giovedì 19 aprile 2012

Non ci posso far niente andare controcorrente,è la cosa che mi piace di più

Madre Teresa: né madre né santa
Il volontariato (come la carità e la beneficenza), sono cose nobilissime. Ma resta che c'è chi se ne approfitta, ed è giusto che si mettano in guardia le "anime belle".
D’altra parte, mi rendo conto che un tempo era facile far vedere la luna nel pozzo. Ed era più facile ingannare i devoti: per dire, mentre Madre Teresa andava in televisione per
far visita a Raffaella Carrà (magari a ribadire per l’ennesima volta la sua contrarietà all'aborto), Papa Karol si faceva vedere sorridente accanto al boia Pinochet (e scusate se è poco!).
Resta pacifico che Madre Teresa non era una missionaria. Ma era essenzialmente una donna fanatica e cocciuta (scaltra nello scansare qualunque critica le venisse mossa: fingeva sistematicamente di non capire ciò che le si imputava).

Con l’alibi di curare i poveri e i derelitti, Madre Teresa indirettamente aiutava molti dittatori e malfattori. Ingrassava e difendeva quei maiali che avevano l'abitudine di prosperare sulla miseria e sull'ignoranza del prossimo (e che poi si facevano benedire da lei, per “ricostruirsi una verginità”: alludo a quei tiranni che erano ben contenti di finanziarla (per avere in cambio anche solo una foto assieme: come ha fatto ad esempio Duvalier, il dittatore di Haiti che in questo modo si è visto legittimato dalla suora).
... Nel frattempo, l’occidente distratto e sazio lasciava che la suora facesse quel che voleva. E di fatto lei ha costruito il suo successo mediatico sfruttando la credulità popolare (in un paese, va ricordato, molto poco sviluppato e pieno di superstizioni).


L'opera di Madre Teresa non aveva nulla di umanamente ammirevole: a fronte delle grandi somme che riceveva, offriva ai suoi malati poco più di un bicchiere d'acqua e un miserabile giaciglio (peraltro spesso in condizioni igienico-sanitarie scandalose!).
L'importante, per lei, era continuare sulla sua strada. Fingendo quella umiltà che portava tanti disperati ad inchinarsi per baciarle i piedi (cosa che nella sua umiltà non ha mai impedito).
Intanto imponeva agli altri le sue ossessioni, dicendo che il dolore è salvifico (la sofferenza, secondo lei, aveva addirittura valore sacramentale, perché serviva ad avvicinare l'uomo alla sofferenza di Cristo sulla croce).  E quando qualcuno le faceva notare che era immorale chiedere e accettare soldi spesso palesemente sporchi, lei lasciava intendere che preferiva occuparsi di ciò che è essenziale (secondo lei non era saggio chiedersi da dove venissero tutti quei soldi che raggranellava: lasciava intendere che investigare su questo sarebbe stato ‘far politica’. E si sa che la politica è cosa sporca!).

 
La verità è che Madre Teresa la politica la faceva, eccome! Basti pensare a come si batteva contro le leggi che permettevano la contraccezione e l'aborto. O il suo astio (esattamente come papa Karol), verso la "teologia della liberazione".
… E tralascio di ricordare molte altre cose: la sua mania di far battezzare i moribondi di altre religioni (di nascosto, con mille sotterfugi, praticamente a loro insaputa). Le piccole e grandi crudeltà a cui sottoponeva i suoi pazienti (ai quali faceva radere i capelli, neanche fossero in manicomio!). La sua incredibile difesa di un noto truffatore (anche dopo che le era stato chiaramente spiegato quanti e quali fossero i crimini di costui). E tutte le altre prodezze di cui era stata capace questa donna che - come dicevo - era soprattutto cinica e spietata. 


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