lunedì 7 dicembre 2015

Washington ci manda il castigatore: “Mosca resta il nemico principale”

La vittoria del Front National? Lasciamo che ne parlino fino allo sfinimento i
media, nel panico, per metà finto (lo spiego poi). Per ora una notizia è più urgente:
Adam Szubin, sottosegretario al Tesoro Usa per il Terrorismo e l’Intelligence Finanziaria viene in Italia, Germania e Regno Unito per discutere le sanzioni contro la Russia”. Nella visita, dal 7 al 10 dicembre, l’americano si concentrerà con i governanti di quei paesi – dice il comunicato ufficiale del Tesoro Usa – “sulle correnti sanzioni contro la Russia per le sue attività di destabilizzazione in Ucraina”.
Mai sentito parlare, immagino, di Szubin. Segno che è uno di quelli che davvero comandano, incistati nello “stato profondo americano”. La sua strana funzione di Segretario al Tesoro per il Terrorismo gli dà la carica di poliziotto con poteri finanziari punitivi sugli stati satelliti insubordinati. La funzione di gestore della Intelligence Finanziaria significa che è quello che ha le leve su tutte le centrali europee come SWIFT, la camere di compensazione dove si registrano tutte le transazioni bancarie, transazioni magari segrete ma che invece le eurocrazie hanno aperto agli organi spionistici Usa, dalla Cia all’Fbi alla NSA – perché perbacco, occorre “combattere il Terrorismo”, e noi siamo alleati delle Superpotenza. Se ficca il naso nei pagamenti delle nostre imprese, se apprende segreti economici ed industriali, che importa? Gli Stati Uniti sono la potenza del Bene, lo fa’ per proteggerci – dal terrorismo globale che ha creato lei stessa.

Adam Szubin, dallo "Stato Profondo" americano
Adam Szubin, dallo “Stato Profondo” americano
Quindi Szubin viene qui per distribuire lavate di capo, dare ordini e minacciare – perché ci sono evidente segni di insubordinazione. Anzitutto, Matteo Renzi che non vuole impegnare le forze armate (sic) italiane in Siria a “bombardare l’ISIS” – ossia ad ostacolare la vittoria russa contro i terroristi preferiti dall’Occidente. Con molto coraggio, Renzi ha detto cose incaute: “Non rincorro le bombe degli altri – La cosa di cui non abbiamo bisogno e’ un moltiplicarsi di reazioni spot senza sguardo strategico” . Ha messo il dito nella piaga: l’Impero del Caos vuol risucchiarci tutti in “missioni spot di destabilizzazioni” casuali senza disegno. Come osa criticare il Caos? Immediatamente il Corriere della Sera si precipita a fare interviste a “europei” che criticano Renzi. “Quella di Matteo Renzi è una posizione deludente”, tuona sul Corriere Jean Marie Colombani, ex direttore di Le Monde (ossia, facciamola corta, Grand Orient de France).
In Germania, dove la Merkel ha decretato la partecipazione tedesca, la stretta di vite sarà probabilmente sulle sanzioni alla Russia: sì, Angela è riuscita a unire di nuovo tutti i governi europei nel prolungare (segretamente) per sei mesi del 2016, ma si sentono malumori nei settori industriali e nello stesso partito della cancelliera. Anche qui, Renzi è stato abbastanza esplicito: le sanzioni alla Russia ci danneggiano.

Invece bisogna continuarle per punire la Russia della “sue attività di destabilizzazione in Ucraina”: che è il contrario della verità. Sono gli Usa che “continuano le attività di destabilizzazione in Ucraina” ed è stato Putin a mettersi in gioco per “stabilizzare” almeno il conflitto, con il cessate il fuoco di Minsk2 – una trattativa, ricordate?, in cui persino Merkel e Hollande non lasciarono partecipare gli americani ( per questo ha avuto un relativo successo).
Szubin è quello stesso che a metà novembre ha congelato gli attivi di diverse personalità russe e di una importante banca, la Banca di Alleanza Finanziaria Russa, per “il suo ruolo nelle transazioni finanziarie col governo siriano. Allora questo poliziotto e bastonatore ha dichiarato: “Gli Usa continueranno a colpire le finanze di tutti coloro che aiutano Assad a continuare a violentare il popolo siriano”.
Ora, succede che questa “narrativa” si stia sgretolando sotto i colpi della realtà e dei Sukhoi: anche i più distratti vedono ormai che a combattere l’ISIS è la Russia con Assad, e che la Turchia (alleato NATO) abbatte gli aerei russi – cosa che non ha potuto fare senza un assenso americano. La Russia ha dimostrato con foto che la famiglia Erdogan traffica e fa’ miliardi col greggio dell’ISIS, sostenendolo economicamente e con armi; ed ha accusato apertamente Washington di coprire ed approvare questo traffico.
La disinformazione Usa sta provando a far passare la “narrativa” secondo cui “è Assad che finanzia l’ISIS e compra il suo petrolio”: ma c’è un limite anche all’idiozia delle opinioni pubbliche. A credere a questa versione son rimasti i giornalisti del Corriere e di Repubblica, ma perché, per farlo, sono stipendiati.
Persino la stampa israeliana ha scritto che Israele è il maggior acquirente del greggio di DAESH, e il Califfato glielo vende a 15-18 dollari a barile.
L’attentato di Parigi non ha migliorato la situazione per l’Impero del Caos: sicchè s’è notato un cambio della strategia della finzione. Gli Usa hanno annunciato di andare a bombardare l’ISIS, ma i suoi aerei – che disdetta – non hanno più munizioni: hanno lanciato tutte le bombe nell’anno e mezzo precedente. Hollande fa partire in quarta la sua portaerei, ma – disdetta – i suoi Rafale sono anch’essi rimasti a corto di bombe. Insomma, i media vi fanno credere che Usa e Francia stanno colpendo l’ISIS, ma non è vero. Tuttavia devono apparire sui media francesi titoli come “Il nostro amico Putin, (Le Point),
e il ministro degli esteri Fabius dice: “L’espulsione di Assad non è neccesaria. Per il momento”.
Sicché qualcuno, anche in buona fede e amico nostro, comincia a sperare: vedi? Adesso Parigi è alleata di Mosca.
Io resto dell’idea che sia ancora una finzione, dovuta alla difficoltà di imporre la “narrativa”. E l’indizio è che è stato mandato il poliziotto Szubin, per stringere le viti ai nostri (loro?) governanti. Se vedrete Renzi cambiare idea dopo il 10 dicembre, non criticatelo troppo: questi padroni sono pericolosi davvero. La minaccia di morte è dietro l’angolo.
Nostro nuovo amico...
Nostro nuovo amico…
Altri indizi si annusano nel fatto che nei giornali italiani “importanti” (in senso relativo di questo stato vassallo) gli articoli che veramente contano sono firmati scritti da gente che si firma “Anais Ginori” o “Stefano Montefiore” – e che la direzione de La Stampa vada a Paolo Mastrolilli, un sionista a tutto tondo, mentre a dirigere Repubblica passa Mario Calabresi (da La Stampa), il più amerikano dei “formati per dirigere” che siano disponibili sul mercato: segno che la razza padrona sente necessario prendere direttamente il controllo dei media, senza delegarlo, ed imporre la narrativa mainstream. Sentono che altrimenti gli europei volgono verso la Russia come è loro destino manifesto? O Non sopportano più nemmeno il minimo e più innocuo dissenso? O hanno paura di essere sconfitti? Non so decidere

Chi c’è nel  Ministero del Tesoro “americano”

In fondo, non siamo ancora abbastanza servi, noi europoidi. Non come gli americani. Perché è curioso vedere come era composto il Ministero del Tesoro Usa quando lo dirigeva il ministro Timothy Geitner, ossia fino al 2013.
Vice-segretario al Tesoro: Neal S. Wolin(Ashkenazi Jew). Tesoriera: Rosa G. Rios (latinoamericana) . Capo della Staff. Mark A. Patterson(Ashkenazi Jew) – vice-assistente del segretario: Matthew Kabaker(Ashkenazi Jew) – consigliere del segretario : Lewis A. “Lee” Sachs(Ashkenazi Jew) – altro consigliere: Gene B. Sperling(Ashkenazi Jew) – terzo consigliere Lewis Alexander(Ashkenazi Jew) – quarto consigliere: Richard L. “Jake” Siewert, Jr.(Ashkenazi Jew) – Sottosegretario per le finanze interne: Jeffrey A. Goldstein(Ashkenazi Jew) – Assistente segretario per le istituzioni finanziarie: Michael S. Barr(Ashkenazi Jew) – Assistente segretario per i mercati finanziari: Mary J. Miller(Ashkenazi Jew) – Assistente segretario per la stabvilità finanziaria Timothy Massad(Ashkenazi Jew) – Assistente del segretario al fisco: Richard Gregg(Ashkenazi Jew) – Assistente segretario per la politica economica: Alan B. Krueger(Ashkenazi Jew) – consigliere generale: George W. Madison(afro-americano) – Sottosegretario per gli affari internazionali Lael Brainard(Ashkenazi Jew) – Uassistente segretario per la finanza internazionale: Charles A. Collyns (caucasico ) – Assistente segretaria per i mercati internazionali e lo sviluppo: Marisa Lago(latina) – assistente segretario per gli affari legislativi: Kim N. Wallace(nero ) – Assistente segretario per il management: Daniel M. Tangherlini(origine italiana) Assistente segretario per gli affari pubblici Jenni R. LeCompte(Northern European) – assistente segretario per la politica tributaria Michael F. Mundaca (latino)
e poi si ricomincia:
David S. Cohen(Ashkenazi Jew) – Under Secretary for Terrorism and Financial Intelligence
http://www.treasury.gov/about/organizational-structure/Pages/cohen-e.aspx
S. Leslie Ireland(Ashkenazi Jew) – Assistant Secretary for Intelligence and Analysis
http://www.treasury.gov/about/organizational-structure/Pages/ireland-e.aspx
Daniel L. Glaser(Ashkenazi Jew) – Assistant Secretary for Terrorist Financing
http://www.treasury.gov/about/organizational-structure/Pages/glaser-e.aspx
Adam J. Szubin(Ashkenazi Jew) – Director, Office of Foreign Assets Control
http://www.treasury.gov/about/organizational-structure/Pages/szubin-e.aspx
Eric Hampl(Ashkenazi Jew) – Director, Treasury Executive Office of Asset Forfeiture.
James H. Freis, Jr.(Ashkenazi Jew) – Director, Financial Crimes Enforcement Network
http://www.fincen.gov/about_fincen/pdf/bio_director.pdf
Donna J. Gambrell(Sub-Saharan African) – Director, Community Development Financial Institutions Fund
http://www.cdfifund.gov/who_we_are/director/bio_dgambrell.asp
Douglas H. Shulman(Ashkenazi Jew) – Commissioner, Internal Revenue Service (IRS)
http://www.irs.gov/irs/article/0,,id=98192,00.html
John E. Bowman(Ashkenazi Jew) – Director, Office of Thrift Supervision (OTS)
http://www.ots.treas.gov/?p=ActingDirector
John Walsh(Northern European) – Acting Comptroller, Office of the Comptroller of the Currency (OCC)
http://www.occ.treas.gov/about/leadership/biographies/bio-john-walsh.html
David A. Lebryk(Northern European) – Commissioner, Financial Management Service (FMS)
http://www.fms.treas.gov/aboutfms/lebryk_bio.html
Van Zeck(Northern European) – Commissioner, Bureau of the Public Debt
http://www.publicdebt.treas.gov/whoweare/people.htm
Neil M. Barofsky(Ashkenazi Jew) – Special Inspector General, Troubled Asset Relief Program (TARP)
http://www.sigtarp.gov/about_ig.shtml
Kenneth R. Feinberg(Ashkenazi Jew) – Special Master for Executive Compensation
http://online.wsj.com/article/SB124416737421887739.htm
Che dire di una simile lista? Ci limitiamo a deplorare nella forma più vibrante la mancanza di “sefardi jews” nel ministero americano del Tesoro: perché questa ingiustizia?
In quella compagine, già Szubin era direttore dell’ufficio di controllo degli attivi di stranieri. Adesso è anche più potente. E viene a bastonare.

E adesso due parole su

LA “VITTORIA” DI MARINE LE PEN.  Apettiamo il secondo turno.

Il Nemico Principale”, titola Libération, esterrefatta che i francesi abbiano votato il Front. E’ pur sempre divertente vedere che il giornale “ di sinistra” si smascheri così a nome del suo padrone (Rotschild). Ma ricordiamoci: c’è il secondo turno. E nel secondo turno, come è sempre successo da 50 anni, la “sinistra” socialista e la “destra” gaullista ( povero De Gaulle) si uniscono in un meccanismo di desistenza per non far vincere mai il Front National. Circoscrizione per circoscrizione, il candidato “debole” delle due formazioni si ritira, facendo sì che i voti del suo elettorato vadano al candidato forte – per esempio – socialista. Non solo ciò ha funzionato benissimo per tener fuori il Front National. Posso dirvi che tanti anni fa il Grande Oriente di Francia convocò i capi dei due partiti mainstream per impegnarli, giurando davanti al Grande Architetto, che mai – in nessun caso – avrebbero fatto un governo in alleanza con il Front National. I due giurarono. Sto citando a memoria, ma me lo ricordo benissimo perché la cosa fu riportata da Le Monde. Era tanti anni fa, c’erano Mitterrand per i socialisti e Chirac dall’altra parte.
Quindi lo spavento e il panico mediatico è per metà una finzione. E il titolo di Libé è funzionale a questo trucco: “Il Nemico Principale” è madame Le Pen, quindi unitevi col nemico secondario per liquidarla nelle urne. Magari stavolta non funzionerà. Sarkozy ha detto che stavolta no, ma molti deputati del suo partito hanno già detto che sì, obbediscono alla Loggia.
Quindi aspettiamo a congratularci per la vittoria di Marine Le Pen. Vediamo il secondo turno, dopo sette giorni di terrorismo mediatico sui pericoli estremi che il Front fa correre. E’ peggio dell’ISIS, è il Nemico Principale. 
ubi

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