mercoledì 14 novembre 2012

Sul vulcano


17 DICEMBRE VENERDI’  Qualche anno fa’ un giorno come questo presi un bel pugno che mi fracasso la mascella ,non ho mai creduto nelle superstizioni ,ma un giorno simile mai lo dimenticherò. La mattina intanto avevo le scarpe fradice di acqua ,per cui decisi d'andare al vulcano in ciabatte. Tanto avrei sicuramente incontrato del fango ,camminare a piedi nudi nel fango di sicuro come mi aveva spiegato Patrizio (a Siberut ,visto che vi era solo fango Patrizio non aveva mai indossato scarpe o ciabatte) era bellissimo, l 'unico problema sarebbe venuto dalle sanguisughe, ma il mio maestro mi disse che nel medioevo per guarire le persone gli levavano del sangue tramite le stesse ,perciò le sanguisughe facevana solo un po’ schifo, ma per la salute non rappresentavano proprio un rischio. Salimmo su un bus strapieno e nel giro di mezz’ora eravamo alle pendici del vulcano ,proprio dove ci aveva scaricato il bus vi erano due stabilimenti con tanto di piscine di acqua calda e solforosa ,visto che l'ascesa sul vulcano sarebbe stata molto dura ,Giorgia e le due bambine sarebbero rimaste li. Erano le 10 a sentire il bigliettaio delle piscine ,nel giro di due ore saremmo giunti alla bocca del vulcano. Ci avviammo ,non vi era che fango ,entrambi camminavamo a piedi nudi ,ogni tanto stranamente vi erano degli scalini ,dovevamo fare molta attenzione a non avvicinarci troppo in una zona ricchissima dì esalazioni solforose molto pericolose.
Ogni tanto ci fermavamo a prendere fiato il più lento era il mio amico che non era molto abituato alla montagna ,più che altro lui era un uomo di mare. Il panorama non era gran che per via delle nubi ogni tanto cascava qualche goccia ,dopo circa un'ora il fango e la vegetazione cessarono ,iniziò la roccia, ci rimettemmo le ciabatte ,vi era il classico terreno duro frutto della lava vulcanica. Incontrammo una coppia svedese super accessoriata ,con scarponi e abiti di marca ,noi eravamo in pantaloncini corti ciabatte e impermeabile sbucato. Nonostante l'altezza era molto caldo, sudavo, una ciabatta mi scivolò sul piede andai a sbattere sulla roccia solforosa. Patrizio mi tranquillizzo dicendomi che lo zolfo è un ottimo disinfettante comunque la ferita non fu molto grave. Visto che la montagna non mi ha mai spaventata ,risalii una scarpata molto pericolosa per osservare un bel panorama, a Patrizio di rischiare la pelle non andava per cui non mi segui ,da li vidi la bocca del vulcano ,li vicino vi era un lago verdastro ,numerosi geyser, in riva al lago una tenda ,un colpo d'occhio stupendo.


 Ritornai da Patrizio, percorrendo un facile sentiero giungemmo nel fantastico posto da me adocchiato. Dalla tenda uscirono fuori dei ragazzi indonesiani ,Patrizio parlò un po’ con loro, dopo aver osservato con attenzione il bellissimo posto entrammo nella tenda e mangiammo insieme ,loro ci offrirono riso e sardine secche ,noi un ananas e alcune banane. Per celebrare l'incontro feci delle foto ,poco dopo eravamo sulla via del ritorno ,nella discesa mi si attaccò una sanguisuga, con un accendino la feci rapidamente distaccare ,in discesa cascammo numerose volte ma non fu niente di grave. Verso le 3 eravamo dove avevamo lasciate le bambine ,siccome dove erano loro era pieno di turisti ,le andai a chiamare e ci facemmo numerosi bagni nello stabilimento meno popolare ma dove si poteva respirare. Dopo tanto camminare fu molto gustoso essere nell'acqua calda, giocare con le bambine e divertirmi ad osservare quanto fossero arrapati i maschi indonesiani nel vedere quel bel pezzo di fica di Giorgia in costume da bagno. Alle 6 di sera eravamo a Berestagi ,le scarpe ancora non mi si erano asciugate ,andai a mangiare con gli altri in ciabatte. Mangiammo in un ristorante cinese ,durante il pasto giunse Jeff in compagnia di due ragazze canadesi, una aveva una faccia brutta ma un bellissimo corpo ,l'altra faccia stupenda ma cicciona ,ci mettemmo a parlare. Seppi che le due alloggiavano nel nostro stesso hotel ,Jeff invece non aveva trovato una singola alloggiava da un altra parte ,le due le aveva conosciute sul bus. Con le due cercai di fare il simpatico ,ma entrambe non erano molto interessate alla mia presenza ,erano stanche poco dopo erano a dormire ,anche la famigliola le segui ,rimasi con Jeff ,lo stesso mi disse che l'indomani sarebbe andato al vulcano con le due mi propose di seguirlo ,gli risposi che preferivo Patrizio alle due non fantastiche canadesi. Inoltre avevamo deciso io e Patrizio di andare l'indomani sera a visitare un immenso bordello ,lo consigliai di venire con noi ci saremmo divertiti molto di più che con le glaciali canadesi. 
18 DICEMBRE  Di primo mattino nuovo insegnamento del mio guru’ “Almo vai a prendere l'acqua bollita al bar dell'hotel ,così non la dobbiamo comprare.” Visto che l'acqua non costa gran che ,io l'avevo sempre comprata ,nel mio budget giornaliero ci rientrava senza problemi ,potevo risparmiare da altre parti ma non sull'acqua ,ma facendo cosi mi sarebbero rimasti tantissimi soldi, che cazzo ci avrei fatto, l'avrei per forza dovuti spendere in Italia dove la roba costa tantissimo di più. Certo ci potevo comprare dell'artigianato e poi rivenderlo nella mia patria ,ma facendo così mi sarei creato dei problemi ,mentre io ero in viaggio soprattutto per non crearmi problemi. Poi di metterla nel culo agli italiani ,che già sono messi male economicamente ,non mi andava proprio ,infatti tutto quello che avrei comprato come minimo l'avrei dovuto rivendere   dieci volte tanto. Questa giornata la passai con la famiglia in un villaggio Karau si combinò molte cose ,ma quello che mai dimenticherò fu l'accoglienza alle due bambine ,sembravano delle extraterrestri per la gente del luogo, tutti volevano accarezzarle tanto è vero che si spaventarono molto da tale accoglienza ,e si misero a piangere. Verso le 3 eravamo di nuovo a Berestagi e decidemmo di andare a fare un bagno alle sorgenti di acqua calda alle pendici del vulcano, così facendo probabilmente avremmo incontrato Jeff e le due canadesi. Siccome non vi erano più bus decidemmo di fare l'autostop ,subito ci fece salire un ricco indonesiano su una jeep che aveva l'aria condizionata ,lo stesso ci fece scendere in prossimità di un bivio, da quel posto mancavano ancora circa 5 Km alle sorgenti. Ma li la fortuna ci abbandono ,per mezz’ora non passò nessuno ,fino a che non decidemmo di salire su un camion che gentilmente si era fermato. L'autista prima di farci salire sul cassone posteriore ,provò a dirci qualcosa ma probabilmente Patrizio non capì ,ma una volta sul cassone pieno di sacchi di merda capimmo benissimo. I sacchi erano in plastica e chiusi ,ma qualcuno si era rotto e puzzava terribilmente ,a me andò bene infatti mi misi su una tavola mentre a Patrizio a causa del suo peso si apri un altro sacco e si smerdò un poco. Subito tutti m'imitarono e si misero sulla lunga tavola ,le bambine si misero a piangere ,io vista quanto fosse strana la situazione mi misi a ridere ,una cosa del genere era di sicuro da mettere nel libro. Arrivati alle sorgenti ci mettemmo alla ricerca di Jeff ,ma del francese non vi fu nessuna traccia ,sguazzammo un ora nell'acqua. Verso le 5 ci rimettemmo i nostri puzzolenti abiti ,grazie ad un bus alle 6 eravamo nel nostro hotel a lavare i vestiti appestati. Alle 7 arrivarono nell'hotel le canadesi, mi dissero di essere andate con Jeff per sbaglio al secondo vulcano quello attivo ,una volta avvedutesi dell'errore avevano avuti moltissimi problemi per tornare indietro. Risi  molto di questo fatto, ma effettivamente viaggiare in questa zona non è per nulla facile ,io ero con Patrizio che parlava indonesiano per questo motivo non avevo avuto problemi ,a parlare inglese da queste parti sono pochissimi. La sera sapendo che le bambine erano stanche morte e che Giorgia sarebbe rimasta con loro ,io e il mio guru’ decidemmo di visitare un immenso bordello distante molti Km, saremmo andati in taxi. Convincemmo Jeff e la canadese dal bel volto a venire con noi ,mentre stavamo trattando con l'autista ebbi come un presentimento ,capii che li a poco sarebbe giunta Giorgia ,effettivamente pochi minuti dopo sopraggiunse. Pensai che non si sarebbe più andati nel bordello ma Patrizio al contrario con incredibile faccia tosta disse alla moglie che io avevo un grande bisogno di fica e lui si era offerto d’accompagnarmi al bordello. Non lo contraddii ,ma fu ugualmente sfortunato infatti la moglie aveva lasciato le due bambine con l'altra canadese ,la stessa ci sarebbe venuta a fare compagnia. Sul taxi ero perciò l’unico single ,Patrizio e Giorgia erano marito e moglie ,mentre Jeff e la canadese durante il giorno avevano approfondito la conoscenza e sul taxi non facevano che pomiciare ,era una situazione molto eccitante molto difficilmente al bordello non mi sarei fatta una scopata. Dopo circa un ora eravamo nella cittadina che a sentire l'autista non era altro che una copia di Las Vegas. Ci portò in vari hotel con tanto di puttane ,le camere erano molta ben arredate e con molti specchi, i bagni però erano all'indonesiana cioè non c’era l'acqua calda (quella notte era molto freddo) e bisognava lavarsi con le brocche. Vidi molte belle fiche ma il più eccitato era Patrizio ,mentre Jeff e la canadese sembravano due sposini. La tariffa per la scopata non era gran che ed io che stavo viaggiando con uno tirato come il mio guru’ con tutto quello che avevo risparmiato me la potevo permettere. Nella mia vita non avevo mai visto una fica musulmana   mi  misi  a  cercare  perciò una  bella  indonesiana  che almeno sapesse l'inglese ,tanto di tempo a disposizione ne avevo tanto. Girando nella notte ci sbronzammo un po' tutti e non trovai l'indonesiana parlante inglese. Che fare allora una scopata un po’ ubriaco ,toccare un po’ di fica solamente ,ebbi un'illuminazione. “Senti Patrizio io prendo questa ragazza qui ,e tu vieni insieme a me in camera a farmi da interprete”. Al sentire la mia proposta Giorgia mi si scagliò contro e disse. “Almo tu sei pazzo se pensi che mandi Patrizio con te ,conoscendolo sono sicuro che ti convincerebbe a dividere la ragazza con lui”. La discussione naturalmente fu molto più lunga e complicata ,ma io trovai una soluzione ottimale per tutti, avremo scopato  insieme tutti e quattro, Giorgia per non sembrare moralista accettò, ma la moralista la fece l'indonesiana ,una cosa del genere per lei non era proprio possibile. Dopo questo rifiuto stanco di tanto cercare e un po’ sbronzo ,proposi agli altri di ritornare a Berestagi a dormire.

Quei giorni volevo solo capire,quello che mi era successo sul lago Toba,tutto il resto,non mi stimolava più di tanto,ero in viaggio,ma ero martellato in continuazione, da un pensiero,chi cazzo sono io???
Ma quando si è in gruppo,è impossibile dedicarsi alla conoscenza di se stessi.

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