D.: Dio mio, che pasticcio! Come mi posso salvare?
È un ben triste destino quello che ci sta davanti!
È un ben triste destino quello che ci sta davanti!
U.G.:
Voi avete l'idea che dovete salvarvi. Ma è proprio da quest'idea
che dovete salvarvi! Voi credete nei salvatori. Ma è proprio da loro che
dovete salvarvi. Vi dovete redimere proprio dall'idea che qualcuno
venga a redimervi.
Dimenticatevi
i rosari, le Scritture, la cenere sulla fronte. Quando vi accorgete
di quanto sia assurda la vostra ricerca, tutta la vostra cultura si
tramuta in cenere dentro di voi. Allora ne siete fuori; la
tradizione è finita per voi. Non giocate più.
D.:
Lo stato di non conoscenza che lei descrive si riferisce ad un
altro livello di coscienza. Che cosa ha a che fare con me, che sono una
persona comune e nevrotica?
U.G.:
Quali livelli di coscienza? Non ci sono livelli di coscienza. La
consapevolezza non è diversa nello stato di veglia e nel sonno. Anche
ora, mentre siete seduti qui, state sognando. Non ci possono essere
sogni senza immagini. Quando dormite nel vostro letto, lo chiamate
sognare; mentre se siete seduti da qualche parte con gli occhi
aperti, lo chiamate in un altro modo. Tutto qui.
U.G.Krishnamurti
la malattia è sempre quella di vivere col corpo qui ed ora e con la mente lì e chissà quando...
RispondiEliminaLa mente è il vero problema,per i piu non saperla tenere sotto controllo
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