Ci sono cose che il mondo di oggi ha bisogno di imparare per andare avanti: è necessaria una sorta di esplosione, un crollo economico. Questo non è male, devi solo imparare a vivere come abbiamo vissuto noi agli inizi di Ananda. Sul primo terreno che ho comperato per iniziare la comunità non c'era niente: non c'era acqua, non c'erano
edifici, niente. Ma volgendoci indietro vediamo che quello è stato il nostro periodo d'oro. Vivere in modo semplice è bello, devi soltanto adattarti. Qualunque cosa accada può essere un'occasione per imparare molto. Non ti dispiacere, non soffrire se vedi che devi sacrificare certe cose, perché non è difficile. Alla fine niente accade comunque, è tutta un'illusione, un movimento che dà l'impressione di qualcosa di
reale. Ma i tuoi desideri, i tuoi programmi, quello che fai, tutto è un'illusione.
È Lui che ci sogna.
Un buddista zen mi ha detto una volta: "Quando morirò, tutto sparirà, non rimarrà niente, perché è tutta un'illusione". Ma io ho pensato: "Non è il nostro sogno! È un sogno, ma non il nostro. Ci sono tante cose che io non so fare, in cui non sono bravo: per aggiustare una macchina sono incompetente, non potrei scrivere i pezzi teatrali di
Shakespeare, né progettare l'Empire State Building o tante altre cose".
Noi facciamo parte di un grande sogno infinito ed è Lui che ci sogna.
Ma ci ha dato il potere di svegliarci da questo sogno, di non dover rimanere per sempre nell'illusione della realtà di questo mondo.
È molto interessante il punto di vista dei grandi yogi dell'India. La spiegazione di Yoga secondo Patanjali è "la neutralizzazione dei vortici dei sentimenti". Molti libri dicono "della coscienza", ma è quella parte della coscienza che "sente", che prova piacere,
dispiacere, etc. Questo è lo yoga. Quando tu pensi di unire la tua anima a Dio, pensi di unire una cosa all'altra, ma non è questo ciò che succede: piuttosto, tu rimuovi gli ostacoli alla visione della verità e finalmente comprendi "io sono già quello". Per questo nei Veda, nelle grandi Scritture indiane, è scritto: "Io sono Lui". Tu sei
Lui, tu sei Quello, Aham Saha, io sono Lui. Vivi più nel tuo centro
Quando uno riesce ad arrivare alla visione del Samadhi, alla visione di Dio, vede che tutte le vite che ha vissuto, tutte le cose che ha fatto erano tutte un sogno che è passato così, in mezz'ora, in un minuto. Futuro, passato, presente, tutto è un'illusione. Ma devi eliminare le vibrazioni del tuo essere, questi movimenti di agitazione dei desideri, dell'irrequietezza. Non lasciare che niente ti agiti: devi rimanere fermo anche quando crollano pianeti e stelle, non importa!
Se tu sei al tuo centro, niente potrà toccarti. Tutto ciò che cerchi è già qui, nel tuo corpo, nella tua mente; tutto comincia con te stesso. Anche nella sofferenza c'è qualche gioia e anche nella gioia c'è qualche sofferenza. Se una zanzara ti punge ti fa male, ma quando ti gratti ti fa anche bene, c'è un certo piacere. E così è la vita. Però
noi possiamo scegliere di non reagire alla vita, possiamo non pensare più: "Che bello! Che brutto!". Molto meglio dire: "Quello che succede, succede, non importa. E se devo morire, va bene". Offri tutto a Dio
Ogni sera, prima di andare a letto, metti nelle mani di Dio tutto ciò che ti appartiene, tutto, le persone, le cose, i compiti, le responsabilità, tutto! Dì a Dio: "Io vivo soltanto in Te". E vedrai che in questo modo ogni giorno ti sentirai più libero e a poco a poco,
dopo anni, ti troverai libero da queste cose, non t'importerà più. Le sfortune della vita non sono tali, passano; neppure le vittorie che vengono sono vere vittorie. Anche quando perdi tutto, non ti preoccupare, perché nessuno può toglierti il tuo amore per Dio; nessuno, se non tu stesso, può toglierti la pace interiore. Questa è la tua ricchezza; tutto il resto è superficiale e senza importanza.
Quindi, vivi di più in Dio, vivi in questa neutralizzazione dei vortici dei sentimenti, e pensa sempre che tu vivi nel tuo centro e che tutto ciò che passa è come una rappresentazione teatrale, non esiste. E vedrai che puoi avere la pace. Non turbarti, non addolorarti, togli sempre più dal tuo cuore i desideri e gli attaccamenti e vedrai che a poco a poco sarai sempre più libero. Nulla ti deve agitare, perché tu hai già in te stesso tutto ciò che potrai mai avere.
(Swami Kriyananda)
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