sabato 30 giugno 2018

DOV’E’ LA VITTORIA? (Ci ha porto la chioma)

Conte è stato sconfitto? È  stato raggirato  da Merkel e Macron, come dice la Meloni? Non ha ottenuto niente, anzi meno di quel che ottenevano Gentiloni e Renzi, secondo Minniti?
La vittoria, se la vogliamo guardare in faccia, c’è. Evidente e  chiara. Consiste nel prendere coscienza che  non esiste “soluzione europea”  al problema dei migranti. E nemmeno a nessun altro problema che  ci riguardi. Che l’”Europa”non è che una accolta di furbastri che,  mentre tu tratti duramente ma lealmente, fanno accordi sottobanco in piccole riunioni bilaterali di cui non ti dicono nulla. Dunque ecco la vittoria: capire che la cosiddetta Unione Europea è un sistema metodico di arbitrio, prepotenza, slealtà ed oppressione.
La  Grecia  ha accettato, poveretta , di accogliere i migranti “secondari”, che la Baviera caccerà,  perché la Merkel  consente a Tsipras – in cambio   – di rimandare sine die il rincaro dell’IVA  che la BCE, e Bruxelles, gli imponevano con tanta insistenza (come lo impongono a noi). Tsipras spera così di vincere le elezioni. Quanto a Sanchez, ha accettato di prendersi i profughi cacciati dalla Germania perché il debito pubblico e  privato della Spagna è stato contratto con l’estero – è schiacciata dalla Negative International InvestmentPosition (NIIP), dunque dipende dalla  Germania molto più di noi, che gran parte del nostro debuito pubblico lo abbiamo in Italia, e debito privato quasi non ne abbiamo.
Con questi espedienti degradanti  – per i servi – la Merkel ci “ha isolato”  e forse raggirato. Per salvare il suo governicchio.

La UE non esiste, e si è visto


Se Merkel e Macron ti raggirano, non c’è istanza superiore a cui possa appellarti: dunque non esiste l’Unione. Esiste la  cosca dei due paesi in combutta per spogliare l’Italia e riempirla di negri, tutto qui. Basta prenderne atto. Noterete che, durante la trattativa, Juncker è scomparso. La Mogherini  non è scomparsa, perché non c’è mai stata – il suo robot è stato visto  in Albania e Macedonia, dove il teatrino di carta chiamato Bruxelles vuole far entrare anche questi due. Scomparsi tutti a Bruxelles. Vittoria! S’è scoperto il trucco.  Che “Bruxelles” non esiste se non come teatrino di carta della Germania e degli arbitrii di Macron, un teatrino che al bisogno viene ripiegato e sparisce in un cassetto.  C’è chi risponderà che questo è avvenuto  perché il vertice è un incontro intergovernativo,  per questo è stato un inganno,  e che  ciò dimostra che ci vuole “più  Europa”,  cedere  altra sovranità. Spero che nessuno ci caschi, ormai. Non c’è soluzione europea, e dobbiamo fare da soli, prendere in Libia le iniziative  per fermare i migranti, come già abbiamo cominciato a fare:
http://www.analisidifesa.it/2018/06/le-iniziative-italiane-in-libia-per-fermare-i-flussi-illegali/
E’ chiaro che in Europa, abbiamo dei nemici. Nemici veri, da stato di guerra. Come era  stato previsto: l’euro, invece di avvicinare i popoli, li avrebbe resi  ostili l’uno all’altro. In questo stato di guerra – ibrida, naturalmente,  come si fa oggi: senza dichiarazione leale, senza justus hostis,  dove gli alleati sono i nemici, usano i civili come arma,  dove ti strangolano con  la finanza prima di  bombardarti  le fabbriche – e non le bombardano, le comprano gratis –   non è che siamo messi benissimo. Ciò perché non abbiamo un esercito ( mi ricordo la gioia di  tutti, finalmente niente leva! La democrazia morì allora), niente banca centrale  indipendente  – dipendiamo dalla banca centrale nemica – niente moneta; e in più ci siamo legati dalle mille pastoie  con cui l’Europa ci ha legato come  in catene, persino il Regno Unito non riesce ad uscire. Rendiamoci conto che dobbiamo cominciare la lotta di liberazione, e sarà dura e forse sanguinosa.
Il Muro costruito in Turchia contro i profughi siriani, che la Merkel ci fa pagare 3 miliardi a Erdogan. Dopo il vertice Merkel ha invocato “uno sforzo nazionale” per “accelerare le espulsioni”.
http://www.spiegel.de/international/world/death-strip-on-border-between-turkey-and-syria-a-1124706.html
Ma restare nella prigione dei popoli, sarà peggio: una spoliazione continua senza prospettive, fino alla morte del paese sotto la demografia africana.
La prossima spoliazione l’ha già descritta l’eurodeputato Marco Zanni: avete visto che DeutscheBank è prossima al collasso – e sarà un enorme buco per tutti . “Guarda caso”, scrive Marco Zanni, proprio adesso “la Germania chiede di usare il Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) come  fondo unico di risoluzione delle banche”.
Il MES, detto il Fondo Salva-Stati, deve diventare il Fondo Salva-Deutsche Bank. In altre parole, Berlino vuol farci pagare il salvataggio del  suo buco nero, come atto di solidarietà europea. Come abbiamo già fatto quando abbiamo “salvato la Grecia” ossia le banche francesi e tedesche che avevano prestato incautamente troppo ad Atene, spendendoci 40 miliardi dei contribuenti italiani.  Adesso, il MES andrà rifinanziato: ha “salvato”  (leggi: indebitato)  Irlanda, Portogallo, Spagna , e “rischiava di esaurirsi solo per garantire i depositi  di una banchetta cipriota” di cui non si ricorda il nome. Per salvare la Deutsche, quanto ci vorrà?  Basta leggere  i testi: “Uno stato della zona euro, in difficoltà finanziaria, può richiedere un prestito a questo fondo. E chi ce lo mette il contante? Secondo il trattato, ogni stato aderente al MES dovrà corrispondere una certa quota di capitale allo stesso: si va dai 190 miliardi della Germania, passando per i 142 della Francia, fino ai 125 dovuti dall’Italia”.
L’Italia a cui l’Europa chiede di non spendere in investimenti, perché deve pagare i suoi debiti,  in questo caso può allegramente garantire 125 miliardi: che non ha. Niente di male, ce li prestano, e pagheremo gli interessi sul nuovo debito. Sicché poi Berlino ci rimprovererà di  avere un debito pubblico eccessivo,di vivere sopra i nostri mezzi, quindi tagliare e tagliare, svendere, obbedire al vincolo esterno…Non vi basta ancora? Pagherete per la Deutsche Bank?

Vogliono farci pagare per Deutsche Bank

Nei sacri statuti, se la Germania vuole attingere al MES per salvare la Deutsche Bank, come minimo dobbiamo ricordare (e ricordarle) che quando uno stato si rivolge al MES, deve accettare  la Troika, l’agente pignoratore per l’amministrazione controllata.
Vi sembra che Berlino accetterà la Troika? Berlino che non ha accettato di sottoporre alla sorveglianza della BCE  le sue banche regionali in dissesto enorme, occulto e opaco?
Però  il governo italiano, dovrà pretenderlo: aiuti dal MES? Allora la Troika a Berlino! Come Berlino minaccia per noi!  Reciprocità!
Ovviamente  ci sputeranno in faccia, rifiuteranno con arroganza e derisione, fra i cachini di gioia dei nostri nemici interni. Bene, è la vittoria: la prova che nella UE la legge non è uguale per tutti. Che  è l’orwelliana Fattoria degli Animali, dove tutti gli animali sono uguali, ma i maiali sono più uguali degli altri. Vedete in che situazione ci siamo cacciati: credevamo di entrare nella civiltà, e ci hanno incastrato in una dittatura oscura senza nome, di cui non conosciamo neppure i limiti, perché probabilmente limiti non ha. Il dispotismo orientale del Califfo, era più civile, conosceva qualche limite, almeno si poteva provare ad ottenere giustizia con la supplica alla Sublime Porta.
La vittoria consiste in questo. Nel capire che dobbiamo far da soli  anche in regime monetario, perché non c’è “soluzione europea” del nostro debito pubblico, perché l’Europa non ci proporrà mai altro che punizione,  recessione e deflazione permanente, disoccupati di massa e di lunga durata.
Una volta realizzato che  dobbiamo far da soli  – l’Italia è contributore netto presso  della UE, mica ha bisogno –   la vittoria  italiana è a portata di mano.
Possiamo farcela perché:
1 Gli italiani hanno una ricchezza finanziaria pro capite superiore ai tedeschi
2  Abbiamo un trilione di euro in conti  bancari e 3 trilioni in attivi liquidi
3  L’Italia ha un attivo primario di  2,6% del Pil,  E tutto ciò, si badi, senza aver fatto le vere riforme strutturali che dobbiamo fare.
Ciò significa, secondo il chief investment officer Manish Singh (già  UBS e Societé Générale), che “L’Italia non solo può sopravvivere all’Italexit, ma prosperare”.  Manish Singh è uno dei tanti investitori  internazionali che, se l’Italia esce dall’euro e opera con una sua moneta svalutata, sono pronti ad investire, ossia a indebitarci di nuovo, perché siamo ridiventati solvibili. E’ l’industria francese che sarà schiacciata dal nostro export in lire.
Anche  il Nobel Stigliz  illustra (per l’ennesima volta) la convenienza d’Italia di uscire dall’euro, in un articolo apparso su”Politico”  del 26 giugno:
https://www.politico.eu/article/opinion-italy-germany-how-to-exit-the-eurozone-euro-reform/
Di fronte all’ostinazione tedesca di non riformare l’euro, l’Italia  ha la possibilità di fare una scelta diversa dalla Grecia. I benefici per l’Italia di abbandonare l’euro sono chiari, diretti e considerevoli”.
“Il cambio basso consentirà all’Italia di esportare di più. I consumatori adotteranno beni fatti in Italia invece di beni importati. I turisti troveranno il Paese ancora più attraent, per i suoi prezzi bassi. Tutto ciò stimolerà la domanda e accrescerà gli introiti dello Stato. La crescita prenderà piede, e con essa l’alto livello di disoccupazione (11,3%, quella giovanile al 33,1%) scenderà”.
E Stigliz ci spiega anche come fare: l’Italia può creare “script”, titoli di  debito pubblico, con cui permetterà di pagare le tasse e i mutui.  La perdita di valore di questi “script”   sarà  l’equivalente di una svalutazione,  con il che l’Italia recupera la sua politica monetaria efficace” . E’ il piano B.
Naturalmente, continua Stigliz, “la creazione di una moneta infomale sarà accolta da urli e strilli da parte degli altrimembri della zona euro. Sicuramente una moneta parallela  infrange  le regole e lo spirito dell’eurozona. A questo punto, l’Italia lascerà agli altri membri dell’eurozona di espellerla”.
https://www.politico.eu/article/opinion-italy-germany-how-to-exit-the-eurozone-euro-reform/
Non vi sfugga l’ironia. Gli altri membri che ci espellono, si sparano sull’alluce da soli.  Pensate solo come si troverebbe l’industria francese, a restare sola con l’euro ormai tedesco, rivalutato del 30%. Sarebbe schiacciata. Macron avrebbe i giorni contati.  E già ora, la Le Pen sta superandolo nei sondaggi.
Vedete che si può vincere. Occorre coraggio e polso fermo,  come in guerra. I miei dubbi non sono su questo governo. Sono sulle quinte colonne che invocano lo straniero perché ci punisca, e  stringa le nostre catene.
Perché sono loro che strillano che Conte è stato sconfitto; e Gentiloni dice che  gli europei “si vendicheranno sulle nostre banche”. Ma le ONG sono di un parere contrario, visto che sono molto,molto arrabbiate.
Per Haaretz, ad essere isolata è la Mutti:
Haaretz.com‏ @haaretzcom
SeguiSegui @haaretzcom
Merkel has gone from leader of Europe to near isolation | Analysis
Ed anche Le Figaro ritiene che Conte non abbia perso, perché “L’Italia può  continuare la sua politica di fermezza migratoria,  avendo ottenuto una specie di carta bianca da parte del consiglio europeo. Politicamente è una vittoria”:

Prendere in parola: carta bianca. Fermezza. Senza bisogno di fare pubblicità, molto si può  fare in “fermezza”.

sabato 23 giugno 2018

Ecco 22 fatti (non bugie) sui vaccini


 Fonte https://www.ingannati.it
I media riferiscono che il dr. Burioni, in risposta alle affermazioni di Salvini sulla potenziale pericolosità dei vaccini, abbia chiesta di citare fatti, e non dire bugie.
Non che Salvini ne abbia bisogno, ma ecco qui 22 fatti che sottopongo all’attenzione di chi attacca pregiudizalmente chi afferma la potenziale dannosità dei vaccini.
Provate a smentirmi, per piacere.
-oOo-

  1. è un fatto o una bugia, che il film Vaxxed tratta della storia vera di un pentito, un delatore, una “gola profonda” del CDC (Center for Disease Control) che, di sua spontanea volontà, non costretto da nessuno, ha dichiarato cose di cui era a conoscenza perchè direttamente interessato?
  2. è un fatto o una bugia, che tale  personaggio, William Thompson, aveva partecipato ad uno studio iniziato nel 2001, che analizzava in maniera statistica la correlazione fra il vaccino trivalente (MMR, in italiano MPR, Morbillo Parotite Rosolia) e l’autismo? E che tale studio, il cui scheduleprevedeva il rilascio dei risultati per il primo dicembre 2001, non fu reso noto fino al 2004? Ed il motivo per questo ritardo era che in effetti una correlazione c’era, in particolare fra i bambini di colore, evidenziando che l’incidenza dell’autismo era maggiore (di oltre 3 volte tanto) per quelli che avevano assunto il vaccino nei tempi previsti (entro i 18 mesi) rispetto a quelli che lo avevano preso a 36 mesi?
  3. è un fatto o una bugia, che il CDC rimaneggiò quei dati (riferimenti dello studio: Destefano et al.) fino a a) ridurre l’indice di correlazione a 1,8, ma soprattutto b) riducendo la numerosità del campione fino a renderlo non statisticamente significativo?
  4. è un fatto o una bugia, che nonostante gli USA siano il paese dove si fa causa a tutti, anche al proprio comune per una buca sul marciapiede, nonostante Vaxxed abbia fatto nomi e cognomi non è stato citato a giudizio da nessuno degli interessati? Non Le sorge il dubbio che se ci fosse stato anche un minimo elemento di falsità, di diffamazione, o di fake news come lei ama ripetere sarebbe stato facilissmo portarli in tribunale e rovinarli, mediaticamente ed economicamente?
  5. è un fatto o una bugia, come ammesso dallo stesso CDC, che non esistono studi comparativi per la valutazione degli effetti o della pericolosità dei vaccini fra campioni che met ano in confronto bambini vaccinati con bambini non vaccinati, come si farebbe per qualsiasi farmaco (esperimenti in doppio cieco)? E che quindi anche i risultati dello studio in questione, pur significativi, avrebbero potuto essere molto più allarmanti se si fosse fatto un confronto non fra bambini che avevano assunto il vaccino trivalente ad età diverse ma fra bambini che avevano assunto il vaccino e bambini che non lo avevano assunto?
  6. è un fatto o una bugia,che il CDC è un jgerberding_cdc_photoente governativo e, come tale, viene pagato dai contribuenti e dovrebbe perseguire gli interessi della salute pubblica? E lo sa che la responsabile a quel tempo del CDC Julie Gerberding andò, dopo quello studio, ad occupare l’importante posizione di responsabile del settore vaccini proprio in Merck, uno dei principali produttori del vaccino trivalente, oggetto dell’analisi a quel tempo?
  7. è un fatto o una bugia, che negli USA non si possono citare a giudizio i produttori di vaccini per gli eventuali danni ricevuti, ma ci si deve relazionare con uno speciale tribunale governativo, in cui le case farmaceutiche non partecipano, e i rimborsi che eventualmente vengono accordati alle famiglie dei bambini danneggiati sono pagati dal governo (con i soldi delle tasse dei cittadini) e non dalle case farmaceutiche?
  8. è un fatto o una bugia, che tale fondo di compensazione ha già erogato compensi per oltre 3.500 milioni di dollari (cioè 3 miliardi e mezzo di dollari), a riprova che i vaccini sono tutt’altro che sicuri e privi di effetti collaterali?
  9. è un fatto o una bugia, che nella causa Bruesewitz versus Wyeth del 2011 la corte suprema USA sentenziò che …I vaccini sono intrinsecamente insicuri (Vaccines are unavoidably unsafe)“, per bloccare tutte le successive ipotesi di cause contro le case produttrici di vaccini?
  10. è un fatto o una bugia, che l’autismo sta esplodendo, soprattutto negli USA, passando da malattia pressochè sconosciuta e neanche studiata all’università (1 caso su 10.000)a 1 caso su 60-70 oggigiorno?
  11. è un fatto o una bugia, che il caso del pentito Thompson non è stato trattato nei media principali americani, e quando un lettore l’ha pubblicato su iCNN (una sorta di blog con i contributi liberi dei lettori) nonostante avesse dato avvio ad una seguitissimo thread con moltissimi commenti è statorimosso d’autorità dalla CNN? E che quindi la volontà di censura del dibattito sui vaccini è condivisa anche dai media mondiali, anche sulla rete?
  12. è un fatto o una bugia, che il dr.Andrew Wakefield, uno dei primi a suggerire una possibile ipotesi di correlazione fra Autismo e vaccino trivalente, con un famoso paper pubblicato nel febbraio 1998 sulla rivista medica The Lancet, non dichiarava questa correlazione ma, sulla base delle testimonianze dei genitori, suggeriva semplicemente la necessità di ulteriori indagini?
  13. è un fatto o una bugia, che il principale accusatore di Wakefield fu il giornalista Brian Deer,che lavorava come freelance per il gruppo News International di Rupert Murdoch, e allo stesso tempo il figlio di Murdoch, James Murdoch, sedeva nel consiglio di amministrazione di GlaxoSmithKline come direttore non operativo?
  14. è un fatto o una bugia, che le accuse rivolte a Wakefield sono state smontate da un tribunale inglese che ha demolito l’impianto accusatorio della commissione medica, nel corso del processo che il gastroenterologo Walker-Smith, coautore del paper del Lancet, ha portato avanti per riavere giustizia?
  15. è un fatto o una bugia, che la citazione del vaccino, da parte del dr.Wakefield, nel suo articolo sul Lancet, era dovuta alla segnalazione degli stessi genitori dei bambini autistici? E che lo stesso Wakefield, per onestà intellettuale e deontologia ritenne giusto citare questo particolare, pur sapendo a cosa sarebbe andato incontro?
  16. è un fatto o una bugia, che il dr. Wakefield era un gastroenterologo e che, contattato dai genitori dei bambini autistici, all’obiezione “non ne so nulla di autismo“, si sentì rispondere che tutti i bambini soffrivano di disturbi gastro-intestinali? E che la dottoressa McBride-Campbell ha guarito il proprio figlio dall’autismo, e moltissimi altri, con la sua dieta GAPS, studiata apposta per ristabilire la piena funzionalità del tratto intestinale?
  17. è un fatto o una bugia, che stanno emergendo, forse proprio sulla scia dei pentiti come quello di cui si parla in Vaxxed, altri virolgi e scienziati che ammettono di aver falsificato i dati per far apparire i vaccini più efficaci, come nel caso della Merck [3]?
  18. è un fatto o una bugia, che fra gli Amish, comunità religiosa che non pratica la vaccinazione, non sono presenti bambini autistici (se non casi rarissimi), mentre la presenza di altre patologie normali come diabete, tumori, osteoporosi, ecc. si riscontra in percentuali analoghe?
  19. è un fatto o una bugia, che i recenti casi di poliomelite rilevati in Ucraina, nonostante la stampa abbia cercato di ricondurli a bassi tassi di vaccinazione, erano in realtà proprio dovuti ai vaccini [4]?
  20. è un fatto o una bugia, che si stanno moltiplicando i casi in cui i giudici riconoscono la correlazione fra vaccini e autismo, concedendo indennizzazioni e vitalizi[5]?
  21. è un fatto o una bugia, che i metalli pesanti ancora presenti nei vaccini, come il mercurio o l’alluminio, sono molto più dannosi rispetto a quelli che si possono trovare in natura o ingeriti col cibo perchè sono a) iniettati in vena o nei muscoli; b) in forma di nano particelle che penetrano molto più facilmente la barriera cerebrale causando infiammazioni; e  c) combinati chimicamente con il polisorbato, per facilitarne l’assimilazione (e di conseguenza gli effetti nocivi)?
  22. A proposito di tutta la teoria alla base del principio della vaccinazione,è un fatto o una bugia, che il biologo tedesco Stefan Lanka, che aveva garantito la somma di 100.000 € a chi gli avesse portato le prove dell’esistenza del virus del morbillo, non li ha ancora pagati a nessuno, supportato in questo dalla sentenza dell’Alta Corte Regionale di Stoccarda, che ha stabilito che, fino ad ora, nessuno ha portato prove sufficienti a dimostrare  l’esistenza di tale virus?

sabato 9 giugno 2018

MODERATI E MITRAGLIATI

Fonte http://marcodellaluna.info
Il governo Salvini-Di Maio rischia di essere mitragliato se resta a metà del guado.
Gli interessi economici che stanno dietro UE ed BCE già si muovono per denigrare, delegittimare e sgambettare il nuovo governo, nato dalla resistenza al loro potere e alle loro pratiche. Cercheranno di coglierlo in fallo, di tendergli agguati, di dividerlo comprandone parti, e di farlo cadere, così da completare la sottrazione dell’autonomia politica e delle risorse economiche delle nazioni, iniziando con quelle più vulnerabili e incravattabili, come l’Italia.
Perciò questo governo può vincere la partita solo se attaccherà per primo – se, cioè, dopo la fase di insediamento, metterà a nudo e delegittimerà quegli stessi interessi prima i essere fatto fuori da essi, rovesciando il loro tavolo. Quindi deve smettere di fare l’europeista benpensante, sostituire i corpi estranei al suo interno, e cantar chiara la verità a quella gente che dovrà sostenere il contrattacco dei “mercati” (della BCE, dell’Eurogruppo, del rating…).
Dovrà anche lavorare – assieme agli altri governi “populisti” e agli USA – non a riformare un ordinamento eurocratico (UE, Euro) che non è riformabile perché è nato proprio per quello che sta facendo, e neppure a prepararsi per uscire da esso unilateralmente – cosa che sarebbe devastante – ma invece a farlo crollare così da liberarsene tutti, per ritrovare la libertà politica, il diritto dei cittadini a un voto effettivo, e usarla per costruire un’Europa diversa (se possibile), cioè per le nazioni e non per gli usurai e per gli autocrati irresponsabili.
E bisogna che il governo si ritiri dal Trattato di Velsen, per prevenire che, in caso di caduta del governo e di sommosse popolari più o meno spontanee, ci arrivi la polizia militare antisommossa Eurogendfor a reprimere e a instaurare la dittatura degli usurai stranieri.

Se Lega e Stelle indugeranno invece a metà del guado senza spiegare chiaramente ciò che è l’Unione Europea, che interessi serve e che scopo ha, fingendo che essa sia rinegoziabile e riformabile, che possa diventare “democratica” anziché autocratica, allora quei medesimi interessi li faranno fuori con attacchi mediatici, giudiziari e finanziari – come hanno fatto fuori tutti coloro che cercarono di portare avanti una politica di interesse nazionale italiano: Mattei, Moro, Craxi.
La loro chance – ripeto – sta nel delegittimare prima di essere delegittimati e poi rottamati. Se continueranno a lungo a fare i moderati per farsi accettare, sono fritti. O attaccano l’UE e l’Euro, e fanno la storia; oppure si allineano per le poltrone.
Scoprire i giochi significa iniziare a spiegare l’opinione pubblica quello a cui L’Europa è servita – ad esempio raccontando, come ha fatto D’Alema, che la Banca Centrale Europea prestava i soldi allo  0,75% ai banchieri francesi e tedeschi i quali a loro volta usavano quel denaro per comprare i titoli del debito pubblico greco che pagavano il 15% di interesse virgola e con rompevano i governanti greci affinché facessero debito pubblico anche per comprare prodotti tedeschi come le navi da guerra, e poi quando la Grecia non ce l’ha più fatta a pagare gli interessi usurari, l’Unione Europea ha imposto all’Italia e ad altri paesi di prestare soldi alla Grecia a un tasso inferiore a quello a cui li prendevano prestito – ma non per aiutare la Grecia ma per far realizzare ai predetti banchieri i loro incassi usurari, anziché arrestarli (modelli analoghi sono stati applicati a Spagna, Portogallo, Irlanda). Questo è quello che ha fatto innanzitutto Monti tassando i beni immobili e facendone crollare il valore di circa un terzo, cioè di circa 2000 miliardi, che sono stati distrutti come patrimonio nazionale; e per far questo egli era stato messo a Palazzo Chigi e nominato senatore a vita.
Bisogna far capire alla gente che l’UE è una costruzione progettata e realizzata dagli usurai per realizzare una usura radicale fino al totale svuotamento dei risparmi e degli assets dei paesi sottomessi. Per questo non è riformabile e non ha senso negoziare per riformarla, se non forse al fine di far emergere più visibilmente la sua non riformabilità.

Credo che gli ultimi avvenimenti abbiano predisposto l’opinione pubblica a capire. La vicenda di Mattarella che, sotto pressione comunitaria e della BCE impedì un governo voluto della maggioranza del Paese perché chiaramente euroscettico e includente il professor Savona, ha fatto percepire come, riforma dopo riforma, senza che fosse dichiarato, il Paese è stato portato a una degradata condizione di dipendenza e sottomissione a interessi esterni tale da impedirgli di uscire dalla rotta prestabilita e da vanificare quindi la volontà del suo elettorato.
Il governo Lega 5 Stelle è nato quindi nel compromesso e nella ambiguità, ossia da un lato critico e riformatore verso l’euro e l’UE, e dell’altro lato dichiarando, anche nel discorso di Conte alle Camere, di voler restare in ambedue, imbrigliato da un ministro degli Esteri e uno delle Finanze ossequienti all’europeismo, e senza chiarire il punto fondamentale, ovvero che cosa farà, che contromisure adotterà in concreto, qualora i partners europei egemoni rifiutino di rinegoziare i trattati a cominciare da quelli sull’euro e sui migranti. Se si va a trattative senza prospettare contromisure in caso di indisponibilità della controparte, non si ottiene un fico secco perché non si ha potere di contrattazione.
Lega e Stelle non hanno per il momento spiegato agli italiani che la situazione di sudditanza e squilibrio a danno dell’Italia, che essi vogliono cambiare rinegoziando i trattati comunitari, non si è creata per errore o per accidente bensì è stata creata deliberatamente e programmaticamente da precisi interessi secondo un itinerario prestabilito molto tempo fa, sicché cambiare le regole che non vanno bene richiede o richiederebbe di battere quegli interessi, e per batterli bisogna avere una forza maggiore di quella dei portatori di questi interessi. Dov’è questa forza? Può venire solo da un’operazione di smascheramento del progetto eurocratico, che si colleghi a una ribellione concertata col gruppo di Visegrad, con l’Austria, con gli USA, diretta ad abbattere l’UE e l’Euro, sostituendoli con un ordinamento completamente diverso e non in mano a speculatori e nuovi kapò franco-tedeschi. Chiamiamoli “makrò”.
A un livello più profondo e generale, la nuova maggioranza sta lasciando inespressa, non comunicata, non proposta al dibattito pubblico, la dinamica di fondo, in cui si colloca anche l’insieme delle caratteristiche nocive della costruzione comunitaria: essa non ha ancora detto alla gente che, semplicemente, le cose che non vanno bene non sono venute in essere perché le hanno volute i tedeschi oppure una lobby di banchieri internazionali oppure di tecnocrati a Bruxelles, bensì perché esse servono e corrispondono all’interesse del capitale finanziario internazionale che guida i processi di riforma e che, per massimizzare il proprio potere e per conformare il mondo e le società e le loro comprensioni della realtà ai propri interessi, ha bisogno precisamente di questo, ossia di creare una dipendenza unilaterale della politica e delle nazioni e delle singole persone (togliendo loro le scelte politiche e lasciando esistere un simulacro di democrazia solo finché rimane nei binari voluti dal capitale) dal cartello bancario privato che produce e concede moneta e credito. E lo ha creato togliendo agli stati la sovranità monetaria e sottoponendoli alla pressione irresistibile del rating del loro debito pubblico.
08.06.18 Marco Della Luna

Se riusciamo a deprogrammarci, non si tratta di diventare zombie o fantasmi, ma di agire nella consapevolezza costante che stiamo vivendo un...