lunedì 5 maggio 2014

Senigallia sott’acqua, due morti. La città fu premiata per la prevenzione delle alluvioni


FoF
alluvione a senigallia
MEDITATE GENTE;meditate,la natura se s"incazza non esistono prevenzioni che tengano.
Senigallia, la città travolta sabato dall’alluvione (due morti) e che tuttora è in gran parte senza energia elettrica e senza telefono, risulta in cima alla classifica dei Comuni italiani più attivi nellaprevenzione del rischio idrogeologico redatta da Legambiente e dalla Protezione civile. Ha ricevuto il premio “Fiume sicuro”. Figuriamoci cosa sarebbe successo senza tutte queste opere di prevenzione. Oppure, se preferite, figuriamoci com’è messo il resto d’Italia.
L’allagamento di Senigallia è stato causato dal’esondazione del Misa. Eppure la città che ora è in ginocchio risulta la più virtuosa d’Italia nelle ultime due edizioni del rapporto di Legambiente e della Protezione civile intitolato “Ecosistema a rischio”. Portano la data del 2010 e del 2011.
Le classifiche sono state redatte in base alle “autocertificazioni” dei Comuni: Legambiente ha inviato un questionario a tutti gli oltre 5.500 Comuni classificati a “potenziale rischio idrogeologico più alto” dal ministero dell’Ambiente e dall’Unione delle Province Italiane. Si trattava di rispondere a domande tipo: nell’ultimo anno avete realizzato interventi di manutenzione o messa in sicurezzadei fiumi e di consolidamento dei versanti franosi? Esistono sistemi di monitoraggio e di allerta? Avete un piano di emergenza per il rischio idrogeologico?
Ebbene, nel 2010 le risposte dell’amministrazione comunale di Senigallia sono state tali da far meritare alla città il massimo dei voti: 9,5 su un massimo teorico di 10. Recita infatti il rapporto“Ecosistema a rischio” del 2010:
E’ nelle Marche il comune più meritorio nella prevenzione delle frane e delle alluvioni. Va infatti al comune di Senigallia (con il voto raggiunto di 9,5/10) il primato nazionale di Ecosistema rischio 2010. Infatti, a seguito di interventi di delocalizzazione, non sono presenti abitazioni e industrie in aree a rischio idrogeologico e viene realizzata un’ordinaria attività di manutenzione delle sponde e delle opere di difesa idraulica. Il Comune si è dotato di un piano di emergenza aggiornato, ha organizzato iniziative di informazione rivolte alla popolazione ed esercitazioni per verificare la reale efficacia del piano d’emergenza. Nel territorio comunale sono presenti sistemi di monitoraggio e di allerta in caso di pericolo. Infine nei piani urbanistici sono state recepite le perimetrazioni delle aree a rischio del Piano di Assetto Idrogeologico. Il comune di Senigallia non riesce a raggiungere il voto di 10/10 per la presenza in area a rischio idrogeologico, nonostante gli interventi di delocalizzazione già realizzati, di un centro commerciale [...] il Comune di Senigallia sarà premiato da Legambiente e dal Dipartimento della Protezione Civile con la bandiera “Fiume Sicuro” da esporre nel territorio comunale come riconoscimento dell’ottimo lavoro svolto
Senigallia risultava in cima alla classifica dei Comuni virtuosi anche nell’edizione 2011 di “Ecosistema a rischio”: però a pari merito con altri due Comuni e con il voto di 8,5, sempre su un massimo teorico di 10:
Nessuno tra i comuni intervistati raggiunge quest’anno la classe di merito “ottimo”. Tre sono i comuni più virtuosi nella mitigazione del rischio idrogeologico: Peveragno (CN), Endine Gaiano (BG) e Senigallia (AN) che raggiungono il punteggio di 8,5. Nei tre comuni, sebbene ci siano strutture nelle aree esposte a rischio, sono stati realizzati interventi di delocalizzazione, è stata assicurata un’ordinaria attività di manutenzione delle sponde e delle opere di difesa idraulica, e sono stati effettuati interventi di messa in sicurezza. I comuni, dotati di piani d’emergenza dedicati al rischio idrogeologico aggiornati, hanno organizzato iniziative di informazione rivolte alla popolazione ed esercitazioni per verificare la reale efficacia del piano d’emergenza
Sabato a Senigallia sono caduti in poche ore 120 millimetri di pioggia (o 170: dipende dalle fonti). L’Italia considera prioritario spendere stramiliardi per una grande opera inutile come la linea ferroviaria Torino-Lione ma non più di 20 centimetri di pioggia hanno causato sfracelli nella sua città che risulta la più attrezzata contro le alluvioni. Ricordiamocene.

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