domenica 28 aprile 2013

La notte della repubblica è la nascita di un nuovo giorno! Elì, elì, lama sabactanì!


Oggi sul blog di Grillo è comparso un post intitolato "la notte della repubblica". Di solito evito, ma questa volta ho ritenuto di rimbalzarlo attraverso il mio twitter. Poco dopo si arrivati i primi commenti, sia sotto al post che per messaggio. Uno in particolare ha richiamato la mia attenzione, una domanda lecita che apre scenari: "Come faccio a non essere arrabbiata?" Per quanto naturale arrabbiarsi allo stato attuale non è una risposta utile per realizzare e capire cosa sta accadendo. Credo che allo stato attuale dei discorsi fatti sino a qui sia utile mettere bene e pesantemente l'accento sulla questione "emotiva". L'emozionale nelle persone è totalmente fuori controllo, basta niente per innescare reazioni a catena senza precedenti. Siamo veramente nelle scene finali della trilogia di "the matrix" dove tutto è verde scuro e tutto sono uguali a Smith. La metafora è chiara, per chi la vuole leggere, non è una questione di fisionomie, ma di forma interna, di identità interna. A cosa gli serva a questi un popolo fortemente irritato sinceramente ancora non lo vedo così chiaro, a meno che la regia non sta dietro anche ai burattinaio che ci governano o almeno ci provano. 

E' cardinale capire che la nostra rabbia personale nei confronti di quello che stiamo osservando e capiamo siano delle porcate alimenta anche però di fatto quelle stesse porcherie, di cui parla anche l'articolo di Grillo! Personalmente l'ho twittato solo perchè ci si rendesse conto che è necessario un ulteriore sforzo di "fiducia" o "fede" o "volontà" in quello che si cerca di portare avanti come individui in termini di "coscienza", in modo da non spegnere quella "luce" che portiamo dentro, e che è la nostra personale Pistis Sophia (fede e saggezza). Bisogna capire che per vincere l'arrogante o l'arroganza (della politica, che ne è il riflesso, l'effetto collaterale nel mondo) serve "luce" e non "rabbia", "delusione", o altro di simile. Serve "volontà" e serve non perdersi d'animo, la battaglia non è nel mondo, ma è psicologica, e loro questa cosa un pò la sanno per questo usano i giornali ed i media in questo modo. 

Non un granello di inferno deve entrare nel nostro paradiso personale, è stato detto; questo perché quel piccolo granello "emotivo" vanifica, almeno momentaneamente, il nostro "intento". Se reiterato ci precipita definitivamente in un inferno interiore più grande. Questi "qua" hanno fatto le loro mosse, convinti di aver risolto, e di essersi nuovamente insediati, adesso pensano che potranno realizzare le cose che le persone, il popolino vuole e che così recupereranno credibilità. Non essendo in grado di "fare" veramente cercheranno solo di darne una parvenza, ma all'atto pratica non ce la faranno, anche perché ignorano la natura dell'universo e dei cicli, e soprattutto non capiscono che relazione che ci possa essere tra la "coscienza" e la "materia". Non sanno che se quegli 8 milioni di italiani non gli danno "energia" attraverso la "delusione", la "collera", etc. i loro intenti vacilleranno; se capiamo i nuovi assunti di cui parlo, stiamo di fatto smettendo di dare energia a quel genere di "materia" che continuerà inesorabilmente a sgretolarsi nonostante i loro propositi, inciucci o altro. Capitelo bene non sono in grado di "fare", sono in grado solo di auto sabotarsi  perché è il programma di condizionamento che hanno subito anche loro da piccoli a farglielo fare.

L'equilibrio emotivo è in questo momento è la cosa più importante da realizzare; in questo momento è importante voltare pagina, serrare le file, e ripartire con nuovi slanci ed eventualmente qualche iniziativa intelligente, utile e mirata ad aprire la comprensione e non il dissidio. Adesso "questi qui" si credono con buona probabilità di averla fatta franca, ... bene, meglio lasciarglielo credere, ... ci sono già caduti in precedenza, quando credevano che oscurando il "movimento", il "movimento" non sarebbe esistito. Fiducia, no-rassegnazione. Altrimenti siamo sempre alla stessa contraddizione: non crediamo in quello in cui crediamo di credere. Lo "spirito", la "risonanza", il potere della "coscienza", persino il "the secret" di turno, vale solo per ottenere case, auto ed agio? Ma quando la cosa si fa grossa uno non crede più che attraverso queste conoscenze non si possa realmente cambiare le condizioni generali del mondo o di una società? Serve "ricapitolare", serve usare la "ricapitolazione" per recuperare le energie e sciogliere ogni attrito emotivo. 

Il mondo è il riflesso della somma di tutte le coscienza ed incoscienze. Apparentemente sembra una semplice media matematica, ma quando si parla di "coscienza" si tratta di una media pesata, e la "coscienza" pesa molto di più dell'idiozia e del potere, per quanto apparentemente non sia così. Ci dobbiamo preparare a vedere cadere ogni cosa, anche perché se insistono nella direzione che hanno preso, questo è quello che accadrà. Il sistema attuale è totalmente insostenibile in termini di risorse ed anche in termini di qualcos'altro. Forse è vero hanno rimesso il coperchio, ma stavolta con dentro una "luce", la "luce" della speranza, in un cielo diverso, terno, libero dalle nuvole e dalla schiavitù emotiva nella quale cercano di precipitarci, una speranza che veramente si arrendano e se ne vadano fuori dai piedi liberandoci dalla vista della loro vomitevole "tiepidezza", ... non si rendono ancora conto di cosa potrà accadere. Non fatevi abbattere la guerra è appena cominciata, e non si combatte con le armi, ma con la "coscienza", con le "idee".

Noi non abbiamo ancora compreso la forza ed i progetti che possiamo realizzare stando insieme, non è ancora maturata, ma più si degrada il sistema è più questo si farà sempre più chiaro, almeno in coloro che hanno orecchie per intendere, gli altri si batteranno nei vicoli, nelle piazze, si arrabbieranno piagnucoleranno e molto altro proprio come ho scritto nel precedente articolo sul 1° maggio.  Elì, elì, lama sabactanì! - entro nella prealba di un nuovo giorno!

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