venerdì 4 ottobre 2013

Povia un artista contro il sistema

Fonte il blog di Povia www.povia.net
La vera rivoluzione non è andare contro il sistema ma contro l'antisistema. Questo è il passaggio più importante.
Il coraggio di aver fatto il nome di Prodi e D'Alema? Ci vuole coraggio a non farlo! Poi ascoltate "L'Incapace" giusto per..
 Ogni volta che devo fare un'esibizione, ci sono sempre molti pregiudizi nei miei confronti e questo lo sanno tutti quelli che mi conoscono.
Poi sali sul palco, la presentatrice ti fa qualche domanda alla quale io rispondo sempre difendendo le mie idee, parlando anche dei miei progetti come ad esempio il "siamo italiani tour" e il nuovo disco al quale sto lavorando (Nuovo Contrordine Mondiale).
 Ma i pregiudizi li senti e li vedi anche dal palco e questo lo so solo io, è la sensazione fondata che ho sempre, all'inizio di ogni esibizione.
So che la strada che ho scelto di seguire è piena di ostacoli ma è l'unica strada che per ora mi fa sentire a posto con me stesso perchè mi aiuta a "non fare finta"
Non fare finta di atteggiarmi in modo "arrotondante"
Non fare finta di dire cose che non penso ma che servono per mettere d'accordo tutti. (tantissimi colleghi sanno bene di cosa sto parlando)
Non fare finta di fare complimenti a questo o a quello quando fondamentalmente non me ne frega un cazzo.
Non fare finta di non sapere che chi ci sta fregando è proprio chi ci dice che c'è qualcuno che ci sta fregando. Lo ripeto.
Chi ci sta fregando è proprio chi ci dice che c'è qualcuno che ci sta fregando. Bisogna saperlo.
 In tutti i campi, in tutte le discipline, in tutte le "arti", sappiamo che c'è sempre un gruppo di persone che decidono chi deve andare avanti e chi no. Lo decidono perchè hanno in mano i mezzi del potere. (per esempio, sono pochissime le persone che hanno in mano i media e che non guardano solo al profitto ma anche al merito)
 Nella musica, in questi decenni, gli artisti hanno lavorato tanto per lottare contro il sistema corrotto del capitalismo dei potenti che si arricchivano sulle spalle dei poveri. Poi è successo che molti di questi artisti si sono arricchiti e sono diventati anche loro capitalisti ma inconsapevoli. (Non voglio neanche pensare che "sappiano" ma che facciano finta di niente. O forse alcuni sì)
 Artisti inconsapevoli perchè continuano a sostenere una sinistra che ruba ai poveri, agli italiani.
Una sinistra che attinge dai risparmi della gente per pagare un debito che non si estinguerà mai fino a quando l'Italia farà parte di una moneta puttana: L'Euro.
Una sinistra che cerca in tutti i modi di convincere la gente che tutto è normale, anche la disoccupazione. (quasi 5 milioni di persone)
Una sinistra che cerca di convincere tutti che la vera rivoluzione è sconfiggere Berlusconi, favorire l'immigrazione e parlare solo di aumenti e diritti civili. Una sinistra che taglia soldi ad ogni ente. Una sinistra sorella dei sindacati che lottano sempre meno per i diritti dei lavoratori, dei senzatetto, dei terremotati etc!
Una sinistra serva di persone che stanno nella commissione europea e che pochi conoscono e che nessuno ha votato.
 Ieri 29 settembre 2013, sono arrivati grandi appalusi durante la presentazione del brano "Siamo Italiani", quando ho detto che mio nonno mi diceva che in tempo di guerra, "POPULISMO" significava stare vicino ai poveri, a quelli senza lavoro, a quelli in cerca di lavoro, a quelli che non hanno diritti, che non hanno una casa. Populismo in tempo di guerra significava stare vicino agli italiani e questo dovrebbe essere anche oggi, dove tutti fanno tutto per tutti tranne che per gli italiani. Vergogna!
 Sono arrivati applausi quando ho detto che spero con tutto il cuore che alle prossime elezioni (se ci saranno), il partito che vincerà (destra, sinistra o centro va bene lo stesso) abbia nel programma come primo punto, l'uscita dall'euro e il ritorno alla nostra moneta.
 Molte persone sceso dal palco, mi hanno fatto i complimenti per il coraggio che ho avuto nel fare il nome di Prodi e D'Alema, artefici finali della firma dei trattati che hanno condannato l'Italia alla povertà.
Questo mi preoccupa. Bisogna avere il coraggio di dire cose che la gente deve sapere?
Questo mi preoccupa. Il fatto che la maggior parte della gente non le sa certe cose.
Io di sinistra un tempo lo ero, poi mi hanno tradito il cuore.
Mi domando cari artisti gombagni, come fate ad avere il coraggio di starvi zitti.
Quindi cari artisti gombagni svegliatevi perchè nel giro di poco tempo finiranno anche i concerti e i concertini.
 La vera rivoluzione non è andare contro il sistema ma contro l'antisistema. Questo è il passaggio più importante.
 Nuovo Contrordine Mondiale a tutti.
 Giuse

Poi un po di ottimismo SIAMO ITALIANI

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