domenica 27 settembre 2015

USA: ecco il Papa. Mito di povertà e Agenda Globalista...

  Jon Rappoport

“Le religioni e si, persino certi sistemi economici hanno predicato povertà come via di salvezza o almeno come vita "piu' onesta" . La povertà è promossa come un tipo di test sulla fede. Ma i promotori hanno sempre dei contanti in banca. Il trucco è questo: per maturare ricompense spirituali, un povero deve restare povero. Diversamente, come potrebbe continuare a conoscere la vera gloria? La versione moderna di questo è la seguente: una vittima è una vittima per sempre. Diversamente potrebbe eliminare il bisogno di "giustizia sociale" e il genio della truffa che la spaccia. Non spendere pochi dollari per pulire i sistemi idrici contaminati nei paesi del Terzo Mondo. Non ritornare buona terra da coltivare, che è stata rubata. La povertà e la fame sono attraenti. Danno vita ad ideologie umanitarie che fanno da copertura a  furto e distruzione su larga scala. ( trad. da The Underground, Jon Rappoport)
Eccolo, il Papa. Ed il suo messaggio gesuitico nascosto è: disfiamoci di nazioni separate, eliminiamo il profitto privato per le classi medie e ritorniamo a quei giorni gloriosi del Medio Evo; la mia Chiesa fiorisce a quelle condizioni; sappiamo come gestire il tormento che copre tutto il pavimento; oh ed ecco il piatto per la raccolta della questua! Costui è parte della banda internazionale che maltratta la parola "capitalismo" come fosse un peccato mortale.
Fare distinzioni non è il piatto forte del Papa.
Egli ignora le differenze tra le mega-multinazionali che si allineano con i governi (e la sua Chiesa) per creare l'Ordine Globalista…e i numeri infiniti di piccoli business i cui proprietari sono coloro che vogliono lavorare per guadagnarsi da vivere e trarvi un profitto. Per il Papa, questo è "capitalismo" .
Tutto dovrebbe essere gratis, che tradotto significa: quasi tutti dovrebbero essere poveri.
Migrazione di popolazioni? No problem. E' buona cosa. Dopotutto, sul lungo termine aiuta a cancellare i confini e le nazioni e a far tornare indietro l'orologio a tempi piu' tumultuosi.
Questa è l'operazione e il Papa...c'è saltato sopra. Lui ed Obama se la intenderanno bene. Obama ha il compito di fare in modo che comunità delle città che lui caldeggia, restino povere e nel loro biasimo prendano di mira grandi  obbiettivi.
Obama non ha mai inteso creare lavoro in quei nuclei interni delle città  nè trasformarle. Non è mai stato nel suo programma. Non ha mai inteso parlare su come i lavori  e le aziende li si sono persi, quando trattato globalista su trattato globalista ha spedito oltremare le fabbriche. Obama sta pubblicizzando nuovi trattati commerciali.
Lui e il Papa si daranno una gomitatina e si strizzeranno l'occhietto .
Se questi due si intenderanno bene, la  “solida scienza” relativa al surriscaldamento ad opera umana, scatenerà tagli globali nella produzione energetica (ad eccezione delle aziende favorite), creando cosi una povertà ancora piu' orrenda  tra i Paesi del Terzo Mondo (che si suppone “beneficino dalla distribuzione razionale dell'energia”).
Questi due uomini sanno come usare i discorsi "umanitari" per favorire i loro veri obbiettivi. Sanno come suonare la musica, instillando una adeguata quantità di colpa  lungo la via.
Il Papa e il Presidente faranno saltare i tappi dello champagne. Sarà una festa.
Obama: Sua Santità, sono un dilettante di rango quando si tratta di operazioni psicologiche [di guerra psicologica]. Voi gente  state facendo raggiri da un paio di millenni, piu' o meno. Quindi qualsiasi suggerimento mi potete offrire...
Papa: Non prendere in giro chi lo sa fare, Barack. Tu stai facendo un  ottimo lavoro . Hai cominciato il tutto con quella utopia messianica di salvezza e poi l'hai messa nel cassetto e sei andato per la giustizia sociale, che è una grossa cosa, poichè distoglie l'attenzione dal fatto che la piu' parte della gente voglia lavoro e denaro abbastanza per sopravvivere  e ovviamene questo non accadrà mai...
Nei suoi primi commenti alla stampa, dopo essere stato eletto come Papa, Francesco disse: “Questo è cio' che voglio, una chiesa povera per i poveri.”
1.2 miliardi di membri, una nazione separata (il Vaticano), una stima di 170 miliardi di dollari di spese voluttuarie annuali…si proprio vero, una chiesa povera.
La parte relativa a "per i poveri" della citazione del Papa è molto accurata. Come in: un ritorno a maggiore povertà. In un mondo simile, i signori feudali riempiranno di certo il piatto delle offerte.
C'è giusto un problema con l'Agenda Globalista del Vaticano: non si armonizza molto con la visione megacorporativa del Globalismo. Dato che sempre meno persone sul globo possono permettersi di comprare cio' che le multinazionali stanno vendendo, succederà uno schianto. Ma per il Papa, questi sono gretti dettagli. In superficie è con le megacorporations ma ad un livello più profondo, il Vaticano vuole cio' che ha sempre voluto: caos, povertà e controllo dall'alto.
by Jon Rappoport
traduzione Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net

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