«Internet è stata occupata militarmete dagli USA e dai suoi alleati anglosassoni», con l’obiettivo di dominare le società «minacciando la sovranità nazionale e la libertà», ha avverito Julian Assange, fondatore dell’organizzazione Wikileaks.
Assange è intervenuto in una video conferenza nell’ambito del 3º Incontro di Comunicazione Audiovisiva, a Mar del Plata, dall’ambasciata dell’Ecuador a Londra, dove si trova dal giugno del 2012. Assange si è messo in comunicazione con una equipe guidata dal giornalista Pedro Brieger e altri comunicatori.
Assange ha manifestato che «la lotta contro i monopoli dei media è la lotta di una nazione poiché un paese si misura sulla bontà dei mezzi di comunicazione che ha».
«Una organizzazione di media può essere peggiore più di qualsiasi altra cosa», ha affermato il giornalista australiano, il quale ha reiterato che «molte cose si decidono in termini economici e molte volte ci sono giocatori importanti che acquisiscono posizioni dominanti sul mercato».
Inoltre, ha messo in discussione «la centralizzazione ed il controllo da parte delle stesse persone che si occupano della diffusione dei quotidiani», cosa che permette loro di realizzare disastri a livello mondiale.
«Una organizzazione di media spesso è quella che domina le conoscenze del pubblico, quindi questo può implicare un grave problema», afferma Assange.
Dopo il suo arrivo presso l’ambasciata dell’Ecuador a Londra, il 19 guigno del 2012, il fondatore di Wikileaks ha sollecitato l’asilo politico al governo di Rafael Correa, che glielo ha concesso, ma non ha potuto abbandonare la sede diplomatica poiché il Regno Unito ha negato il salvacondotto.
[Con informazione di Patria Grande]
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