08 GENNAIO
241 LA PAURA
Il mio viaggio continua ieri sera una lunga tappa
indimenticabile terribile
il giorno più lungo della mia esistenza
ero proprio perso non ritrovavo
la dimensione reale spaziavo dappertutto
non sapevo chi ero volevo un’identità ma ne avevo mille
volevo scendere da quella macchina che si chiama pensiero
ma non si poteva scendere dovevo rimanere li in quella dimensione
in eterno la più brutta cosa
sarebbe stata quella peggio sicuramente della morte
era una dannazione eterna.
Ora per fortuna sono nel reale la cosa più importante è questa
quello che tocco è reale fortunatamente sento quello che tocco
non è immaginazione anche se ora so
che lo e' sicuramente.
Appena sveglio verso le 13 scrissi questo aforisma ,il pensiero era ora sotto controllo ,anche se la percezione della realtà era ancora leggermente distorta. I colori intorno a me mi sembravano irreali, come questo aforisma nella parte finale sembra un po’ pazzesco. Ma era meglio non pensare ,alla spiaggia nudista i bellissimi panorami mi scacciarono dalla testa moltissimi problemi. La sera rividi i tantissimi conoscenti italiani ,vidi anche la moglie e il figlioletto di Franco ,salutai tutti l'indomani sarei partito per Bangkok ,da li di sicuro l'India, la Cina dipendeva da mio padre.
09 GENNAIO Preso il traghetto delle 9 ,a mezzogiorno ero a Nathon ,capitale dell'isola di Ko samui, appena fatto il biglietto per Bangkok ,telefonai a casa mia in Italia
242 DIMENSIONE SOGNO
Mi sembra di sognare tutto è irreale
sono irrimediabilmente trascinato in India
tutto mi porta li ormai da molto tempo.
Oggi telefonando a casa la notizia che non posso andare in Cina
infatti mio padre ritorna in Italia per un processo giudiziario.
Forze misteriose mi spingono li posso opporre resistenza
non andare ma voglio scoprire il perché
di molte cose la risposta la posso trovare
solo li.
Incredibile mio padre doveva tornare in Italia verso il 15 di questo mese ,per testimoniare a favore del suo datore di lavoro. Meglio così andrò direttamente in India, con questa sicurezza affrontai il lungo viaggio verso Bangkok.
10 GENNAIO Verso le 6 del mattino il bus giunse a Kao San Road ,al contrario delle altre volte trovai senza problemi un alloggio. Addirittura mentre stavo per andare al bagno ,vidi uscire da una stanza una mia vecchia conoscenza ,il tedesco Micael ,mio vicino di sgabuzzino a Ko Pha-Ngan ,circa 10 giorni fa. Parlammo 5 minuti della mia idea di andare in India. Mi feci una rapida doccia ed apprezzai una bellissima dormita ,in una stupenda camera da letto ,con tanto di elettricità e ventilatore ( a Ko pha-ngan l'energia elettrica ,era disponibile nei bungalow soltanto dalle 18 alle 22 ). Verso le 11 ,dopo aver attraversato in bus l'infernale Bangkok ,ero alla mia compagnia aerea. Alla mia prima richiesta di poter usufruire del mio volo già pagato Bangkok - Dacca e da li fare un nuovo biglietto (Dacca-Calcutta ,Calcutta-Dacca ) mi fu risposto che non vi erano posti disponibili. Insistetti di brutto e guarda caso trovai un posto per il 23 gennaio ,ritorno a Dacca giusto il 20 Febbraio ,lo stesso giorno in cui era previsto il mio ritorno in Italia. Pagato il biglietto intorno ai 100 dollari ,andai diretto all'ambasciata indiana a fare il visto ,dopo una lunga fila mi rilasciarono una ricevuta ,sarei dovuto ritornare fra una settimana a ritirare il visto. Da questo fatto dedussi che ancora una volta la fortuna era con me ,infatti se come pretendevo avessi trovato subito un posto per andare a Calcutta ,sarei rimasto fregato ,il visto l'avrei avuto soltanto dopo una settimana ,per cui sarei di nuovo dovuto tornare alla compagnia aerea a cambiare il biglietto. Rientrato nella mia guest house, sotto la porta trovai alcuni indirizzi di luoghi di meditazione in India ,naturalmente molto gentilmente me li aveva lasciati Micael. Li lessi e mi venne voglia di scrivere.
243 QUELLO CHE PENSO OGGGI 10-01-94
In questo viaggio troppe cose strane troppe combinazioni strane
cerco un italiano con cui parlare dopo mezz'ora lo trovo (Patrizio)
mi parla dell'anima ed esce fuori con i funghi
scrivo che la vita è pensiero illusione incontro libri buddista e tantra
che dicono la stessa cosa ma il bello che l'unica camera
a Ko pha-ngan la trovo io senza fatica
mi chiama addirittura una bambina prima d'andare a puttane con Patrizio
pensai che sarebbe arrivata la moglie e questo fatto si è avverato
avevo pensato d'andare in India ma pensavo di non avere tempo
infatti prima dovevo andare in Cina ma mio padre torna in Italia
questa volta a Kao san road trovo subito la guest house
e Micael mi lascia un biglietto per andare a meditare in India
dove posso andare infatti ho trovato un posto
dopo che in un primo momento mi era stato detto che non c'era.
Dopo i funghi di Ko pha-ngan che mi hanno fatto conoscere la paura
la paura d’impazzire per il troppo pensare
la mia conclusione è questa.
La vita è illusione millenni di pensieri
hanno permesso all'uomo poter comunicare scrivendo
quello che tocco ora sembra reale ma è come guardare
guardo quello che penso di guardare tocco perché mi sembra di toccare
ma sotto fungo la realtà è diversa il pensiero va a ruota libera
vedo ballerine brasiliane che non ci sono
penso d'attraversare la spiaggia in un secondo
mi sembra di avere nel letto una coperta che non c'è
scambio il croccante per il cioccolato il pensiero è libero non è vincolato da regole millenarie la realtà cambia
si viaggia in un altra dimensione dove la creatività del pensiero
è libera d'esprimersi gioiosamente.
Il presente non esiste (scorre via) passato e futuro la stessa cosa (illusione)
il pensiero può andare in tutte le dimensioni
viaggia alla velocità della luce tutto nasce dall’anima immortale
dentro di noi non molti esseri viventi
hanno raggiunto questa conclusione per questo tutti temono la morte
ma la morte non esiste è solo la fine di un pensiero originale
l'anima che crea tutta l'illusione è pronta a trasmigrare da un altra parte
ho solo una certezza oggi ho un anima ed è immortale
ma chiunque ha un anima immortale.
Rimasi tutto il pomeriggio in camera ,di assaggiare lo smog di Bangkok non ne avevo proprio voglia, andai nella cucina della guest house e rividi Micael ,lo stesso era in compagnia di una israeliana ,una bella mora e di un inglese molto basso di statura ,in compagnia di una tazza di te approfondii la conoscenza dell'inglese di nome Bob ,infatti il tedesco e l'ebrea di nome Lilith poco dopo ci lasciarono, da come si guardavano ,tutta la sporca storia delle due razze ,era stata superata da quel grande sentimento che si chiama amore. Bob mi parlò molto dei suoi viaggi ,della sua grande passione per le donne era un tipo non proprio inglese come simpatia ,parlava addirittura un perfetto italiano ,ed era vissuto molto tempo con una morosa costaricana in quel paese. Insiemi a lui ridendo scherzando e bevendo ,feci circa le cinque del mattino in uno dei numerosi bar di Kao San Road ,era proprio quello che mi ci voleva mi rilassai moltissimo e non pensai al paranormale.
Nessun commento:
Posta un commento