mercoledì 24 settembre 2014

AFORISMI NIKOLA TESLA

Fonte http://obiettivi.wordpress.com/

Si lavora meglio di notte, perche’ la luce stellare e il pensiero sono strettamente correlati.

-

 nessun uomo che era esistito, e’ morto. Si era trasformato in luce e come tale esiste ancora. Il segreto e’ che queste particelle di luce riprendono il loro stato originale.

Perche’ dovrebbe esserle chiaro , signor Smith? Basta crederci. Tutto e’ la luce.

-

L’intero universo e’ in alcuni periodi stanco di se stesso e di noi. Scomparsa di una stella e la comparsa di comete avra’ effetto su di noi piu’ di quanto noi sospettiamo. I legami tra le creature della Terra sono ancora piu’ forti, a causa dei nostri sentimenti e pensieri un fiore lasciera’ forte un profumo o stara’ zitto. Queste verita’ dobbiamo apprendere sempre di nuovo per guarire. Il farmaco e’ nei nostri cuori e anche nel cuore dell’animale che noi chiamiamo l’universo.

-

TESLA: Quando ad un uomo diventa chiaro che il suo piu’ alto obiettivo era di correre per una stella cadente e prova a prenderla, capira’ che la sua vita e’ stata data proprio per questo e sara’ salvato. Alla fine prendera’ la stella!

GIORNALISTA:
 E cosa accadra’ allora?

TESLA:
 Il Creatore ridera’ e dira': “Cadeva solo per farti correre da lei e prenderla.”

-

Sulla terra c’e’ abbastanza elettricita’ per diventare un secondo sole.
La luce brillerebbe intorno all’equatore, come un anello intorno al Saturno.

-

Tante persone mi chiamano sognatore, ridendo delle mie idee. Il nostro mondo è prodigo di persone superficiali. Il tempo farà da giudice.

-

A volte, di notte, vedo le truppe Maya e gli Aztechi marciare sulle strade di questa terra, correndo verso le citta’ tra le porte del Sole e della Luna.

-

La religione e la filosofia insegnano che l’uomo puo’ diventare Cristo, Budda e Zoroastro.
Quello che sto cercando e’ piu’ folle, assolutamente piu’ grande e piu’ impossibile.
Ovvero: cosa fare nell’universo, per far si che ogni uomo nasca come Cristo, Buddha e Zoroastro.

-

una macchina spirituale, e se si trasmette nella realta’ fisica, smette di funzionare.

-

A Colorado Springs, ho illuminato la Terra con l’elettricita’. Inoltre, la possiamo illuminare con altre energie, come, per esempio, l’energia positiva mentale.
Tali energie sono evidenti nelle musiche di Bach o Mozart, o nei versi di un grande poeta. All’interno della Terra, ci sono energie di allegria, pace e amore; si manifestano con un fiore che cresce dal terreno, ed il cibo che riceviamo da esso e tutto cio’ che fa risiedere l’uomo in quella determinata area. Ho trascorso alcuni anni a cercare il modo in cui questa energia potrebbe essere influenzata dalle persone.
La bellezza e il profumo delle rose puo’ essere usata come una medicina, ed i raggi del sole come il cibo.
La vita ha un numero infinito di forme, ed e’ dovere dello scienziato individuarla in ogni forma di materia.
Tre cose sono importanti in questo.
Tutto quello che faccio, e’ cercarle.
So che non le trovero’, ma, non ci rinuncio.

-

…[ha] un magnifico abito matematico che affascina, abbaglia e rende la gente cieca di fronte ad errori impliciti. La teoria è come un mendicante vestito color porpora che la gente ignorante scambia per un re…, i suoi esponenti sono uomini brillanti, ma sono metafisici, più che fisici… (Tesla sulla teoria della relatività)

-

Io continuo a ritenere che lo spazio non possa essere curvo, per il semplice fatto che esso non può avere proprietà. Sarebbe come affermare allo stesso modo che Dio ha delle proprietà. Egli non ne ha, ma solo degli attributi di nostra invenzione. Di proprietà si può parlare solo per la materia che riempie lo spazio. Dire che in presenza di corpi enormi lo spazio diventa curvo è equivalente ad affermare che qualcosa possa agire secondo nulla. Io mi rifiuto di sottoscrivere un simile modo di vedere (Tesla)

-

GIORNALISTA:

Le persone che La stimano criticano il suo attacco su Albert Einstein e sulla sua teoria della Relatività. E’ strana la sua affermazione che la materia non ha energia. Tutto è intriso di energia, da dove proviene?

TESLA: Prima era energia, poi materia.

GIORNALISTA:
Mr. Tesla, sarebbe come dire che lei ha generato suo padre non lui a lei.

TESLA:

Si funziona proprio cosi dalla nascita dell’universo. La materia è creata dall’energia primaria ed eterna, che noi conosciamo come luce. Ha brillato, e sono nate le stelle, i pianeti, l’uomo e tutto ciò che c’e’ sulla terra e nell’universo. La materia è l’espressione di infinite forme di luce, perché l’energia è più vecchia di lei. Ci sono quattro leggi sulla Creazione. La prima che la fonte di tutto sta nell’incompreso, la particella oscura che la mente non può concepire, o matematicamente misurare; in questa particella entra tutto l’universo. La seconda legge e’ la diffusione dell’oscurità che è la vera natura della luce, dall’incompreso e la sua trasformazione nella luce. La terza legge è necessità della luce di diventare materia. La quarta legge è: senza inizio e senza fine; le tre leggi precedenti ci sono sempre e la creazione è eterna.

-


TESLA:
 Nell’universo e nella natura vige una moralita’ superiore, uno scienziato dovrebbe
seguire solo quella.
In termini di etica umana, tutta la morale potrebbe essere sintetizzata in due parole: Sangue e Oro. “Il sangue che scorre e l’oro che splende!”.
Questi sono i versi di Adi Endre.
Cosiì sara’, fino a quando non dominera’ tra le popolazioni, la morale delle stelle.

GIORNALISTA:
 La morale delle stelle? Che cosa e’, signor Tesla?

TESLA:
 La piu’ antica dottrina filosofica delle leggi cosmiche e la gestione di esse.
Queste leggi sono in letargo, si dovrebbero riavviare.

GIORNALISTA:
 Il nostro giornale e’ intenzionato ad aprire la scuola di corrispondenza dell’Immortalita’. Gli insegnanti selezionati sono Platone, Omero, Kalidasa, Balmiki, Po Li, Shakespeare, Milton, Michelangelo, Raffaello, Cervantes, Goethe, Dostoevskij, Bach, Beethoven, Mozart ed altri. Ad ognuno verra’ dedicato il numero festivo di “Bulletin”, dove si raccontera’ del loro lavoro e della vita. Fortunatamente, lei e’ tra i vivi, quindi inizieremo da Lei. L’intervista puo’ essere assimilata alla prima ora di scuola.

TESLA:
 Si sbaglia, signor Smith! Tutti coloro che avete citato sono ancora vivi. Infatti, sono molto piu’ vivi loro che molti uomini, che in questo momento camminano sulla Terra.

GIORNALISTA:
 Senza dubbio, lei si accompagna sempre a loro. Ho pensato alla loro presenza fisica.

TESLA:
 C’e’ tempo, incontrera’ alcuni di loro e si togliera’ il cappello per salutarli. Ora sfruttiamo la fortuna della mia presenza fisica qui.

GIORNALISTA:
 Mi dica, per favore, quali sono i principi di adattamento di un angelo sulla terra?

TESLA:
 Ne ho dieci di principi. Scriva con precisione.

GIORNALISTA:
 Scrivero’ ogni sua parola, caro signor Tesla.

TESLA:
 Il primo principio e’ tanta consapevolezza della missione e del lavoro da svolgere. Si deve, anche se solo vagamente, intuire gia’ nei primissimi anni. Non bisogna essere falsamente modesti; la quercia sa ch’e’ la quercia, un cespuglio accanto ad essa sa che e’ un cespuglio. Gia’ da ragazzino a dodici anni ero sicuro di approdare a Niagara Falls. Per la maggior parte delle mie scoperte, fin dall’infanzia percepivo, anche se nebulosamente, che le avrei realizzate… Il secondo principio e’ la persistenza. Tutto cio’ che ho intrapreso, ho finito. Avevo diciannove anni quando, su consiglio di un amico, decisi di leggere tutte le opere di Voltaire. Il mostro letterario aveva scritto un centinaio di volumi di grande formato, con piccoli caratteri. L’ho letti tutti, ma non sono riuscito a scoprire se il mio amico ha fatto altrettanto. Con la stessa tenacia mi avvicinavo a tutto quello che facevo. Lei e’ diventata una parte di me, cosiì a qualche mia invenzione, tornavo anche dopo 30 anni per perfezionarla.

GIORNALISTA:
 Qual e’ il terzo principio di adattamento, signor Tesla?

TESLA:
 Indirizzare tutta l’energia vitale e spirituale alla produzione. Quindi, la purificazione di molte cose e il soddisfacimento delle esigenze dell’uomo. Io con cio’ non ho perso tempo, ma solo ricevuto. Ho ricevuto cosiì tanto, che sono felice ogni giorno e ogni notte. Scriva: Nikola Tesla e’ un uomo felice … Il quarto principio fa parte dell’adattamento della struttura del corpo verso l’operare.

GIORNALISTA:
 Cosa significa, signor Tesla?

TESLA:
 In primis, il mantenimento della struttura corporea. Il corpo umano e’ una macchina perfetta. Io conosco la struttura del mio corpo e cio’ che e’ bene per esso. Il cibo con cui si alimenta la maggior parte delle persone e’ dannoso e pericoloso per il sottoscritto. A volte immagino che tutti gli chef del mondo sono contro di me, in un complotto. Tocchi la mia mano.

GIORNALISTA:
 E’ fredda.

TESLA:
 Siì. Il sangue puo’ essere gestito, unitamente a molti processi dentro e intorno a noi. Perche’ e’ diventato pallido, giovanotto?

GIORNALISTA:
 Mi sono ricordato di una storia. Ma proseguiamo, per favore, signor Tesla.

TESLA:
 Non continueremo a parlare, finche’ non ascoltero’ di cosa si tratta.

GIORNALISTA:
 E’una storia, che Mark Twain scrisse su un misterioso straniero, un meraviglioso libro di Satana, ispirato da Lei.

TESLA:
 La parola “Lucifero” mi piace di piu’. Al signor Twain piace scherzare. Nell’infanzia una volta sono guarito leggendo i suoi libri. Quando ci siamo incontrati qui, gli avevo raccontato questo e lui si era commosso così tanto che aveva pianto. Siamo diventati amici e spesso veniva, nel mio laboratorio, a trovarmi. Una volta mi chiese di fargli provare la macchina che con le vibrazioni causava la sensazione della beatitudine. Era una di quelle invenzioni fatte per il divertimento, delle quali mi occupavo qualche volta. Ho avvertito il signor Twain, di non rimanere troppo sotto le vibrazioni. Lui non mi ha dato ascolto ed e’ rimasto piu’ a lungo. Si e’ conclusa che lui come un razzo, tenendosi per i pantaloni, e’ corso in una certa stanza. E’stato diabolicamente divertente, ma ho mostrato seriet’. Torniamo all’adattamento della struttura del corpo. Oltre al cibo, il sonno e’ molto importante. Dopo un lavoro lungo e faticoso, che aveva richiesto uno sforzo sovrumano, io dopo un’ora di sonno avrei completamente recuperato. Sono in grado di gestire il sonno, dormire e svegliarmi all’ora che ho prestabilito. Se qualcosa in quello che faccio non mi e’ chiaro, mi sforzo di pensare ad esso durante il sonno, e in tal modo trovo la soluzione.

GIORNALISTA:
 Bacone, dice che il genio a volte, durante il sonno, fugge dalla scrivania e dal laboratorio.

TESLA:
 Il quinto principio e’ la memoria. Forse, in molte persone il cervello e’ custode delle conoscenze del mondo e delle esperienze acquisite nella vita. Il mio cervello e’ impegnato in cose piu’ importanti della memoria; mi chiede cio’ di cui ha bisogno in un determinato momento. Cio’ che sta intorno a noi e basta soltanto prenderlo. Tutto cio’ che una volta abbiamo visto, sentito, letto ci segue sottoforma di particelle di luce. Queste particelle mi sono obbedienti e fedeli. Infatti, il Faust di Goethe, il mio libro preferito, che ho imparato, a memoria in tedesco, da studente, ora posso ancora recitarlo tutto. Le mie invenzioni per anni l’ho portato in “testa”, e solo dopo le ho realizzate.

GIORNALISTA:
 Lei, spesso, menziona il potere della visualizzazione.

TESLA:
 Essa, devo ringraziare per tutto cio’ che ho creato. Gli eventi della mia vita e le mie scoperte sono reali, davanti ai miei occhi, visibili come qualsiasi evento o soggetto. In gioventu’, ho avuto paura di cio’, non sapendo cosa fosse realmente, ma in seguito ho accettato questo potere, come un grande dono e risorsa. L’ho amato e custodito gelosamente. Con la visualizzazione, ho eseguito le correzioni nella maggior parte delle mie invenzioni, e poi una volta terminate, le realizzavo. Risolvevo equazioni matematiche complesse, senza scrivere i numeri. In Tibet, per questo dono mi avrebbero conferito lo status di alto Lama.

GIORNALISTA:
 Mozart avrebbe corretto solo due o tre note su uno spartito. La composizione era gia’ stata prodotta nella sua testa.

TESLA:
 Sì, si fa così. La mia vista e l’udito sono perfetti e, oserei dire, piu’ forte che in altre persone. Sento un tuono a centocinquanta miglia, e vedo i colori del cielo che gli altri non possono vedere. Questa sensi sopranaturali, gia’ la possedevo da bambino. In seguito li ho sviluppato con consapevolezza.

GIORNALISTA:
 Durante la gioventu’, piu’ volte ha avuto una grave malattia. Anche la malattia fa parte dell’adattamento degli elementi umani?

TESLA:
 Sì. Spesso e’ il risultato di una mancanza o di esaurimento della forza vitale, ma spesso e’ la purificazione della mente e del corpo dalle tossine che si sono accumulate. E’necessario che un uomo soffre di tanto in tanto. L’origine nella maggior parte delle malattie e’ nello spirito. Pertanto, lo spirito e’ in grado di curare la maggior parte delle malattie. Quando ero uno studente, mi ammalai di colera che imperversava in Lika. Guarii, perche’ mio padre acconsentiì a farmi intraprendere gli studi tecnici, che erano la mia vita. La Visione, per me non e’ una malattia, ma la capacita’ della mente di penetrare oltre le tre dimensioni della terra. L’ho avuta da sempre, e l’ho accettata, come tutti gli altri fenomeni che mi circondano. Una volta, da bambino, camminavo sulla riva al fiume insieme allo zio, e gli dissi: “dall’acqua emergera’ una trota, scagliero’ un sasso e la trancero'”. E cio’ avvenne realmente. Spaventato e stupito, mio zio grido': “Bade Satanas retro”! Era un uomo colto, e parlava la lingua latina … Ero a Parigi, quando ho visto la morte di mia madre. Nel cielo, pieno di luce e musica, aleggiavano delle creature meravigliose. Una di loro, aveva l’aspetto di mia madre, che mi guardava con infinito amore. Quando la visione spariì, gia’ sapevo che mia madre era morta.

GIORNALISTA:
 Qual e’ il settimo principio signor Tesla?

TESLA:
 La consapevolezza di poter trasformare l’energia fisica e vitale in cio’ che vogliamo, e ottenere il controllo di tutte le emozioni. Gli indu’, lo chiamano Kundalini Yoga. Questa consapevolezza si puo’ acquisire, ma occorrono molti anni, oppure e’ una dote naturale che si ha gia’ dalla nascita. Ho avuto la maggior parte delle mie capacita’ gia’ dalla nascita. Sono strettamente connessi con l’energia sessuale, che viene dopo la luce piu’ diffusa nell’universo. La donna e’ il piu’ grande ladro di questa energia, e quindi del potere spirituale. L’ho sempre saputo e mi sono controllato. Da solo ho fatto cio’ che volevo: sia la parte contemplativa che spirituale.

GIORNALISTA:
 Il nono principio, signor Tesla?

TESLA:
 Fare di tutto, qualora possibile, per non dimenticare chi siamo e perche’ siamo sulla Terra, ogni giorno e in ogni momento. Persone eccezionali, che soffrono nella vita per malattia, poverta’, o per problemi sociali che feriscono in modo eccessivo, con la loro stupidita’, incomprensioni, persecuzioni e altre privazioni di cui questa Terra e’ piena, come gli insetti in una palude, lasciando dietro di se incompiute le opere intraprese. Ci sono tanti Angeli caduti sulla Terra. Eckermann, domando’ a Goethe: cosa sarebbe accaduto, se la sua vita, svoltasi in modo armonioso e felice, fosse stata diversa? Egli rispose: “non mi accadrebbe di non utilizzare il jackpot”.

GIORNALISTA:
 Qual e’ il decimo principio?

TESLA:
 La cosa piu’ importante. Scriva che il signor Tesla ha giocato. Ha giocato, per tutta la sua vita e in modo eccezionale.

GIORNALISTA:
 Signor Tesla! Questo vale anche per il suo lavoro ed i suoi risultati? Sono un gioco?

TESLA:
 Sì, caro ragazzo. Mi piace tanto giocare con l’elettricita’! Sempre mi viene la pelle d’oca quando ascolto di quel greco che rubo’ il fuoco. E la terribile e disgustosa storia dell’aquile che colpivano il suo fegato. Ma Zeus, non aveva abbastanza tuoni e fulmini, e alla fine e’ stato raggirato? Qui, c’e’ qualche incomprensione … I fulmini sono i giocattoli piu’ belli che si possono trovare. Non dimentichi di evidenziare: Nikola Tesla fu il primo uomo che creo’ il fulmine.

GIORNALISTA:
 Signor Tesla, un attimo fa ha parlato degli Angeli e il loro adattamento sulla Terra.

TESLA:
 Davvero? Cio’ e’ lo stesso. Scriva anche questo: Lui ha avuto il coraggio di prendere su di se’ le prerogative di Indra, Zeus e Perun. Immagini una di queste divinita’, che la sera vestita di nero, con bombetta e guanti bianchi, organizzi per l’elite di New York, incendi, terremoti e tuoni!

GIORNALISTA:
 I lettori della rivista amano l’umorismo. Ma, lei mi ha confuso dicendo, che le sue scoperte, che rappresentano un immenso beneficio per il popolo, sono un gioco. Molti resteranno interdetti nel giudicarla.

TESLA:
 Caro signor Smith, il guaio e’ che le persone sono troppo serie. In caso contrario, sarebbero piu’ felici e vivrebbero di piu’. Un proverbio cinese dice che la serieta’ riduce la durata. Po Li credeva, che visitare la taverna, era visitare il Palazzo Imperiale. Ma, per un giudizio rasserenante su di me, torniamo alle cose che loro ritengono importanti.

GIORNALISTA:
 A loro, interesserebbe sapere, qual e’ la sua filosofia di vita.

TESLA:
 La vita, e’ un ritmo che deve essere conosciuto. Io, sento quel ritmo e mi faccio guidare da esso. Esso, mi e’ molto grato e mi ha fornito la sapienza che possiedo. Tutto cio’ che vive e’ unito da un profondo e meraviglioso legame: l’uomo e le stelle, ameba e il Sole, il nostro cuore e il moto d’infiniti mondi. Questi legami sono indistruttibili, ma possono essere ammansiti e soddisfatti, cosiì che, l’uomo inizia a tessere nuovi e diversi rapporti nel mondo, senza distruggere i vecchi. La sapienza viene dell’universo, la nostra visione e’ il suo ricevitore piu’ perfetto. Possediamo due occhi: il terreno e lo spirituale. Bisogna sforzarsi affinche’ diventino un solo occhio. L’universo e’ vivo in tutte le sue manifestazioni, come un animale pensante. La pietra e’ un essere pensante e emotivo, come sono le piante, gli animali e l’uomo. La stella che brilla ci invita a guardarla, e se non fossimo troppo occupati per noi stessi, avremmo recepito il suo linguaggio e il messaggio. L’uomo deve armonizzare il proprio respiro, gli occhi e le orecchie con il respiro, gli occhi e le orecchie dell’universo.


TESLA:
 Nell’universo e nella natura vige una moralita’ superiore, uno scienziato dovrebbe
seguire solo quella.
In termini di etica umana, tutta la morale potrebbe essere sintetizzata in due parole: Sangue e Oro. “Il sangue che scorre e l’oro che splende!”.
Questi sono i versi di Adi Endre.
Cosiì sara’, fino a quando non dominera’ tra le popolazioni, la morale delle stelle.

GIORNALISTA:
 La morale delle stelle? Che cosa e’, signor Tesla?

TESLA:
 La piu’ antica dottrina filosofica delle leggi cosmiche e la gestione di esse.
Queste leggi sono in letargo, si dovrebbero riavviare.

GIORNALISTA:
 Il nostro giornale e’ intenzionato ad aprire la scuola di corrispondenza dell’Immortalita’. Gli insegnanti selezionati sono Platone, Omero, Kalidasa, Balmiki, Po Li, Shakespeare, Milton, Michelangelo, Raffaello, Cervantes, Goethe, Dostoevskij, Bach, Beethoven, Mozart ed altri. Ad ognuno verra’ dedicato il numero festivo di “Bulletin”, dove si raccontera’ del loro lavoro e della vita. Fortunatamente, lei e’ tra i vivi, quindi inizieremo da Lei. L’intervista puo’ essere assimilata alla prima ora di scuola.

TESLA:
 Si sbaglia, signor Smith! Tutti coloro che avete citato sono ancora vivi. Infatti, sono molto piu’ vivi loro che molti uomini, che in questo momento camminano sulla Terra.

GIORNALISTA:
 Senza dubbio, lei si accompagna sempre a loro. Ho pensato alla loro presenza fisica.

TESLA:
 C’e’ tempo, incontrera’ alcuni di loro e si togliera’ il cappello per salutarli. Ora sfruttiamo la fortuna della mia presenza fisica qui.

GIORNALISTA:
 Mi dica, per favore, quali sono i principi di adattamento di un angelo sulla terra?

TESLA:
 Ne ho dieci di principi. Scriva con precisione.

GIORNALISTA:
 Scrivero’ ogni sua parola, caro signor Tesla.

TESLA:
 Il primo principio e’ tanta consapevolezza della missione e del lavoro da svolgere. Si deve, anche se solo vagamente, intuire gia’ nei primissimi anni. Non bisogna essere falsamente modesti; la quercia sa ch’e’ la quercia, un cespuglio accanto ad essa sa che e’ un cespuglio. Gia’ da ragazzino a dodici anni ero sicuro di approdare a Niagara Falls. Per la maggior parte delle mie scoperte, fin dall’infanzia percepivo, anche se nebulosamente, che le avrei realizzate… Il secondo principio e’ la persistenza. Tutto cio’ che ho intrapreso, ho finito. Avevo diciannove anni quando, su consiglio di un amico, decisi di leggere tutte le opere di Voltaire. Il mostro letterario aveva scritto un centinaio di volumi di grande formato, con piccoli caratteri. L’ho letti tutti, ma non sono riuscito a scoprire se il mio amico ha fatto altrettanto. Con la stessa tenacia mi avvicinavo a tutto quello che facevo. Lei e’ diventata una parte di me, cosiì a qualche mia invenzione, tornavo anche dopo 30 anni per perfezionarla.

GIORNALISTA:
 Qual e’ il terzo principio di adattamento, signor Tesla?

TESLA:
 Indirizzare tutta l’energia vitale e spirituale alla produzione. Quindi, la purificazione di molte cose e il soddisfacimento delle esigenze dell’uomo. Io con cio’ non ho perso tempo, ma solo ricevuto. Ho ricevuto cosiì tanto, che sono felice ogni giorno e ogni notte. Scriva: Nikola Tesla e’ un uomo felice … Il quarto principio fa parte dell’adattamento della struttura del corpo verso l’operare.

GIORNALISTA:
 Cosa significa, signor Tesla?

TESLA:
 In primis, il mantenimento della struttura corporea. Il corpo umano e’ una macchina perfetta. Io conosco la struttura del mio corpo e cio’ che e’ bene per esso. Il cibo con cui si alimenta la maggior parte delle persone e’ dannoso e pericoloso per il sottoscritto. A volte immagino che tutti gli chef del mondo sono contro di me, in un complotto. Tocchi la mia mano.

GIORNALISTA:
 E’ fredda.

TESLA:
 Siì. Il sangue puo’ essere gestito, unitamente a molti processi dentro e intorno a noi. Perche’ e’ diventato pallido, giovanotto?

GIORNALISTA:
 Mi sono ricordato di una storia. Ma proseguiamo, per favore, signor Tesla.

TESLA:
 Non continueremo a parlare, finche’ non ascoltero’ di cosa si tratta.

GIORNALISTA:
 E’una storia, che Mark Twain scrisse su un misterioso straniero, un meraviglioso libro di Satana, ispirato da Lei.

TESLA:
 La parola “Lucifero” mi piace di piu’. Al signor Twain piace scherzare. Nell’infanzia una volta sono guarito leggendo i suoi libri. Quando ci siamo incontrati qui, gli avevo raccontato questo e lui si era commosso così tanto che aveva pianto. Siamo diventati amici e spesso veniva, nel mio laboratorio, a trovarmi. Una volta mi chiese di fargli provare la macchina che con le vibrazioni causava la sensazione della beatitudine. Era una di quelle invenzioni fatte per il divertimento, delle quali mi occupavo qualche volta. Ho avvertito il signor Twain, di non rimanere troppo sotto le vibrazioni. Lui non mi ha dato ascolto ed e’ rimasto piu’ a lungo. Si e’ conclusa che lui come un razzo, tenendosi per i pantaloni, e’ corso in una certa stanza. E’stato diabolicamente divertente, ma ho mostrato seriet’. Torniamo all’adattamento della struttura del corpo. Oltre al cibo, il sonno e’ molto importante. Dopo un lavoro lungo e faticoso, che aveva richiesto uno sforzo sovrumano, io dopo un’ora di sonno avrei completamente recuperato. Sono in grado di gestire il sonno, dormire e svegliarmi all’ora che ho prestabilito. Se qualcosa in quello che faccio non mi e’ chiaro, mi sforzo di pensare ad esso durante il sonno, e in tal modo trovo la soluzione.

GIORNALISTA:
 Bacone, dice che il genio a volte, durante il sonno, fugge dalla scrivania e dal laboratorio.

TESLA:
 Il quinto principio e’ la memoria. Forse, in molte persone il cervello e’ custode delle conoscenze del mondo e delle esperienze acquisite nella vita. Il mio cervello e’ impegnato in cose piu’ importanti della memoria; mi chiede cio’ di cui ha bisogno in un determinato momento. Cio’ che sta intorno a noi e basta soltanto prenderlo. Tutto cio’ che una volta abbiamo visto, sentito, letto ci segue sottoforma di particelle di luce. Queste particelle mi sono obbedienti e fedeli. Infatti, il Faust di Goethe, il mio libro preferito, che ho imparato, a memoria in tedesco, da studente, ora posso ancora recitarlo tutto. Le mie invenzioni per anni l’ho portato in “testa”, e solo dopo le ho realizzate.

GIORNALISTA:
 Lei, spesso, menziona il potere della visualizzazione.

TESLA:
 Essa, devo ringraziare per tutto cio’ che ho creato. Gli eventi della mia vita e le mie scoperte sono reali, davanti ai miei occhi, visibili come qualsiasi evento o soggetto. In gioventu’, ho avuto paura di cio’, non sapendo cosa fosse realmente, ma in seguito ho accettato questo potere, come un grande dono e risorsa. L’ho amato e custodito gelosamente. Con la visualizzazione, ho eseguito le correzioni nella maggior parte delle mie invenzioni, e poi una volta terminate, le realizzavo. Risolvevo equazioni matematiche complesse, senza scrivere i numeri. In Tibet, per questo dono mi avrebbero conferito lo status di alto Lama.

GIORNALISTA:
 Mozart avrebbe corretto solo due o tre note su uno spartito. La composizione era gia’ stata prodotta nella sua testa.

TESLA:
 Sì, si fa così. La mia vista e l’udito sono perfetti e, oserei dire, piu’ forte che in altre persone. Sento un tuono a centocinquanta miglia, e vedo i colori del cielo che gli altri non possono vedere. Questa sensi sopranaturali, gia’ la possedevo da bambino. In seguito li ho sviluppato con consapevolezza.

GIORNALISTA:
 Durante la gioventu’, piu’ volte ha avuto una grave malattia. Anche la malattia fa parte dell’adattamento degli elementi umani?

TESLA:
 Sì. Spesso e’ il risultato di una mancanza o di esaurimento della forza vitale, ma spesso e’ la purificazione della mente e del corpo dalle tossine che si sono accumulate. E’necessario che un uomo soffre di tanto in tanto. L’origine nella maggior parte delle malattie e’ nello spirito. Pertanto, lo spirito e’ in grado di curare la maggior parte delle malattie. Quando ero uno studente, mi ammalai di colera che imperversava in Lika. Guarii, perche’ mio padre acconsentiì a farmi intraprendere gli studi tecnici, che erano la mia vita. La Visione, per me non e’ una malattia, ma la capacita’ della mente di penetrare oltre le tre dimensioni della terra. L’ho avuta da sempre, e l’ho accettata, come tutti gli altri fenomeni che mi circondano. Una volta, da bambino, camminavo sulla riva al fiume insieme allo zio, e gli dissi: “dall’acqua emergera’ una trota, scagliero’ un sasso e la trancero'”. E cio’ avvenne realmente. Spaventato e stupito, mio zio grido': “Bade Satanas retro”! Era un uomo colto, e parlava la lingua latina … Ero a Parigi, quando ho visto la morte di mia madre. Nel cielo, pieno di luce e musica, aleggiavano delle creature meravigliose. Una di loro, aveva l’aspetto di mia madre, che mi guardava con infinito amore. Quando la visione spariì, gia’ sapevo che mia madre era morta.

GIORNALISTA:
 Qual e’ il settimo principio signor Tesla?

TESLA:
 La consapevolezza di poter trasformare l’energia fisica e vitale in cio’ che vogliamo, e ottenere il controllo di tutte le emozioni. Gli indu’, lo chiamano Kundalini Yoga. Questa consapevolezza si puo’ acquisire, ma occorrono molti anni, oppure e’ una dote naturale che si ha gia’ dalla nascita. Ho avuto la maggior parte delle mie capacita’ gia’ dalla nascita. Sono strettamente connessi con l’energia sessuale, che viene dopo la luce piu’ diffusa nell’universo. La donna e’ il piu’ grande ladro di questa energia, e quindi del potere spirituale. L’ho sempre saputo e mi sono controllato. Da solo ho fatto cio’ che volevo: sia la parte contemplativa che spirituale.

GIORNALISTA:
 Il nono principio, signor Tesla?

TESLA:
 Fare di tutto, qualora possibile, per non dimenticare chi siamo e perche’ siamo sulla Terra, ogni giorno e in ogni momento. Persone eccezionali, che soffrono nella vita per malattia, poverta’, o per problemi sociali che feriscono in modo eccessivo, con la loro stupidita’, incomprensioni, persecuzioni e altre privazioni di cui questa Terra e’ piena, come gli insetti in una palude, lasciando dietro di se incompiute le opere intraprese. Ci sono tanti Angeli caduti sulla Terra. Eckermann, domando’ a Goethe: cosa sarebbe accaduto, se la sua vita, svoltasi in modo armonioso e felice, fosse stata diversa? Egli rispose: “non mi accadrebbe di non utilizzare il jackpot”.

GIORNALISTA:
 Qual e’ il decimo principio?

TESLA:
 La cosa piu’ importante. Scriva che il signor Tesla ha giocato. Ha giocato, per tutta la sua vita e in modo eccezionale.

GIORNALISTA:
 Signor Tesla! Questo vale anche per il suo lavoro ed i suoi risultati? Sono un gioco?

TESLA:
 Sì, caro ragazzo. Mi piace tanto giocare con l’elettricita’! Sempre mi viene la pelle d’oca quando ascolto di quel greco che rubo’ il fuoco. E la terribile e disgustosa storia dell’aquile che colpivano il suo fegato. Ma Zeus, non aveva abbastanza tuoni e fulmini, e alla fine e’ stato raggirato? Qui, c’e’ qualche incomprensione … I fulmini sono i giocattoli piu’ belli che si possono trovare. Non dimentichi di evidenziare: Nikola Tesla fu il primo uomo che creo’ il fulmine.

GIORNALISTA:
 Signor Tesla, un attimo fa ha parlato degli Angeli e il loro adattamento sulla Terra.

TESLA:
 Davvero? Cio’ e’ lo stesso. Scriva anche questo: Lui ha avuto il coraggio di prendere su di se’ le prerogative di Indra, Zeus e Perun. Immagini una di queste divinita’, che la sera vestita di nero, con bombetta e guanti bianchi, organizzi per l’elite di New York, incendi, terremoti e tuoni!

GIORNALISTA:
 I lettori della rivista amano l’umorismo. Ma, lei mi ha confuso dicendo, che le sue scoperte, che rappresentano un immenso beneficio per il popolo, sono un gioco. Molti resteranno interdetti nel giudicarla.

TESLA:
 Caro signor Smith, il guaio e’ che le persone sono troppo serie. In caso contrario, sarebbero piu’ felici e vivrebbero di piu’. Un proverbio cinese dice che la serieta’ riduce la durata. Po Li credeva, che visitare la taverna, era visitare il Palazzo Imperiale. Ma, per un giudizio rasserenante su di me, torniamo alle cose che loro ritengono importanti.

GIORNALISTA:
 A loro, interesserebbe sapere, qual e’ la sua filosofia di vita.

TESLA:
 La vita, e’ un ritmo che deve essere conosciuto. Io, sento quel ritmo e mi faccio guidare da esso. Esso, mi e’ molto grato e mi ha fornito la sapienza che possiedo. Tutto cio’ che vive e’ unito da un profondo e meraviglioso legame: l’uomo e le stelle, ameba e il Sole, il nostro cuore e il moto d’infiniti mondi. Questi legami sono indistruttibili, ma possono essere ammansiti e soddisfatti, cosiì che, l’uomo inizia a tessere nuovi e diversi rapporti nel mondo, senza distruggere i vecchi. La sapienza viene dell’universo, la nostra visione e’ il suo ricevitore piu’ perfetto. Possediamo due occhi: il terreno e lo spirituale. Bisogna sforzarsi affinche’ diventino un solo occhio. L’universo e’ vivo in tutte le sue manifestazioni, come un animale pensante. La pietra e’ un essere pensante e emotivo, come sono le piante, gli animali e l’uomo. La stella che brilla ci invita a guardarla, e se non fossimo troppo occupati per noi stessi, avremmo recepito il suo linguaggio e il messaggio. L’uomo deve armonizzare il proprio respiro, gli occhi e le orecchie con il respiro, gli occhi e le orecchie dell’universo.

2 commenti:

  1. "La religione e la filosofia insegnano che l’uomo puo’ diventare Cristo, Budda e Zoroastro.
    Quello che sto cercando e’ piu’ folle, assolutamente piu’ grande e piu’ impossibile.
    Ovvero: cosa fare nell’universo, per far si che ogni uomo nasca come Cristo, Buddha e Zoroastro."

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fine dello spettacolo,se tutti fossero budda,che noia mortale

      Elimina

Scritto da Cristina Bassi Ripropongo un vecchio articolo da Raptitude.com perchè ha a che fare con il senso della realtà, che è cosi tanto c...