lunedì 21 maggio 2012

Mangiatori di morte

Da www.paolobernardi.wordpress.com
Credo che la conseguenza più rivoluzionaria della seconda rivoluzione industriale non sia l’elettricità,  l’acciaio o la chimica, bensì l’introduzione del cibo pastorizzato su scala sempre più crescente, al punto che oggi, l’insetto metropolitano (come Zolla chiamava l’uomo contemporaneo) oramai mangia solo cibo morto, sterile. Così lo raccomandano i sistemi sanitari occidentali: latte pastorizzato, formaggi fatti col latte pastorizzato, vino pastorizzato, farine di grani irradiati col nucleare, così come patate e cipolle affinchè non germoglino; la stragrande quantità del cibo è cotta, inscatolata, surgelata. Le poche  crudità vegetali sono trattate col bicarbonato.
Le generazioni passate e i popoli naturali, da questo punto di vista erano l’opposto. Mangiavano prevalentemente cibo vivo o accompagnavano i cibi cotti con salse vive. Pensate ai crauti tedeschi in fermentazione, pensate alla birra bianca coi lieviti; pensate alla pasta di miso giapponese;  pensate al kefir; pensate ai metodi dei nostri nonni che facevano  il “formaggio che cammina” (lo tenevano qualche giorno in acqua tiepida finchè non fosse pieno di vermi); pensate al pane cotto col metodo tradizionale, che al centro manteneva lieviti crudi anche dopo la cottura (lieviti che si ridiffondevano su tutta la pagnotta che diveniva un concentrato di vit B): pensate ai nostri vecchi, che appena uccisa la lepre ne mangiavano la milza palpitante cruda; lo stesso facevano i sardi, appena ucciso il maialino, col fegato crudo; gli indiani lo facevano col bisonte; vini e formaggi erano crudi, pieni di microrganismi. Ovunque muffe, funghi, batteri, fermenti, enzimi; proprio quelli che nelle università di medicina occidentali sono ritenuti, secondo la teoria di Pasteur, causa della malattia.
E invece questi microrganismi –nel nostro corpo ne abbiamo circa un kilo- digeriscono il cibo per noi, che altrimenti sarebbe inassimilabile. La prova?  Quando prendete antibiotici e li sterminate diventate pallidi ed emaciati. Il sangue non è nutrito.. Il vostro medico osserva la cosa, ma cerca di non fare riflessioni in merito. Dovrebbe dire che i microrganismi sono causa della salute, non della malattia, come gli hanno fatto studiare all’università.
Le foto di individui di popoli naturali degli anni Sessanta o Settanta, ricorderete  che avevano una particolarità: avevano gli occhi vivi, di fuoco e spalancati. Sembravano occhi di animali selvatici. Quegli occhi lì io non li ho più visti; ora si vedono solo occhi a mezz’asta, propri di chi mangia cibo morto e prende valium. Andate per le scuole, guardate che gioventù vitale è quella cha mangia patatine, cioccolato, merendine, sofficini ecc! I ragazzi di 18 anni che richiudevano le buche dell’aeroporto di Foligno dopo i bombardamenti alleati, facevano a gara a chi teneva in braccio più pani di stagno da 25 kili, che i tedeschi  facevano loro caricare sui camion. C’era mio padre. Vinceva la gara chi teneva in braccio 4 e perfino 5 pani di stagno. Che cosa fa un ragazzo di 18 anni oggi? Quando avevo 18 anni e l’estate andavo coi muratori, i sacchi di cemento erano di 50 kg.  Oggi i sacchi di cemento in vendita sono da 25 kg. Significherà qualcosa?
Ho osservato cani e gatti “civili” coi quali convive l’uomo contemporaneo; anch’essi, come vuole la scienza veterinaria, mangiano mangimi sterili e cibi cotti. Anch’essi passano le giornate su letti e poltrone che devono sopportare le loro obesità. Quando ero bambino, e cani e gatti vivevano in situazione semiselvatica, mangiando tutto quel che trovavano, non ho mai sentito dire, tanto meno assistito alla malattia di questi animali. Ora essi sono moderni anche nelle malattie: hanno il diabete, il cancro, l’artrite. Per fortuna che oggi ci sono medicine che guariscono….I diritti umani stan diventando anche diritti animali…
L’uomo civile contemporaneo, il titolare dei cosidetti “diritti umani”, mangia quotidianamente la morte; come saranno le sue forze, la sua salute, i suoi pensieri, i suoi sentimenti e sensazioni; che poesie, che forme artistiche esprimerà; che creatività tecnica c’è in lui; che guizzi di genio e fantasia troveremo in lui? Qualche ricerca dice che quest’uomo ha perfino meno spermatozoi e –come del resto accade a tutti gli animali in cattività-  ha una maggiore propensione all’omosessualità.  Il nostro modello di civiltà illuminista e liberale è sicuramente da sostituire a ciò che è primitivo, tribale, arretrato e tradizionale.

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