D: Quali sono le illusioni?
TV: La prima illusione, che
fonda tutte le altre, è la credenza che la vita si organizzi con la
nostra intelligenza personale (controllo, potere, proiezioni
sull’avvenire). Questa illusione indica che si è persa di vista
l’intelligenza della Vita che organizza ogni cosa in ogni momento.
La
seconda illusione che parte dalla precedente, è che siamo una persona
isolata, di fronte o contro gli altri, separata da tutto e sempre in
pericolo (da cui la necessità di proteggersi). Una tale percezione è
causa di guerre, conflitti e violenza e conduce all’impossibilità di
essere in relazione con gli altri e con qualsiasi cosa.
La
terza illusione, più dinamica, è fondata sulle precedenti e si trova
nel fatto di investire la nostra energia esclusivamente nel transitorio
come se le cose fossero eterne. Questa illusione conduce alla rivolta e
alla sofferenza ogni volta che i nostri progetti non si realizzano.
Un’altra
illusione dinamica è credere che esista uno (o altri) capace di
portare felicità, o al contrario responsabile della nostra infelicità.
Molte lacrime sono versate per questa credenza perchè la ricerca verso
l’esterno è senza fine e sempre vana.
Infine, l’ultima
illusione, particolarmente attiva nell’ambito filosofico e spirituale
porta a credere nell’autorità e nella supremazia del pensiero,
dell’intelletto e del giudizio. Il suo corollario consiste nel fissarsi
degli obbiettivi a partire da fantasmi. Il più frequente è quello di
tendere ad uno stato di beatitudine permanente e di disperarsi se non
si ottiene.
D: Cosa produce il risveglio spirituale?
TV:
Il risveglio spirituale, con la dissoluzione di credenze e illusioni,
rivela l’intrinseca unità nostra con i movimenti della vita (contro i
quali lottiamo sempre), il nostro legame con gli altri (legame velato
dal senso di separazione), l’eternità dell’esistenza (al di là di
progetti ed oggetti dell’universo personale). In questo risveglio
realizziamo che le nostre illusioni erano la causa delle nostre
sofferenze. Ma soprattutto vediamo emergere la gioia e la pace che
nascono dall’accogliere ciò che è,e l’apertura del cuore che
spontaneamente rilassa il mentale, la certezza intellettuale di tutte
le configurazioni che avevamo preso per la “nostra vita”.
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