sabato 1 dicembre 2012

Incontro con un maestro ,in carne ed ossa


15  GENNAIO  Verso mezzogiorno partenza per Koh Samet ,alle 3 eravamo sull'isola. Subito capii che il posto non piaceva al mio amico ,riteneva inoltre il prezzo dei bungalow eccessivo ,iniziammo perciò una estenuante ricerca di un alloggio economico e soprattutto non molto affollato ,stare in mezzo a tante persone a Patrizio come a me non è mai piaciuto. Dopo aver attraversato quasi mezza isola, il mio amico rimase insoddisfatto ,il posto non gli piaceva proprio e sicuramente l'indomani se ne sarebbe andato a Koh Chang ,per quella notte siccome era stanco decise di rimanere, non badò a spese per dormire in un bel bungalow ,io che non avevo problemi economici acconsentii, anche se ero indeciso su cosa fare il giorno dopo. A me Koh Samet piaceva ,ma soprattutto mi stavo stancando di stare con Patrizio ,lo vedevo troppo nervoso il problema non era in quest'isola il problema era dentro di lui ,cioè la sua eterna insoddisfazione. Non amava i turisti ,voleva un luogo paradisiaco con tanto di marijuana, pagare poco e che la gente lo adulasse ,sinceramente voleva troppo. Poi mi ricordava sempre che vent’anni fa’ la Thailandia era molto diversa ,gli faceva schifo il modo in cui si era trasformata, ripeteva in continuazione che non vi era differenza fra questo posto e l'Europa.
Sinceramente stavo perdendo la pazienza ,ma giunse l’ora di cena ,decidemmo d'andare a mangiare ,io speravo che per un po’ fosse stato zitto. Prima d'andare a mangiare lo convinsi ad andare a vedere un piccolo museo proprio vicino al nostro bungalow ,io l'avevo visitato l'anno passato ,vi erano delle bellissime foto di pesci tropicali ,forse guardando tali meraviglie il mi amico si sarebbe ricreduto ,bene o male eravamo in un parco nazionale. Quasi con la forza riuscii a farlo entrare, una volta dentro lo vedi un po’ preso per le tante belle foto ,ma ha mio parere ormai si era messo in testa d'andarsene da questo posto, perciò non le apprezzo più di tanto. Mentre stavamo la dentro di colpo vidi giungere un tipo alto di carnagione scura ,con una gran barba ,istintivamente gli chiesi se era italiano ,lui rispose affermativamente. Si chiamava Lorenzo ed era di Pesaro ,subito fraternizammo. Poco dopo eravamo tutti e tre a mangiare in un piccolo ristorante ,Lorenzo era vegetariano ed ordinò da mangiar naturalmente senza carne. (Lorenzo) “Sono qui a Ko Samet in attesa di partire per l'India ,il 22 gennaio ho l'aereoplano per Calcutta” (Almo) “Ma guarda che combi­nazione anch’io vado a Calcutta.” (Lorenzo)“Vado in India per scoprire molte cose su me stesso ,sto scrivendo un libro sui fenomeni paranormali.” (Patrizio) “Se ho ben capito non è la prima volta che vai in India ,in passato ai sicuramente incontrato qualche guru”. (Lorenzo) “No io sono stato sempre un tipo molto solitario, pensa questa è la terza volta che vado e non so che pochissime parole in inglese ,poi sinceramente non credo nei maestri ,ma bensì credo molto in me stesso.” Allorché disse le ultime parole fui come illuminato dalle stesse, Patrizio m'aveva sempre detto che per la crescita spirituale era necessario un maestro ,ma non ero mai stato d’accordo, sentire questa persona che vedeva le cose come me mi caricò notevolmente. Parlammo di molte altre cose che non vale la pena di trascrivere ,la cosa veramente importante era che avevo trovato un anima gemella individualista come me ,questo pesarese al solo guardarlo e per come parlava m’affascinava notevolmente. In quegli attimi capii che ero li a Ko samet solo ed esclusivamente per incontrare lui ,sul tardi ci salutammo gli promisi che ci saremmo rivisti.
16  GENNAIO  Di primo mattino Patrizio mi lasciò, a lui Lorenzo non lo aveva per nulla colpito ,io ero come innamorato dello stesso e nella notte avevo deciso di rimanere nell'isola soltanto perché c’era lui. Uscimmo insieme dal bungalow e salutai il mio ex guru’ ,mi misi alla ricerca di un posto più economico dove alloggiare. In poco tempo trovai un discreto alloggio e mi sistemai, prima d'andare alla ricerca di Lorenzo scrissi.

                               245   DESTINI   PARALLELI

Koh samet un grande business                         cosa ci fa un igenista
che non cerca la materialità                            in questo luogo 
cosi invaso dal turismo di massa ? 
Uno che deve andare in India                         e' strano che stia qua
più strano che l'incontri io                              l'unica persona che ho incontrato qui
per di più è di Pesaro                                      e parla la mia lingua
crede come me molto                                      in se stesso.

Finito di scrivere uscii alla ricerca di Lorenzo ,pensavo di trovarlo in spiaggia e puntualmente subito dopo lo trovai. Gli parlai della mia voglia di stare con lui ,il mio amico era partito ,ero rimasto nell'isola solo per lui, il fatto che lui credesse molto in se stesso era quello che più mi aveva affascinato. Non fu per nulla scocciato di questa mia intrusione nella sua vita solitaria, inizio' tranquillamente a chiacchierare ,il suo volto a mio avviso era radioso. “Devi sapere caro Almo che questo è il mio terzo viaggio in Asia ,probabilmente una volta in India mi fermerò per sempre li ,farò l'asceta da quelle parti ,ho moltissime cose da imparare. Ho visto con i miei occhi cose inspiegabili per la scienza ,negli altri viaggi si può dire che ho fatto il vagabondo ,ho speso pochissimo, per lo più sono stata ospite di ashram (scuole spirituali)”. Mentre mi parlava io osservavo i suoi occhi magnetici, inoltre il suo sorriso era beatificante ,eravamo su una spiaggia assolata ai tropici ma non sentivo assolutamente il caldo, la sua presenza era rinfrescante. Ma Lorenzo decise d'entrare in acqua non potei fare a meno di seguirlo ,andò dove non si toccava ed io sempre timoroso dell'acqua lo segui. Stando vicino a lui non avevo paura di poter affogare avevo un'assoluta fiducia nello stesso, galleggiavo come mai mi era successo in vita mia. Ero probabilmente stato contagiato dalla sua tranquillità, una volta fuori dall'acqua fui contagiata anche dal suo modo di mangiare ,decisi che fino a che fossi stato con lui avrei fatto il vegetariano. Anche io in passato ero stato vegetariano, ma non per motivi religiosi ,perciò mi feci spiegare il perché della sua scelta. “Sono vegetariano perché vedo negli animali una sensibilità un anima ,la stessa anima che è presente in me ,come potrei fare del male agli stessi ,poi addirittura mangiarli ,in poche parole sono vegetariano perché estremamente sensibile.” “Sei così sicuro dell'esistenza dell’anima.” “A me sono successe tante cose strane ,che non mi va di raccontare ,ma sappi che non ho dubbi in proposito ,chiamalo Dio o Anima o come ti pare ,la vita e un mistero impressionante, c’è solamente da esperimentare di tutto ,per capire ci vuole solo il fare ,come dice un grande di cui sto leggendo un libro, Georges Gurdjieff ,uno dei tanti maestri spirituali di questo secolo ,per quanto mi riguarda per raggiungere il divino vi sono tantissime strade, ogni tipo di anima è unico e per ciò dovrà percorrere un percorso originale. Prima d'interessarmi di certe cose ho viaggiato moltissimo ,mi diverte moltissimo il viaggiare ,se non avessi scoperto la spiritualità probabilmente avrei fatto il viaggiatore.” Queste parole così simili al mio profondo sentire ,mi fecero ancora di più apprezzare questa persona che addirittura aveva 2 anni meno di me, ma di sicuro sapeva molto di più. Al tramonto lo portai nel mio bungalow ,ero deciso a fargli leggere i miei scritti sotto fungo ,per sentire una sua opinione. Gli stessi lo colpirono ma in modo negativo, rimarcò il fatto che vi erano scritte queste cose (io sono il Dio in terra gli altri insignificanti) il fatto che considerassi gli altri insignificanti ,secondo lui denotava un super ego personale ,nonostante il suo non certo lusinghiero commento (inoltre aveva letto tutto secondo me dandogli poca importanza ,lesse più che altro perché avevo insistito ,con scarsa voglia e soprattutto fiducia) lo accompagnai alla sua guest house che distava alcuni Km dalla mia. Era molto fuori mano rispetto alla parte turistica dell'isola per questo motivo pagava pochissimo ,lo salutai dicendogli che forse l’indoma­ni ci saremmo rivisti.

Koh Samet,un isola piccola piccola,e chi c"incontro,un altro marchigiano,tre marchigiani solitari,su quell"isola???
Parlo malissimo inglese,mi ci voleva proprio un italiano che parlasse con l"accento abbastanza simile al mio ,,ahahah
Quest"ultimo,mi apri gli occhi lo vedrete il prossimo post,qui voglio solo sottolineare una cosa,il maestro è possibile ovunque,e sempre vicino a te,può essere anche un gatto.
Non è necessario un grande guru, questa persona, mi disse soprattutto di STARE QUI E ORA,il mio essere si risveglio.
Non fu tanto lui,ERO IO CHE ERO PRONTO.
La vita ci da milioni di occasioni per essere pronti,in ogni giorno,ognuno ha bisogno della sua occasione,che sarà sempre unica ed originale.

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