giovedì 24 ottobre 2013

La mia amata terra

Parco naturale della Gola della Rossa di Frasassi nel Comune di Genga in provincia di Ancona


Fonte Bioregionalismo Treia

Nessuna descrizione può restituire l’impressione profonda che un mondo da favola, di bellezza, di armonia, di potenza, trasmette al visitatore lasciandogli sensazioni indimenticabili. Di grande interesse paesaggistico: la Gola di Frasassi è una delle più belle e intatte delle Marche, è lunga oltre tre chilometri e si apre fra le rocciose pareti dei monti Giungano e Valmontagnana scavata dal millenario corso del Sentino che l’attraversa formando cascatelle, pozze, laghetti di limpida acqua. 

Un torrente di particolare bellezza, solca uno degli scenari di maggior fascino di tutta la zona e si mostra spettacolare e rumoroso, ricco di buche che sembrano ognuna la vasca di un acquario, popolate da magnifiche trote. Nella parte centrale della Gola un ripido sentiero conduce alla Grotta del Santuario, grande cavità naturale così ampia da contenere per intero l’edificio ottagonale eretto da Papa Leone XII. Accanto una più antica, minuscola chiesetta medievale. 

All’imbocco della Gola si trova il borgo di San Vittore. Una frazione stupenda sotto l’aspetto paesaggistico. Il verde intenso dei boschi e delle pinete si sposa armoniosamente con i molti colori delle rocce e la luce, che attraversa con fatica la Gola, ancora oggi vi si possono notare numerosi resti della civiltà romana e tutto intorno numerosi castelli medievali come quello di Pierosara che vanta una leggenda che non ha nulla da invidiare a quella di Paolo e Francesca. Nella frazione dei San Vittore troviamo l’omonima abbazia romanica, un grazioso insieme artistico, semplice e suggestivo che lega in un unico complesso tre epoche, tre concezioni di vita. E’ una delle chiese più antiche affascinanti e ben conservate della nostra Regione. Accanto ad essa, meritano una visita il museo spelopaleontologico e archeologico. Si può ammirare il famoso e rarissimo fossile di Ittiosauro (il più grande animale vissuto nell’ambiente marino che dominava l’attuale area umbro-marchigiana durante il Giurassico finale, circa 150 milioni di anni fa) e lo scheletro di un orso bruno. 

La sezione archeologica ospita le preziose urne cinerarie della necropoli di Pianello di Genga, reperti preistorici, piceni, gallici e un teschio, il più antico reperto umano rinvenuto nelle Marche. Intatto è il ponte romano sul Sentino dell’età augustea, sul quale sorge una torre provvista di un passaggio verso l’abbazia. In epoca romana nel sito vi era un bagno medicinale: l’acqua solfatara. Si sente l’acuto odore anche a considerevole distanza dalla sorgente. Non lungi dall’abbazia, si trova un rinomato stabilimento termale per le sue acque salutari dalle innegabili proprietà terapeutiche: acque sulfuree, clorate, sodiche con le quali si curano malattie dell’apparato respiratorio, della pelle, ginecologiche, si dispone anche di fangoterapia etc. 

Ai moderni impianti termali dello stabilimento è annesso un albergo con un bel parco verdeggiante e piscina all’aperto alimentata conacqua termale. Ma la perla turistica della zona sono le celebri e meravigliose Grotte. Non hanno rivali in Italia e in Europa per la grandiosità, la lunghezza, la bellezza, la vitalità. Vitalità, si, perché la Grotta Grande del Vento e la contigua Grotta del Fiume sono vive: la natura continua a creare le sue meraviglie e basta entrare nell’immenso “Abisso Ancona” nel quale starebbe comodamente il Duomo di Milano per avvertire, guardando ed ascoltando, che il lavoro incessante dell’’acqua continua con il suo perpetuo gocciolare che innalza le stalattiti verso l’alto o spinge le stalagmiti verso il basso anche se ciò avviene creando ogni anno, circa mezzo millimetro di nuova concezione. Gli ambienti della Grotta sono tutti visibili e visitabili. Guide professionali accompagnano i visitatori su un percorso turistico che dura settantacinque minuti. 

La visita alle Grotte è un momento particolare: il visitatore prova l’ebbrezza di un mondo rovesciato, bellissimo, emozionante, fatto di concrezioni così particolari da restare con il fiato sospeso. I giri turistici sono davvero ben organizzati. E’ anche possibile prenotare dei percorsi avventura che consentono a piccoli gruppi di addentrarsi nei cunicoli, nelle strettoie e negli scivoli ad ammirare sale nascoste.
Insomma, scoprite e conoscete meglio questo splendido e suggestivo angolo di paradiso.

Franco Stobbart

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