domenica 12 agosto 2012

Pensieri spirituali di Ranjit Maharaj

Un vero Maestro non crea illusioni. Dare spettacolo, fare miracoli non ha senso


L’io è un pensiero e come qualunque altro pensiero alla fine deve dissolversi nella realtà.
Questi sedicenti saggi che affermano: “Io sono la reincarnazione di Dio”, non sanno di che cosa parlano, non sanno nulla della realtà; sono schiavi del loro ego, schiavi dell’illusione.
Maestro e allievo sono illusori, perché in realtà sono una cosa sola.
La conoscenza è una gran cosa, ma deve essere soltanto un rimedio. Quando la febbre se ne va dovete smettere di prendere la medicina che è servita a guarirvi.
Rendersi conto della realtà significa vera comprensione: se capite che tutto è illusione, sarete sempre felici.   
Il Sé non ha nulla a che fare né col piacere, né con la sofferenza; non ha alcun senso dell’io.
Tu sei te stesso soltanto quando la mente accetta che tutto quello che percepisce è illusione, nient’altro che illusione.
Il Maestro fa una cosa sola: attribuisce il giusto valore al potere che è in te, al quale tu non dai alcuna
 importanza.
Vorrei sapere perché certi esseri realizzati si reincarnano per aiutare gli altri a scoprire la loro vera natura.
Nessuno va, nessuno viene. Chi ti ha detto una cosa simile? Lo hai letto da qualche parte e ora lo ripeti? …Nessuno va e nessuno viene. Questo non è altro che un sogno.
L’ego è sempre alla ricerca di qualcosa che lo soddisfi: mi devono rispettare, mi devono amare, devono riconoscere i miei meriti. L’ego è mancanza di comprensione e quindi soffre. L’ego è il vostro problema. Consentitegli di morire; se muore è meglio per voi, perché è l’illusione che muore. Se l’ego muore, siate felici e gioite perché il nemico è scomparso!
L’ego divenuto coscienza universale, è il peggiore che esista, perché potrà dire: “Io sono il Creatore del mondo, io sono onnipotente”. Ma a che serve creare un’illusione?
Perciò dimenticatevi del pensiero, dimenticatevi della conoscenza e siate la realtà.
La realtà non è uno stato; è di là di qualsiasi cambiamento.
Capire che nulla può influenzarvi significa essere realizzati.
Ma allora perché tutte le religioni parlano di destino, di predestinazione?
Perché non sanno. Ignorano il senso profondo di quello che insegnano. Insegnano cose sbagliate, ve lo assicuro. Sii Lui, allora potrai insegnare.
La mente pensa sempre agli altri, mai a se stessa. Se si volgesse alla Realtà, smetterebbe di esistere.

Le religioni parlano di una vita dopo la morte. Anche questo è un concetto?
Sì, è semplicemente quello che voi desiderate.
È un tremendo ostacolo pensare che solo la purezza vi condurrà a Dio. Un uomo che afferma di non credere in Dio, si esclude forse dalla realtà? 



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