giovedì 22 dicembre 2011

Riassunto libro 13 La mia personale preghiera









Oggi sono pigro,prendero un pezzo del mio libro,e con il copia incolla lo trasferisco.Vidi per un attimo Lorenzo, gli volevo parlare del mio sogno ,ma aveva fretta doveva prendere il bus per Gaya ,da li sarebbe andato a Benares ,lo abbracciai calorosamente ,mi venne quasi da piangere ,di sicuro costui era stato l'essere umano più importante della mia breve vita. Chissà se l'avrei mai più rivista. Poco dopo ero da Massimo, ecco quello che mi disse sul sogno. “Sono più che daccordo ,la vita è una continua crescita interminabile ,non si riuscirà mai a scoprire i misteri dell’esistenza, bisogna solo vivere ,vivendo si risponderà gradualmente a più domande possibili.” Non diedi molto ascolto a queste parole infatti poco dopo ero a leggere uno dei tre libri prestatemi da Libero, “I poteri della mente” scritto da un fisico cecoslovacco (gli altri due erano ,Il libro arancione di OSHO ,un libro questo che descrive delle tecniche meditative, l’altro  di cui non ricordo il titolo di Krisnamurti ).
Gran parte della giornata la dedicai al libro del cecoslovacco e guarda caso trovai molte risposte alle mie strane coincidenze. La sera capii benissimo il significato della preghiera ,ecco infatti cosa mi successe. Verso il tramonto fui assillato da pensieri negativi ,non riuscivo più a controllare il mio pensiero, era in una dimensione molto simile a quella provata sotto fungo a Ka Pha-Ngan ,ma la mia creatività risolse il problema in un modo diverso dall'altra volta. Siccome in giornata avevo visto molti monaci pregare camminando in un corridoio in prossimità del tempio ,istintivamen­te feci lo stesso ,soltanto che la mia preghiera era molto particolare ,ecco il testo: ALMO NON C'E PROBLEMA STAI TRANQUILLO. Sembrerà una barzelletta ma il pensiero negativo dopo breve tempo mi cessò. Sicuramente il ripetere continuamente quella frase mi aveva quasi ipnotizzato ,la mia volontà era concentrata li ,non vi era più energia per il pensiero negativo ,mi ricordai d’aver letto qualcosa sulle preghiere nel libro Tantra di Osho ,lui diceva che la funzione della preghiera era più che altro quella di facilitare il dormire ,ma soprattutto d'impedire alle persone irrazionali di pensare con il proprio intelletto sicure stupidaggini. Perciò la preghiera non era che una medicina contro le nevrosi ,ecco probabilmente spiegata perché tanta gente dei paesi occidentali usa sia sonniferi che pillole per il mal di testa. Il pensiero è difficilissimo da controllare a scuola ci hanno imparato ad usarlo sempre di più, ma è come una macchina di cui l'uomo bianco non sa assolutamente nulla ,su come spegnerla. Il pensiero per lo più è malattia ,in quanto per vivere più che altro bisogna compiere delle azioni ,mentre a mio parere l'occidentale non è altro che un essere imprigionato nei suoi ragionamenti ,che scaturiscono dall'impressionante complessità del vivere quotidiano. Insomma la preghiera è una forma come tante altre di rilassamento ,ti porta nel presente ,ma se uno è un po’ sveglio capisce che vi sono miliardi d'altri modi per rilassarsi, l'unica regola è: fare soltanto quello che piace. Facendo così il pensiero non si può sviluppare ,in quanto il pensare altro non è che desiderio ,non si gode di quello che c'è. Quella sera fui come inondato di saggezza ,mi sembrava di captare i pensieri del Budda ,il pregare mi aveva svuotato ,naturalmente capii moltissime altre cose che piano piano esporrò

2 commenti:

  1. il pensare altro non è che desiderio... mi piace...
    è un po' come rivestirlo nella seta il pensiero... o il desiderio...

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  2. sqwerez ,so soltanto che quando vivi,non pensi,solo se trovi un ostacolo insormontabile pensi come superarlo,il pensare è il tuo desiderio di andare oltre.quando pensi ma non ci sono ostacoli di fronte a te,è una grande malattia, meglio vivere

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