venerdì 29 aprile 2016

Protocolli dei savi anziani di sion

Per capire il mondo basta leggere questa roba qua http://www.juliusevola.it/pdf/protocolli.pdf
per chi non ha tempo sentire dal minuto 56 quest"altra roba qua.https://www.mixcloud.com/francesca-romana/controcorrente-28aprile2016-ryarradio-paolo-buonarroti-paolo-izzo-mario-quaranta/
qui un breve assaggio preso da profondissimo Mario Quaranta su facebook
https://www.facebook.com/IlQuartoQuattro/?fref=ts
RICORDIAMO QUESTA ROBA E' del 1905


IL QUARTO QUATTRO pubblica a puntate i 24 PROTOCOLLI DEI SAVI ANZIANI DI SION (edizione italiana del 1921, in "La vita italiana - Rassegna mensile di politica", Via dell'Unità 25)
Puntata 2: Protocollo 2
LA POLITICA DEI FANTOCCI - UTILI IDIOTI
"Sceglieremo fra il pubblico amministratori che abbiano tendenze servili. Essi non avranno esperienza dell'arte di governare, e perciò saranno facilmente trasformati in altrettante pedine del nostro giuoco; pedine che saranno nelle mani dei nostri astuti ed eruditi consiglieri, specialmente educati fino dall'infanzia nell'arte di governare il mondo."
Per il nostro scopo è indispensabile che le guerre non producano modificazioni territoriali. In tal modo, senza alterazioni territoriali, la guerra verrebbe trasferita sopra una base economica. Allora le nazioni dovranno riconoscere la nostra superiorità per l'assistenza che sapremo dare ad esse, e questo stato di cose metterà entrambe le parti alla mercè dei nostri intermediari internazionali dagli occhi di lince, i quali hanno inoltre mezzi assolutamente illimitati. Allora i nostri diritti internazionali cancelleranno le leggi del mondo e noi governeremo i paesi nello stesso modo che i singoli governi governano i loro sudditi.
Sceglieremo fra il pubblico amministratori che abbiano tendenze servili. Essi non avranno esperienza dell'arte di governare, e perciò saranno facilmente trasformati in altrettante pedine del nostro giuoco; pedine che saranno nelle mani dei nostri astuti ed eruditi consiglieri, specialmente educati fino dall'infanzia nell'arte di governare il mondo. Come già sapete, questi uomini hanno studiato la scienza del governo dai nostri piani politici, dall'esperienza dataci dalla storia e dalla osservazione degli avvenimenti che si susseguono. I Gentili non traggono profitto da costanti osservazioni storiche, ma seguono una routine teorica senza considerare quali possano esserne le conseguenze, quindi non occorre prenderli in considerazione. Lasciamo che si divertano finché l'ora suonerà, oppure lasciamoli vivere nella speranza di nuovi divertimenti, o nel ricordo di godimenti che furono. Lasciamoli nella convinzione che le leggi teoriche, che abbiamo ispirato loro, siano per essi di suprema importanza. Con questa mèta in vista e coll'aiuto della nostra stampa, aumentiamo continuamente la loro cieca fiducia in queste leggi. Le classi istruite dei Gentili si vanteranno della propria erudizione e metteranno in pratica, senza verificarle, le cognizioni ottenute dalla scienza che i nostri agenti scodellarono loro allo scopo prefisso di educarne le menti secondo le nostre direttive. Non crediate che le nostre asserzioni siano parole vane: notate il successo di Darwin, di Marx e di Nietzsche, che fu intieramente preparato da noi. L'azione demoralizzatrice di queste scienze sulle menti dei Gentili dovrebbe certamente esserci evidente. Per evitare di commettere errori nella nostra politica e nel nostro lavoro di amministrazione, è per noi essenziale di studiare e di tener presente l'attuale andamento del pensiero, le caratteristiche e le tendenze delle nazioni.
Il successo del nostro piano consiste nella sua adattabilità al temperamento delle nazioni colle quali veniamo a contatto. Esso non può riuscire se la sua applicazione pratica non è basata sull'esperienza del passato, integrata con le osservazioni dell'ora presente. La stampa è una grande forza nelle mani dei presenti Governi, i quali per suo mezzo controllano le menti popolari. La stampa dimostra le pretese vitali della popolazione, ne rende note le lagnanze e talvolta crea lo scontento nella plebe. La realizzazione della libertà di parola nacque nella stampa, ma i governi non seppero usufruire di questa forza ed essa cadde nelle nostre mani. Per mezzo della stampa acquistammo influenza pur rimanendo dietro le quinte. In virtù della stampa accumulammo l'oro: ci costò fiumi di sangue ed il sacrificio di molta gente nostra, ma ogni sacrificio dal lato nostro, vale migliaia di Gentili nel cospetto di Dio.
Video esplicativo: https://youtu.be/GStiI7QHoSg


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