25 GENNAIO Dopo una notte non molto bella per il freddo e la puzza della camera ,(per il gran schifo delle coperte e soprattutto delle lenzuola ,dormii vestito) verso la 7 ero in piedi, volevo subito osservare alla luce del sole dove cazzo ero arrivato. M’affacciai alla finestra, vidi edifici molto vecchi e in decomposizione ,erano quasi tutti di colore marrone sul rossastro ,il cielo era pieno di corvi. Uscii e senza accorgemene iniziai a gironzolare ,ero come risucchiato in strada ,dalle innumerevoli situazioni nuove per i miei occhi. Uomini che si lavavano sulla strada azionando una pompa (a mio parere era freddo), moltissimi poveracci a fare la carità ,gente che dormiva sulla strada ,intere famiglie che attendevano che la mamma finisse di cucinare su uno squallido marciapiede ,bambini mezzi nudi a giocare sulla strada ,esseri umani dai corpi ridotti malissimo ,a chi mancava una gamba ,ciechi ,senza mano ,ecc. Camminavo mi ero dimenticato chi ero ,osservavo solamente questi scandali ,erano uomini come me ,oltre a quei particolari vedevo l'architettura del luogo ,numerosi porci e capre ,ma soprattutto tanti corvi neri ,inoltre vi erano tantissimi artigiani locali ,i quali svolgevano svariati lavori, dulcis in fondo vi erano i famosissimi uomini cavallo (esseri umani che trasportavano con la loro sola forza, una specie di carro ,sullo stesso vi erano uomini come lui). In poche parole io non pensavo più, la mia mente era come ipnotizzata da tante diversità ,il tutto è impossibile descriverlo con povere parole ,si può solo vivere.
Ero come sotto fungo ,non esistevo più come individuo ,ero uno specchio che rifletteva in questo caso il pessimo mondo circostante. Di colpo m'imbattei in Lorenzo ,insieme andammo a fare colazione in una specie di bar ,mi presi dei buonissimi dolci locali al miele ,e un bicchiere di cha (tè al latte) una vera delizia, ad un prezzo insignificante. Seppi che anche il mio amico pagava un prezzo astronomico per l'alloggio ,per cui decisi di non cambiare la mia camera ,il prezzo del cibo al contrario era abbordabilissimo, perciò rientravo benissimo nel mio budget giornaliero. Vista la scarsa igiene della mia camera ,molta saggiamente mi comprai due lenzuola ,da un sarto me le feci unire ,mi costruii perciò un pratico sacco a pelo. Il mio amico sarebbe partito la sera per Bodgaya, luogo dove il Budda aveva conseguito l'illuminazione ,questo posto gli l'avevo consigliato io ,in quanto la descrizione della mia guida francese Du routard m'aveva notevolmente colpito. Visto che tale posto faceva parte del mio programma ,mi feci accompagnare nel posto giusto per fare il biglietto del treno (in India più che altro si viaggia in treno) decisi che sarei partito anch'io l'indomani ,avrei approfondito la conoscenza di Calcutta prima di tornare in Italia ,in quel momento sentivo che il posto ideale per me era Bodgaya ,non per nulla ci si era illuminato uno come il Budda. Dopo una lunga camminata ,in cui fui frastornato dagli assordanti clacson e dalle infinite vetture, giunsi con il mio amico in un ufficio molto burocratico ,dopo una lunga fila avevo il biglietto con tanto di prenotazione di una cuccetta ,sarei partito il prossimo giorno alle 19. Fino alle 17 rimasi con Lorenzo ,in particolare passeggiammo moltissimo nell'immenso parco di Maidan (passeggiare sulle strade era pazzesco, l'inquinamento acustico era a mio avviso da primato del mondo) salutato il mio amico mi rintanai nella mia camera la puzza era un po’ scomparsa grazie agli incensi ,lessi perciò in un ambiente accettabile il libro di Thoreau datomi da Roberto ,ma più che altro su un fatiscente tavolo scrissi quello che avevo provato in questa mia prima giornata indiana.
Ero come sotto fungo ,non esistevo più come individuo ,ero uno specchio che rifletteva in questo caso il pessimo mondo circostante. Di colpo m'imbattei in Lorenzo ,insieme andammo a fare colazione in una specie di bar ,mi presi dei buonissimi dolci locali al miele ,e un bicchiere di cha (tè al latte) una vera delizia, ad un prezzo insignificante. Seppi che anche il mio amico pagava un prezzo astronomico per l'alloggio ,per cui decisi di non cambiare la mia camera ,il prezzo del cibo al contrario era abbordabilissimo, perciò rientravo benissimo nel mio budget giornaliero. Vista la scarsa igiene della mia camera ,molta saggiamente mi comprai due lenzuola ,da un sarto me le feci unire ,mi costruii perciò un pratico sacco a pelo. Il mio amico sarebbe partito la sera per Bodgaya, luogo dove il Budda aveva conseguito l'illuminazione ,questo posto gli l'avevo consigliato io ,in quanto la descrizione della mia guida francese Du routard m'aveva notevolmente colpito. Visto che tale posto faceva parte del mio programma ,mi feci accompagnare nel posto giusto per fare il biglietto del treno (in India più che altro si viaggia in treno) decisi che sarei partito anch'io l'indomani ,avrei approfondito la conoscenza di Calcutta prima di tornare in Italia ,in quel momento sentivo che il posto ideale per me era Bodgaya ,non per nulla ci si era illuminato uno come il Budda. Dopo una lunga camminata ,in cui fui frastornato dagli assordanti clacson e dalle infinite vetture, giunsi con il mio amico in un ufficio molto burocratico ,dopo una lunga fila avevo il biglietto con tanto di prenotazione di una cuccetta ,sarei partito il prossimo giorno alle 19. Fino alle 17 rimasi con Lorenzo ,in particolare passeggiammo moltissimo nell'immenso parco di Maidan (passeggiare sulle strade era pazzesco, l'inquinamento acustico era a mio avviso da primato del mondo) salutato il mio amico mi rintanai nella mia camera la puzza era un po’ scomparsa grazie agli incensi ,lessi perciò in un ambiente accettabile il libro di Thoreau datomi da Roberto ,ma più che altro su un fatiscente tavolo scrissi quello che avevo provato in questa mia prima giornata indiana.
248 DA NON CREDERE
Ieri ero in Bangladesh ed ho avuto un flash
costruire una casa in campagna oggi mi trovo sotto mano
il libro di Thoreau che parla della sua casa
costruita appunto in campagna.
Ho forse un sesto senso oppure certi pensieri
mi assalgono quando sono vuoto infatti il libro era li
a qualche chilometro all'aereoporto.
Il libro un energia antica che trapassa il tempo
il tempo quest'illusione i pensieri galleggiano immortali
dappertutto bisogna solo captarli se si è vuoti e possibile.
Prossima tappa Bodgaya li si è illuminato il Budda
i suoi pensieri eterni sicuramente illumineranno anche me.
249 CALCUTTA
Mille flash uguale ad un fungo
miliardi di pensieri diversi intorno a me
che non si fermano mai.
Una illuminazione noi occidentali
vogliamo una campana di vetro dove poterci rifugiare
abbiamo paura del tutto siamo schiavi di miserevoli passioni
non assorbiamo il magico mondo circostante
250 UN GIORNO INFINITO
L'energia vitale mi compenetra sono trasportato dagli eventi
le mie gambe non esistono camminano da sole
la mente contempla questa magica città
unica indescrivibile sono distaccato dai problemi
vengo inondato di energia vitale è fantastico
sensazioni paradisiache troppa energia qui a Calcutta
la sera sono cotto stanchissimo.
Dopo aver mangiato un piatto di spaghetti su una bancarella, profonda dormita nelle mie linde lenzuola.
26 GENNAIO Dopo tanti giri mi stabilii nell'immenso parco di Maidan ,ero nell'attesa della partenza per Bodgaya. Avevo con me il libro di Thoreau e il mio quaderno degli aforismi, dopo un eccezionale benessere sotto il sole, scrissi.
251 LA VITA UN FILM DA VEDERE GRATIS
Dovevo venire in India per scoprire il vero succo dell'esistenza
qui sei inondato d'energia ogni giorno sei sazio
non hai bisogno di svaghi a pagamento
tutto è gratis sei dentro al tutto
appartieni al tutto.
Il tempo trascorre lentamente godo nel veder mangiare un corvo
una delle milioni di diversità di questa città gioiosa
un sasso nel lago mille cerchi dentro di me
non sono nessuno il tutto mi compenetra
non sono mai solo tutto il mondo m'appartiene
sono uno specchio che riflette tutto sono sempre inondato d'energia vitale.
252 MAGNETISMO
Mi sembra di essere una calamita attrao quello che cerco
il libro di Thoreau è l'essenza stessa del mio pensiero
e me la dato Roberto dopo che l'ho incontrato
e che avevo avvertito la sua presenza.
Sono veramente vuoto e l'energia che ricerco
mi continua a inseguire.
Le combinazioni strane si susseguono.
Oggi vedo la terra come un paradiso e sono a Calcutta
che è un vero inferno.
La sera presi il mio zaino ,con un taxi mi feci portare alla stazione di Howrah, attesi un'oretta e poi salii sulla mia cuccetta. Era abbastanza pulita per cui mi feci una solenne dormita.
-----------------------------------------------------------------
In india non usai più nessuna droga,al massimo qualche chai,tè indiano,feci anche il vegetariano,eppure mi sembrava in continuazione di essere sotto droga,o almeno di provare più o meno le stesse sensazioni.
Nel parco prima di scrivere uno dei miei migliori aforismi,mi sembro proprio di essere solo VIBRAZIONE, il corpo era scomparso,uno stato estatico.
Più che altro,FATTI STRANI, ma soprattutto INTUIZIONI,sempre più intuizioni,ecco questo fu soprattutto per me l"India
Nessun commento:
Posta un commento