domenica 25 novembre 2012

Uscire dal proprio cerchio,e vedere l"infinito


06  GENNAIO Avevo incessantemente bisogno di cambiare compagnia e questa giornata gran parte del tempo la passai con i due fratelli genovesi. Parlai moltissimo ero molto simpatico ai due, mi offrirono perciò molto marijuana. Conobbi una loro amica di nome Gianna ,anche lei amante più che mai delle droghe. Andammo alla spiaggia nudista ,ma li dovetti abbandonare non se la sentivano di spogliarsi totalmente e non avrebbero accettato me totalmente nudo, li lasciai li con i loro vestiti, naturalmente non era un obbligo fare i naturisti. Andai da Betty e Jerry ,erano nel loro bungalow ma da quello che sentii capii che stavano scopando ,perciò non li disturbai. La sera approfondii la conoscenza del socio di Franco, Andrea che amava la Thailandia più per le donne che per le droghe, seppi che Franco aveva accompagnato la moglie a Ko Samui ,da qualche ora era diventato papà. Quella sera il mio esibizionismo ebbe il sopravvento ,raccontai talmente tante cazzate che Gianmario vista la mia comicità mi riprese con la telecame­ra per circa mezz’ora.
07  GENNAIO  Dopo una rapida colazione gironzolando per le stradine dell'isola reincontrai il danese che tanto mi aveva affascinato a Bukit lawang ,per la terza volta in questo viaggio ,era destino che ci dovessimo incontrare ,ma i nostri interessi anche questa volta ci portarono ad una rapida separazione. Rividi i due pugliesi ed insieme a loro andai ad incontrare due amici   anconetani ,un ragazzo e una ragazza. In particolare la ragazza la conoscevo ,l'avevo incontrata l'anno passato proprio sul traghetto per venire a Ko pha-ngan. Con loro fumammo un po’ di marijuana nel bongo  e parlammo di droghe , in particolare di una conoscente dei due marchigiani ,la tipa aveva esagerato con le droghe ,tanto che era stata ricoverata in una specie di manicomio alla vicina Ko samui ,fra qualche giorno sarebbero arrivati i genitori per riportarsela in Italia. Andai a mangiare da solo ,mi feci una pennichella ,e fresco come una rosa scrissi questo.

                             240  UN LUNGO SOGNO
Questo e il titolo                                                 del libro che sto scrivendo
e proprio ora                                                        la mia immaginazione
ha parlato chiaro                                                  se tutto il mio libro
comprenderà i due viaggi                                    sarà sicuramente un bel libro..
Questo viaggio l’ha voluto la mia anima            con lo scopo finale
di scrivere                                                           un fantastico libro.

Il titolo del libro ,capivo che era una fantastica coincidenza ,infatti se la vita è eterna, come avevo chiaramente scritto sotto fungo ,la vita di ogni individuo dalla nascita alla morte ,altro non e che un lungo sogno. Ma io avevo dato quel titolo per tutt’altro motivo ,potevo aggiungere il secondo viaggio, sarebbe stata la perfetta conclusione del mio libro, e c'era il titolo che mi faceva capire che qualcosa di più grande di me ,mi si stava forse portando in giro. Si di sicuro la mia Anima  è superiore alla mia mente e mi sta manovrando a suo piacimento ,a costruito una bellissima trama, sicuramente molto presto ,mi dimostrerà che davvero la vita è un lunga sogno. Ritornai al ristorante di Franco con Gianmario riempii il tempo fumando marijuana come mai aveva fatto in vita mia. Giunse la sera, arrivò uno spacciatore austriaco con baffi ,io Gianmario ,Gianna e Giovanni ,l'invitammo al nostro tavolo ,lui gentilmente ci fece provare olio di hashish e dell'oppio. In poche parole eravamo sempre di più fuori di testa ,per completare la serata visto che vi era un party ,verso mezzanotte io e Gianmario ci prendemmo entrambi mezzo tè ai funghi magici. Quello che mi successe dopo fu molto importante, capii moltissime cose su come funziona la nostra mente. Le prime 2-3 ore dopo il tè furono piacevolissime ,danzavo in una discoteca all'aperto ,la stessa era piena d'immensi disegni ,appesi nell'aria ,dai colori bellissimi. La musica ,i colori ,gli odori ,mi colpivano molto di più del normale, ogni sensazione era amplificata. Stavo troppo bene con me stesso ,esattamente come al lago Toba ,in più ebbi anche delle visioni ,vidi delle ballerine brasiliane, mi sembrava di essere a Rio de Janeiro ,ma di colpo mi resi conto che avevo visto soltanto altri sballati come me ,il mio cervello aveva creato una specie di miraggio, dei normali ballerini li aveva trasformati in bellissime mulatte. Stavo troppo bene, al contrario Gianmario mi disse che i funghi a lui non gli aveva fatto quasi niente ,verso le tre mi stancai salutai Gianmario e qualche altro. Andai a dormire nel mio bungalow ,rimasi da solo e per poco non impazzii. Infatti l'euforia precedente si trasformò in pessimismo ,la paura ebbe il sopravvento. Immaginavo fantasmi ,mostri ,ma più che altro vi era un pensiero fisso che non riuscivo a controllare,  sarei diventato pazzo come la ragazza portata al manicomio di Ko samui. I pensieri erano incessanti non riuscivo a controllarli ,il tempo mi si dilatò in maniera impressionante ,cinque minuti erano ugua­li ad un'ora ,ma un ora infernale. Le mie percezioni erano totalmente distorte vedevo la mia stanza di forma romboidale ,sentivo una coperta sopra di me ma non la vedevo ,se pensavo d'avere una coperta non avevo freddo ,se pensavo di toglierla avevo i brividi. Ma questo era niente ,la cosa veramente terribile era il pensiero negativo, che incessantemente mi si riproponeva ,non c'era nulla da fare era incontrollabile ,non riuscivo proprio a domarlo ,ero totalmente preso dalla stesso. Più il tempo passava lentamente  e più pensieri distruttivi giungevano ,ad un certo punto venne fuori questa mostruosità. Sarei rimasto in quella dimensione per l'eternità. Rimanere in quella dimensione per l'eternità, schiavo permanente di quegli infernali pensieri ,effettivamente mai nella mia vita mi ero sentito così impotente ,ma soprattutto cosi male ,un dolore fisico era un milione di volte preferibile. Di sicuro c’era il fatto che stavo impazzendo ,la testa mi stava esplodendo ,non era più la mia testa ,il dolore era forse fisica o psichico ,chi lo sa ,stavo male punto e basta ,come potevo fermare quell'ingranaggio di nome pensiero? Decisi d'uscire dalla mia stanza ,forse se avessi incontrata altre persone loro sarebbero riuscite a distrarmi ,non dovevo pensare e per non pensare c’era un solo metodo ,farsi attrarre da qualcosa, dovevo essere preso da cose esterne a me ,in quanto dentro di me vi era un inferno. Al di fuori di sicuro vi era di tutto, di certo anche l'inferno ,ma Ko Pha-Ngan per fortuna l'avevo sempre vista come un paradiso. Attraversai una lunga spiaggia senza accorgemene, non esisteva più come corpo ,solo la mente esisteva ,per fortuna incontrai subito Gianmario. Lui stava bene non aveva problemi, l'implorai d'aiutarmi ,gli dissi che stavo impazzendo, lo stesso(e ne sarò eternamente grato) mi salvo dallo pazzia. Lo toccai parecchie volte ,avevo bisogna di toccare ,doveva tornare materiale ,riscoprire la materia. Ma mi parlava anche e le sue parole riuscirono a bloccarmi il pensiero distruttivo, abbracciati andammo a casa di Andrea ,lo stesso era in compagnia di Gianna, non stavano tubando ,ascoltavano la musica e fumavano marijuana ,chiesi anche a loro d’aiutarmi, volevo che parlassero raccontassero storie e così fecero per circa un'ora ,quel loro parlare riuscì a distrarmi a tal punto ,da bloccare il malefico pensiero. Verso le 6 loro si addormentarono ,li lasciai ero quasi divenuto normale ,ritornai al party e danzai per un po’ ,al sorgere del sole entrai nel mio bungalow e sprofondai in un rigenerante sonno.
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« La persona non- risvegliata vive nel suo mondo, la persona risvegliata vive nel mondo. » Andrew Cohen
Da uno spezzone del libro di Gurdjeff,Incontri con uomini straordinari.
Se tracci un cerchio intorno ad uno Yazidi,egli si può muovere liberamente,ma non può uscire,io stesso che sono molto forte,non riuscii a far uscire una debole donna,mi ci volle l"aiuto di un altro uomo.
Ecco inoltre questo fantastico video.Assolutamente da vedere.
Quella sera con i funghi,uscii dalla bolla e m"inoltrai nell"infinito,sul lago Toba,invece contattai la mia anima.
Questo video parla benissimo della bolla,dell"ego.
L"ego è una protezione necessaria,ma fino che si è identificati con esso,bene o male si è prigionieri.Si è in una  prigione ,una sicurezza,ma quando si esce,si può essere catturati  da chiunque.
Il mondo precedentemente visualizzato crolla,se non si è pronti per la nuova ed infinita visione,si può impazzire,questo è il momento che si puo aver bisogno di un Guru,più avanti nel libro lo incontrerò.
Il pensiero umano è come una ferrari,se ne perdi il controllo,ti puoi spiaccicare ovunque,da qui in avanti sarà una lotta continua contro il mio ego, questo alieno,questa installazione estranea,molto dura a morire.


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