Da www.disinformazione.it
Il termine ‘Placebo’ è il futuro del verbo latino ‘placere’, e significa letteralmente ‘piacerò’. Si tratta di una sostanza inerte, priva di qualsiasi principio attivo terapeutico, o di un provvedimento non farmacologico (consiglio, conforto, atto chirurgico non invasivo, ecc.) che provoca un effetto positivo su un sintomo o addirittura su una malattia.
Studi in ‘cieco’ (dove il paziente non sa cosa sta prendendo) hanno dimostrato in patologie con una rilevante componente psicosomatica (come emicrania, insonnia, ecc.) un effetto placebo fino all’80%. Studi in ‘doppio cieco’ (sia il paziente che il medico che somministra non sono a conoscenza) hanno dimostrato che raddoppiando la dose di placebo si ottengono risultati terapeutici migliori di quelli con dose normale.
Questo
incredibile fenomeno, che non è psicologico, è conosciuto da
moltissimo tempo, ma oggi si ritiene che fino al 60% dei progressi
ottenuti con un trattamento (qualsiasi esso sia) possano essere
dovuti a una risposta placebo!
Il biologo molecolare Bruce Lipton, autore del best seller “ La Biologia delle credenze: come il pensiero influenza il DNA e ogni cellula” chiama l’effetto placebo, ’effetto credenza’ per sottolineare come le nostre percezioni, vere o false che siano, hanno lo stesso impatto sul nostro comportamento e sul nostro corpo. Egli è totalmente a favore dell’effetto credenza (placebo) perché costituisce una prova sorprendente della capacità di autoguarigione dell’essere umano.
Il biologo molecolare Bruce Lipton, autore del best seller “ La Biologia delle credenze: come il pensiero influenza il DNA e ogni cellula” chiama l’effetto placebo, ’effetto credenza’ per sottolineare come le nostre percezioni, vere o false che siano, hanno lo stesso impatto sul nostro comportamento e sul nostro corpo. Egli è totalmente a favore dell’effetto credenza (placebo) perché costituisce una prova sorprendente della capacità di autoguarigione dell’essere umano.
«Il
motivo per cui la mente è stata così trascurata dalla medicina
ufficiale non è solo il pensiero dogmatico, ma sono anche
considerazioni economiche. Se il potere della mente può davvero
guarire il corpo, perché andare dal medico; e, cosa ancora più importante, perché avere bisogno di farmaci?»[1]
Non a caso le ‘lobbies del farmaco’ studiano
attentamente i pazienti che reagiscono alle pastiglie innocue
di zucchero (placebo), ma non a scopo di conoscenza, ma
semplicemente per poi escluderli dalle sperimentazioni cliniche!
Coloro che lavorano per la malattia invece che per la salute
delle persone, vedono la pillola zuccherina - che si dimostra
più efficace del farmaco - come una minaccia economica, e
infatti lo è.
Crollerebbe il palcoscenico se la massa venisse a sapere che miliardi di dollari e anni di ricerche non hanno confronto con uno zuccherino!
Crollerebbe il palcoscenico se la massa venisse a sapere che miliardi di dollari e anni di ricerche non hanno confronto con uno zuccherino!
Uno studio della Baylor School of Medicine pubblicato nel 2002 nel New England Journal of Medicine ha
valutato gli interventi chirurgici su pazienti affetti da gravi
dolori alle ginocchia [Moseley et al. 2002]. I pazienti vennero
divisi in tre gruppi. Nel primo il dottor Moseley raschiò la
cartilagine danneggiata del ginocchio; nel secondo, mise a nudo
l’articolazione, eliminando del materiale ritenuto causa
dell’infiammazione (entrambe tecniche accettate dalla chirurgia
ortopedica ufficiale). Il terzo gruppo invece fu sottoposto a un ‘finto’
intervento: i pazienti vennero anestetizzati, subirono tre
piccole incisioni di routine e il dottore durante l’operazione,
durata 40 minuti, parlò come di routine.
A tutti e tre i gruppi fu prescritta la medesima terapia postoperatoria e di riabilitazione.
I risultati furono sorprendenti: il terzo gruppo, quello placebo che non è stato operato, migliorò esattamente come gli altri due, e alcuni di loro tornarono addirittura a giocare a basket!
La convinzione, la credenza di essere stati operati, nell’esempio qui sopra, ha fatto superare un problema fisico al ginocchio! A tutti e tre i gruppi fu prescritta la medesima terapia postoperatoria e di riabilitazione.
I risultati furono sorprendenti: il terzo gruppo, quello placebo che non è stato operato, migliorò esattamente come gli altri due, e alcuni di loro tornarono addirittura a giocare a basket!
Possiamo ancora affermare che l’Effetto placebo è di tipo psicologico?
Sappiamo ancora poco del vero meccanismo che sta a monte di simili e inspiegabili guarigioni, la cosa che si sa per certo è che si tratta di un fenomeno esistente, la cui potenzialità intrinseca è dentro ognuno di noi.
Effetto Nocebo
Se
il pensiero positivo, come abbiamo visto, può liberare dalla
malattia, quali conseguenze possono avere i pensieri negativi
sulla nostra salute?
Tale effetto, chiamato ‘effetto nocebo’ (dal latino ‘nocere’, nuocere), in medicina è altrettanto potente quanto quello ‘placebo’.
Il pensiero può far ammalare, le parole e il comportamento possono trasmettere messaggi che tolgono speranza e che quindi possono far ammalare.
Lo ha spiegato molto bene il Dottor Geerd Ryke Hamer nella Nuova Medicina Germanica: traumi, shock psicologici ed eventi improvvisi (se vissuti in una certa maniera) possono scatenare (e lo fanno su tre piani contemporaneamente: psiche, cervello, organo) una qualsiasi patologia, dall’influenza al tumore più fulminante.
Una diagnosi errata (i falsi positivi e negativi nella diagnostica preventiva come gli screening sono all’ordine del giorno), una frase mal posta o distaccata da parte del medico, possono scatenare un trauma interiore pericolosissimo in persone sensibili o estremamente paurose.
Tale effetto, chiamato ‘effetto nocebo’ (dal latino ‘nocere’, nuocere), in medicina è altrettanto potente quanto quello ‘placebo’.
Il pensiero può far ammalare, le parole e il comportamento possono trasmettere messaggi che tolgono speranza e che quindi possono far ammalare.
Lo ha spiegato molto bene il Dottor Geerd Ryke Hamer nella Nuova Medicina Germanica: traumi, shock psicologici ed eventi improvvisi (se vissuti in una certa maniera) possono scatenare (e lo fanno su tre piani contemporaneamente: psiche, cervello, organo) una qualsiasi patologia, dall’influenza al tumore più fulminante.
Una diagnosi errata (i falsi positivi e negativi nella diagnostica preventiva come gli screening sono all’ordine del giorno), una frase mal posta o distaccata da parte del medico, possono scatenare un trauma interiore pericolosissimo in persone sensibili o estremamente paurose.
Le convinzioni positive e negative non hanno solo un impatto sulla salute, ma su ogni aspetto della vita.
Facciamo molta attenzione perciò a quello che sentiamo, ascoltiamo e soprattutto diciamo poiché:
“…non ciò che entra nella vostra bocca vi contaminerà,
ma ciò che esce dalla vostra bocca, questo vi contaminerà.”
[ Vangelo di Tommaso, 15 ]
ma ciò che esce dalla vostra bocca, questo vi contaminerà.”
[ Vangelo di Tommaso, 15 ]
Potenzialmente
riceviamo ogni giorno delle informazioni e/o notizie che sono
in grado di farci stare male (predisponendoci alla malattia), se
ovviamente vengono vissute non correttamente. Tutto dipende da
noi!
Spesso le cose che sentiamo o vediamo non sono corrette, per non dire vere: i filtri con cui osserviamo e recepiamo il mondo, sono condizionati dall’educazione, dalla scuola, religione, ecc. Se fin da piccoli, per esempio, ci è stato inculcato che il musulmano è pericoloso e il negro puzza, quando da adulto avrò a che fare con un arabo o un africano, attiverò automaticamente un programma di sopravvivenza, scappando nel primo caso o turandomi il naso nel secondo. Queste vengono chiamate programmazioni inconsce.
Spesso le cose che sentiamo o vediamo non sono corrette, per non dire vere: i filtri con cui osserviamo e recepiamo il mondo, sono condizionati dall’educazione, dalla scuola, religione, ecc. Se fin da piccoli, per esempio, ci è stato inculcato che il musulmano è pericoloso e il negro puzza, quando da adulto avrò a che fare con un arabo o un africano, attiverò automaticamente un programma di sopravvivenza, scappando nel primo caso o turandomi il naso nel secondo. Queste vengono chiamate programmazioni inconsce.
Per capire come funzione il nostro inconscio, basta immaginare una stanza buia dove le pareti sono piene zeppe di scritte, per esempio: “i musulmani sono pericolosi”, “i negri puzzano”, “sei un fallito”, “non farai mai niente di buono” “attento ai cani”, ecc.
Queste scritte - che sono frutto di condizionamenti esterni inconsapevoli da parte dei genitori, maestri, insegnanti, ecc. – giungono a coscienza, cioè vengono alla luce, non appena sentiamo determinate frasi o vediamo determinate cose o ci troviamo in determinate situazioni. Appena vengono a coscienza però, l’inconscio farà di tutto per boicottarci, e incredibilmente, lo farà per il nostro benessere!
Se siamo cresciuti con la scritta interiore “sei un fallito” (diventata poi convinzione e credenza), non appena la vita ci metterà di fronte a dei risultati positivi che dimostrerebbero, al contrario, che abbiamo delle qualità, l’inconscio (avendo registrato che siamo dei falliti) farà carte false per affossare il nostro progetto, perché non vuole la nostra sofferenza. In pratica cerca di evitare tutte le situazioni che potrebbero farci stare male.
Conoscendo
come funziona l’inconscio e quindi come avviene questo
boicottaggio interiore è possibile liberarsi da questi freni
evolutivi. Queste scritte - che sono frutto di condizionamenti esterni inconsapevoli da parte dei genitori, maestri, insegnanti, ecc. – giungono a coscienza, cioè vengono alla luce, non appena sentiamo determinate frasi o vediamo determinate cose o ci troviamo in determinate situazioni. Appena vengono a coscienza però, l’inconscio farà di tutto per boicottarci, e incredibilmente, lo farà per il nostro benessere!
Se siamo cresciuti con la scritta interiore “sei un fallito” (diventata poi convinzione e credenza), non appena la vita ci metterà di fronte a dei risultati positivi che dimostrerebbero, al contrario, che abbiamo delle qualità, l’inconscio (avendo registrato che siamo dei falliti) farà carte false per affossare il nostro progetto, perché non vuole la nostra sofferenza. In pratica cerca di evitare tutte le situazioni che potrebbero farci stare male.
Esistono numerose tecniche che aiutano a cancellare o prendere coscienza i queste scritte inconsce, ma la cosa più importante rimane l’auto-osservazione o l’auto-coscienza, che vedremo alla fine di questo lavoro.
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