fonte http://www.ninconanco.info
Immagino che tutti, almeno una volta, abbiano visto questo film.
Nel film “Serafino” interpretato da un giovane Adriano Celentano, sono conservati numerosi insegnamenti su uno stile di vita semplice e felice.
Questo film girato negli anni 60, ancora oggi riesce a emozionare per la sua semplicità, ma soprattutto per laspensieratezza che trasmette al telespettatore verso quel mondo antico, oramai andato perduto per sempre.
Il film inizia con il pastore Serafino che viene forzatamente chiamato alle armi (naja obbligatoria di allora…), ma lui cozza continuamente contro la stupidità del militarismo al punto che i suoi superiori, dopo mille punizioni non lo sopportano più e lo riformano credendolo matto. Ma Serafino è in realtà il più savio di tutti.
Uno è il denaro, che rende schiavo chi lo adora e lo conserva.
Di questo pericolo Serafino si libera facilmente: una volta ereditati i soldi dalla vecchia zia, li sperpera in feste e divertimenti con la gente del suo paese. Il denaro su Serafino non ha alcun potere perché egli non ha bisogno di niente che il denaro possa comprare.
La sua felicità è lì col suo gregge, nell’alta montagna dove lui se ne sta beato. Emblematica la scena della macchina costosa che cade in un dirupo e va a fuoco. Per Serafino non si tratta di una perdita di cui piangere, ma di uno spettacolo di cui essere allegri, meglio dei fuochi d’artificio.
Serafino è immune anche a questo pericolo perché lui fa l’amore solo per piacere e quando ne ha voglia e con tutte le donne che gli capitano, proprio come gli animaletti selvaggi.
I tabù o l’ipocrita decenza sono a lui sconosciuti.
E se alla fine sposerà una prostituta al fine di sbloccare l’eredità della zia più che altro a vantaggio di quest’ultima, per aiutarla a mantenere i suoi quattro figli illegittimi, e non tanto per poter disporre lui dei soldi a suo vantaggio personale, non vuole una moglie. Nel finale, lascia libera anche lei di vivere come vuole e se ne va a pascolare le pecore in montagna. Il messaggio del film è chiaro:
Egli sente la nostalgia del suo paese, del cibo genuino, delle donne semplici e della natura incontaminata. Forzatamente chiamato alle armi, cozza continuamente contro la stupidità del militarismo al punto che i suoi superiori, dopo mille punizioni non lo sopportano più e lo riformano credendolo matto. Ma Serafino è in realtà il più savio di tutti. Il FILM lo potete vedere qui: http://www.dailymotion.com/video/x2cr5hn_serafino-film-prima-parte-adriano-celentano_shortfilms
Recensione di: http://antonio-bonifati.blogspot.it/2014/01/recensione-del-film-serafino.html
Da SchiavitudelLavoro
Immagino che tutti, almeno una volta, abbiano visto questo film.
Nel film “Serafino” interpretato da un giovane Adriano Celentano, sono conservati numerosi insegnamenti su uno stile di vita semplice e felice.
Questo film girato negli anni 60, ancora oggi riesce a emozionare per la sua semplicità, ma soprattutto per laspensieratezza che trasmette al telespettatore verso quel mondo antico, oramai andato perduto per sempre.
Il film inizia con il pastore Serafino che viene forzatamente chiamato alle armi (naja obbligatoria di allora…), ma lui cozza continuamente contro la stupidità del militarismo al punto che i suoi superiori, dopo mille punizioni non lo sopportano più e lo riformano credendolo matto. Ma Serafino è in realtà il più savio di tutti.
Serafino è un pastore che ha conservato
uno stile di vita libero
uno stile di vita libero
e in armonia con la natura.
Due sono le cose che minacciano la sua libertà, due pericoli
che a prima vista non appaiono subito legati con una forte limitazione
della libertà dell’uomo, ma che subito poi si rilevano essere ceppi da
cui è difficile liberarsi.Uno è il denaro, che rende schiavo chi lo adora e lo conserva.
Di questo pericolo Serafino si libera facilmente: una volta ereditati i soldi dalla vecchia zia, li sperpera in feste e divertimenti con la gente del suo paese. Il denaro su Serafino non ha alcun potere perché egli non ha bisogno di niente che il denaro possa comprare.
La sua felicità è lì col suo gregge, nell’alta montagna dove lui se ne sta beato. Emblematica la scena della macchina costosa che cade in un dirupo e va a fuoco. Per Serafino non si tratta di una perdita di cui piangere, ma di uno spettacolo di cui essere allegri, meglio dei fuochi d’artificio.
L’altro pericolo mortale per la libertà di un uomo è il matrimonio.
Matrimonio fa rima con patrimonio e in effetti dal medioevo sino ad
oggi raramente ci si sposa per amore o l’amore finisce presto soffocato
dalla rigidità di un legame forzatamente ad uno ad uno, del tutto
artificiale in natura per la nostra specie.
Loading...
I tabù o l’ipocrita decenza sono a lui sconosciuti.
E se alla fine sposerà una prostituta al fine di sbloccare l’eredità della zia più che altro a vantaggio di quest’ultima, per aiutarla a mantenere i suoi quattro figli illegittimi, e non tanto per poter disporre lui dei soldi a suo vantaggio personale, non vuole una moglie. Nel finale, lascia libera anche lei di vivere come vuole e se ne va a pascolare le pecore in montagna. Il messaggio del film è chiaro:
Serafino e i pastori
sono gli ultimi uomini liberi,
in una società che rende l’uomo schiavo, da
una parte separandolo dall’ambiente naturale e ammassandolo nel grigio
delle città e dall’altra creando per lui falsi idoli e desideri,
funzionali ai meccanismi economici, peraltro non sostenibili, del
capitalismo, sottovalutando le gioie naturali, che invece vengono dalle
piccole cose.
Serafino non riesce proprio a vivere
nelle città, non accetta lo stile di vita, le convenzioni sociali e
l’ambiente artificiale.
Egli sente la nostalgia del suo paese, del cibo genuino, delle donne semplici e della natura incontaminata. Forzatamente chiamato alle armi, cozza continuamente contro la stupidità del militarismo al punto che i suoi superiori, dopo mille punizioni non lo sopportano più e lo riformano credendolo matto. Ma Serafino è in realtà il più savio di tutti. Il FILM lo potete vedere qui: http://www.dailymotion.com/video/x2cr5hn_serafino-film-prima-parte-adriano-celentano_shortfilms
Recensione di: http://antonio-bonifati.blogspot.it/2014/01/recensione-del-film-serafino.html
Nessun commento:
Posta un commento