmo.   Negli ambienti  vicini a Hillary Clinton si parla di “far pagare un prezzo a Russia e Iran”; Hillary stessa, in una intervista a Fox News, ha minacciato la Russia: “I fatti sollevano domande gravi sull’ingerenza russa nelle nostre elezioni, nella nostra democrazia”  (accusa i russi di aver spifferato le sue mail incriminanti), ed ha ripetuto ciò che dice da un anno: se lei diventa presidente, sferrerà una escalation massiccia in Siria  contro la Russia.  Dennis Ross (J), un deputato, ex consigliere dell’Amministrazione, ha proposto pubblicamente: la Casa Bianca deve “cominciare a parlare una lingua che Assad e Putin possano comprendere”, ed  ha precisato quale lingua: missili da crociera e droni  contro  gli uffici governativi e la residenza di Assad, onde assassinare lui e il suo entourage. “Bomb Assad regime, not Islamic State!”, ha esclamato.
Seth Riche uccciso. Da chi?
Seth Rich ucciso. Da chi?
Non fingono nemmeno più.  Abbiamo parlato dei quattro morti ammazzati in poche  settimane,  gente che per un motivo o  per l’altro ha danneggiato, o poteva danneggiare, la corsa della Clinton  alla Casa Bianca. Qualche giorno fa Julian Assange, capo di Wikileaks,  ha detto in un’intervista alla tv olandese che  uno di questi morti ammazzati  –  Seth Rich,  27  anni, assassinato con numerosi colpi di pistola alla schiena il 10 luglio scorso a un passo da casa sua – militante  e impiegato della Convenzione Democratica (DNC) per la espansione dei dati, era  lo spifferatore  che aveva dato a Wikilewaks le migliaia di email che hanno incastrato la capa della DNC, Debbie Wasserman Schulz, come sostenitrice di parte della Clinton contro Bernie Sanders.  Assange ha promesso anche 20 mila dollari a chi fornirà informazioni  che possano incriminare i colpevoli, “perché è stato un omicidio politicamente motivato”. Insomma ha accusato  la Clinton e il suo staff dell’omicidio.

“Assassinare (anche) Assange!”

Orbene: invece di respingere sdegnato l’accusa mostruosa e inverosimile, come ha reagito lo staff? Ecco: Bob Beckel, un mezzo giornalista e mezzo analista politico, oggi  impegnato nella campagna per Hillary come stratega, ha proclamato che –alla Fox News – che  andava assassinato anche Assange: “sparare a quel figlio di  puttana”,  ha sbottato. “Il modo di   farlo è semplice. Abbiamo le forze speciali.  Voglio dire – un uomo morto non spiffera…Questo  tizio è un traditore, ha – ha – ha  violato ogni legge negli Stati Uniti. Questo tizio deve essere –  e siccome non sono a favore della pena di morte –  la sola cosa da fare è ammazzare illegalmente (sic)  ‘sto figlio di puttana”.  In pratica, invece di smentire l’accusa di omicidio, l’ha confermata: lo staff della Clinton  vuole  ammazzare, è in grado di ammazzare – illegalmente, si noti. Perché in Usa ci sono  anche omicidi legali.
Questa è la mentalità che hanno: incalliti criminali. Nemmeno si accorgono di rivelarsi per quel che sono. Fanno capire che per loro, assassinare è un’abitudine.
Notevole che i media italiani non abbiano rilevato la minaccia di assassinio dell’uomo della Clinton, ma abbiano  strillato di una presunta minaccia da parte di Donald Trump,che era solo un chiaro invio a quelli “del secondo emendamento” (fautori delle armi libere in Usa) a “fermare Hillary” votando per lui.    Dei quattro morti ammazzati  probabilmente  dallo staff clintoniano, nemmeno una parola.   E per l’altra uscita di Trump: “Obama ha  creato lo Stato Islamico”, solo scherni e derisione.
Per fortuna non a tutti va così male. Bernie Sanders, l’avversario di  Hillary,  ha  fatto l’endorsement alla Clinton e s’è ritirato a vita privata. Comprandosi immediatamente una villetta sul lago nel Vermont: da 600 mila dollari. Furibondi i suoi sostenitori: o Sanders ha usato le loro offerte di 27 dollari l’uno –   decine di migliaia di contributi alla sua campagna –  per comprarsi lo chalet, o  è stato pagato per rinunciare a sfidare croocked Hillary?

domenica 7 agosto 2016

A che cosa serve l'uomo? In Svezia non serve a niente

A che cosa serve l'uomo? In Svezia non serve a niente
PER RIFLETTERE UN PO
Era il paradiso del welfare, la meta di ogni sogno di liberazione. Che cosa è successo alla Svezia? Nel suo ultimo documentario, l'autore di Videocracy Erik Gandini racconta un Paese in cui le persone vivono isolate, sempre più donne single scelgono la fecondazione artificiale e molti anziani muoiono da soli, dimenticati da tutti. E con 80 euro vi spediscono anche il kit per la fecondazione artificiale a domicilio

«Nell'inverno del '72, un gruppo di politici ebbe una visione rivoluzionaria del futuro. Era giunto il momento di liberare le donne dagli uomini, gli anziani dai figli, gli adolescenti dai genitori». Venne scritto anche un manifesto, La famiglia del futuro. A volerlo, fu la sezione femminile del partito socialdemocratico allora guidato dal primo ministro Olof Palme.

Che cosa prevedeva il documento? Ce lo spiega Erik Gandini, regista bergamasco autore di Videocracy, che in Svezia vive e lavora. Lo spiega in un documentario importante, di cui si è parlato poco o, comunque, non abbastanza in Italia: La teoria svedese dell'amore. Andato in onda la settimana scorsa sulla Rai (che, a dispetto delle critiche, fa ancora qualcosa di buono) per Doc3, lo potete vedere cliccando qui.


 Ogni individuo dovrà essere considerato come autonomo, non come l'appendice di qualcun altro. È dunque necessario creare le condizioni economiche e sociali che ci renderanno finalmente individui indipendenti
Manifesto del Partito Socialdemocratico svedese, 1972
Olof Palme, pilastro della socialdemocrazia svedese, voleva modernizzare il Paese. Riformò il sistema pensionistico, stabilì sussidi e forme di sostegno, edificò il paradiso del welfare attorno a un'idea non così scontata, quando si parla di Stato e diritti sociali: l'autonomia individuale. L'indipendenza degli individuio. L'indipendenza della donna dall'uomo, dei figli dai padri, della madri dai figli. In qualche modo, la distopia immaginata dal grande drammaturgo svedese August Strindberg nella riscrittura post-amletica del Padre, ma senza più ossessioni per la solitudine.

Oggi, in Svezia il 50% dei cittadini vive solo. Una vita senza l'altro e una morte che non è da meno: 1 cittadino su 4 muore in solitudine, abbandonato dai figli. È la teoria svedese dell'amore: un'idea talmente assoluta di indipendenza che porta a considerare che l'amore autentico può esistere solo tra estranei. O tra sconosciuti. O tra sé e sé: la relazione è un peso che sempre meno svedesi sembrano disposti a sopportare. Non serve. Nemmeno per avere figli.

Il manifesto "La famiglia del futuro"

In Svezia va per la maggiore la fecondazione fai da te. Una gran parte delle donne svedesi - svela Gandini - acquista sperma per corrispondenza. Lo fa dalla Cryos, una società danese fondata da Ole Schou. «La banca del seme più grande del mondo», alimentata da donatori che dichiarano di «volere il bene dell'umanità» e disponibile per tutti e per tutte le tasche. Lo sperma in Europa arriva con corriere espresso, conservato in ghiaccio secco e pronto all'uso (vengono fornite delle apposite fiale/siringhe fai da te). I tempi di consegna vanno da 1 a massimo 2 giorni.

Il prezzo va da 63 euro per 1 fiala/siringa ai 12mila euro per il "donatore esclusivo". Si possono poi consultare i dati ex post, con le fotografie dei bambini, il loro - testuale - «profilo di intelligenza emotiva e il campione vocale». Si può pure scegliere - anche qui: testuale - la razza: caucasica, africana, medio orientale. Più della metà dei clienti della Cryos sono donne single.

«Ho pensato che fosse meglio avere un figlio da sola, ed evitarmi la fatica di trovare un partner», dichiara una donna.

A 40 anni dal manifesto Familjen i framtiden - en socialistisk familjepolitik l'utopia svedese si è rivelata una desolante emancipazione regressiva. Si nasce soli, si vive soli, si muore soli. Come nota Gandini nel Docu-film: “Ognuno va per la propria strada ma non c'è nulla che li tenga insieme”. Quest’ultimo fenomeno è talmente aumentato negli ultimi anni che lo Stato svedese ha dovuto creare uffici appositi che si occupano di tutte le incombenze legali e burocratiche legate alla scoperta di un morto senza legami, nel disinteresse di figli e parenti.

Scritto da Cristina Bassi Ripropongo un vecchio articolo da Raptitude.com perchè ha a che fare con il senso della realtà, che è cosi tanto c...